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TRE MINUTI DALLA MEZZANOTTE
JOHN
CARPENTER: "Credo che tu abbia centrato in pieno la questione.
E’ esattamente così. E’ la motivazione principale per dire che quello
che ci accomuna è: FEAR, la paura. Paura in generale e paura del nucleare
in particolare. Sono cresciuto sapendo che saremmo stati bombardati…" JC:
"…no…WE KNEW…..WE KNEW IT!!! Lo " sapevamo", perchè nessuno riusciva a
fare qualcosa per fermare tutto questo e non vedevamo via d’uscita… Tutti
noi siamo cresciuti SOTTO UNA NUBE DI MORTE ( under a cloud of death…)
…..ma… siamo anche cresciuti in mezzo ai film di mostri e a quelli dell’orrore,
come IL PIANETA PROIBITO, praticamente quello che mi ha condotto alla
regia. Pensa che mia madre mi portava nelle sale da cinema dall’età di
due anni! E poi la serie di RADAR MEN FROM THE MOON, con il tipo dal vestito-razzo…Commander
Cody (sembra di risentire le stesse cose dette da JOE DANTE sull’argomento
- vedi intervista a Joe Dante). C’era una relazione tra le due cose, perché
anche in questi film si bombardava! Quindi…invece che metterci a piangere
per quello che stava accadendo, ci siamo messi a girare le nostre pellicole.
JC: "…sure, sure… certo… lo posso capire…" KMX: …e questa differenza con i più anziani nel modo di vedere la guerra e la sofferenza, ha generato degli effetti anche nel cinema, perché nessuno sa più girare dei capolavori come quelli del periodo neorealista, che guarda caso trattano della guerra e dei suoi effetti… JC: " ….ok, sì… sono d’accordo..." KMX: …però: dobbiamo augurarci nuove sofferenze per affrontare meglio la realtà o per fare un’arte più consapevole? JC:
"..oh, no! Certo che no… non penso si debba desiderare questo o un’altra
guerra. Ce ne sono già abbastanza in giro, ancora oggi. In tutto il mondo…
E’ vero, il neorealismo, ma anche questi "sogni oscuri" presenti nella
fantasia di Federico Fellini o di Sergio Leone o di… Dario Argento provengono
da qui… ma io non voglio vedere le generazioni più giovani scomparire
per colpa di questo mostro… non voglio vederle partire.
JC: "…non so… io vengo da una generazione precedente e per me il computer è solamente una macchina, non come per i ragazzi di oggi, che non la chiamano neanche "macchina". Mmmhh… in realtà per me non ha tutta questa rilevanza…." KMX: Ok, torniamo un attimo ad una cosa detta da JOE DANTE... Dunque, parlando della necessità di crearsi una nicchia all’interno di Hollywood, D. mi ha detto che il suo cinema ha l’intento deliberato di veicolare un SOTTOTESTO, che rappresenta l’idea del regista… e… io credo che sia la stessa cosa per lei, perché anche nei suoi film vedo un INVOLUCRO che contiene, ben nascosto, un sottotesto, un messaggio… JC: "Tu pensi che io abbia un messaggio da dare?" KMX: Beh, non nel senso che ci siano slogan politici o messaggi positivi convenzionali, anzi... JC: "…nel mio cinema ci sono TEMI, non messaggi. Temi che si sviluppano lungo la storia, ma che stanno "in the background", sullo sfondo. L’involucro dei miei film è quello che chiamano FANTASY FILM, sia che siano grosse produzioni, come BIG TROUBLE IN CHINATOWN, o che si tratti di progetti a basso costo…. e in questi io posso essere MOLTO PIU’ SOVVERSIVO, perché la gente e i produttori pensano: ok, questo è un film di genere, fai quello che vuoi… e io ci piazzo dentro cose che non appaiono immediatamente…"
