
Il seminario è stato coordinato da Ezio Alberione e vi hanno preso
parte il regista belga Nicolas Philibert (di cui è stato proiettato
Le pays du sourds), Elena Mosconi (storica del cinema, Un. Cattolica di
Brescia), Giovanni Chiaromonte (fotografo e teorico dell'immagine) e Marco
Buccolo (insegnante in un liceo di Alba e musicologo). Partendo dalla
riflessione di Bresson "Il cinema ha inventato il silenzio",
l'incontro si è articolato in vari momenti: un montaggio "ghezziano"
di scene sul tema (da 2001 a Germania anno zero, da Marnie a Sonatine,
ecc.), una discussione/dibattito iniziale sulle varie dimensioni del silenzio
nel cinema e nella musica, la visione di "Rapsodia silenziosa"
del finlandese Georg Grotenfelt e del film belga già nominato,