JC: "Esatto, perché dicono: questo è un prodotto di genere, chi lo vede sa cosa aspettarsi… ok… io non devo offendere nessuno, ma a parte quelli che continueranno a vederlo solo come un "horror movie" o una "ghost story", ci sono persone più… diciamo così, "avanzate", che capiranno quello che voglio dire veramente!" KMX: Pensa di far parte di una minoranza, da questo punto di vista? JC: "No… non credo. Sono molti i prodotti che funzionano in questa maniera. David Cronenberg è l’esempio migliore… assolutamente... (pensate al "doppio modo " di vedere VIDEODROME, LA MOSCA o le prime cose tipo RABID o THEY CAME FROM WITHIN - ndr )… o Dario Argento, che in realtà parla di pazzia, dei suoi incubi personali… come un pittore… un impressionista! Queste belle, belle immagini… sono come dipinte dal regista…" KMX: Io penso che le piaccia molto un film come SUSPIRIA……….. JC: "…è vero, è uno dei miei preferiti… e, devo ammettere, ho "rubato" spesso dal cinema di Argento… e mi piace anche Mario Bava… RABID DOGS" KMX: Ok… adesso vorrei chiederle qualcosa a proposito dell’importanza della musica, ma non tanto nei suoi film, quanto nella sua vita privata… JC:
"Beh… io sono stato molto fortunato, perché mio padre era "maestro di
violino" (lett.-ndr) e mi ha insegnato a suonare il pianoforte e… ho fatto
pratica fino a una certa età, in ambito… "classico". Poi, da teenager,
ho messo su un gruppo rock che aveva… veramente un grande successo! (i
Coup de villes-ndr) Mi piaceva Elvis (un suo film per la tv è ELVIS-THE
MOVIE, 1979-ndr) e… anche a Kurt (Russell) piace, ma lui ha avuto la fortuna
di conoscerlo, perché faceva il bambino in uno dei suoi primi film…
JC: "That’s correct… è giusto". KMX: OK… adesso vorrei chiederle qualcosa di completamente diverso… forse la domanda mi è venuta in mente pensando a FUGA DA NEW YORK e al personaggio di THE DUKE, il Duca. Ha mai pensato ad un personaggio principale interpretato da un attore di colore? Uno Jena Plissken di South Central? " JC: "Non avrei alcun problema… certo, certo… perché no? In ogni caso io mi concentro sul PERSONAGGIO più che su altre cose, penso a i "characters", penso al fatto che dovrebbe esserci un personaggio giusto e una storia giusta. Può venire dalla Nigeria o dalla Svizzera, non importa… forse avrei qualche problema a trattare realtà troppo lontane dalla mia… che so, l’Europa... ci sono cose che sono distanti dalla mia esperienza e dal mio modo di sentire. Voglio dire: cosa fatte la mattina in Europa? Non ho la presunzione di saper esprimere tutto questo! Quando vengo qui in Europa, ci sono un sacco di piccole cose che non capisco…" KMX: In che senso? Nel nostro modo di vivere? JC: "No… è che semplicemente io sono e rimango un americano YANKEE, so di esserlo, mi piace esserlo e… questo è tutto! Provengo dal nord dello Stato di New York, un mio avo ha inventato una cosa tipicamente americana, e cioè l’ascensore (!?!); un altro ha combattuto nelle "guerre rivoluzionarie" (le chiama così-ndr)... era un tipo coraggioso, che guidava le truppe…"
JC: "…può darsi, perché no? Devo dire che io ho avuto anche qualche problema con l’autorità. Ai tempi della scuola, per cui forse è lì che il mio carattere è venuto fuori. Più in generale, io non sono certo quel tipo di regista solo "visivo" che si lascia dirigere passivamente dalle majors e che gli Studios amano alla follia, perché non fanno domande e lasciano che gli si cambi la sceneggiatura..." KMX: Com’è il panorama attuale del cinema americano? JC: "Beh, ci sono prodotti commerciali… grandi produzioni di questi film che sono dei "blockbuster", ma che in fondo non lasciano una traccia significativa… Film privi di una storia. Spesso si pensa a Hitchcock come autore "di genere", ma lui aveva sempre una grande struttura narrativa, tanto quanto un Howard Hawks, ad esempio. Però vedo anche qualcosa di buono nel "new american cinema"… consiglio a tutti un film come FIGHT CLUB (di David Fincher, autore anche di SEVEN - ndr), che ha delle basi di realtà… come anche i film horror devono avere, sempre!" KMX: Progetti futuri ? JC: "Sto girando un film su dei fantasmi che popolano la memoria del pianeta Marte… che gli umani tentano di colonizzare…" KMX: Dove sono le location? JC: "Non su Marte!!!!"
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Gabriele
FRANCIONI |
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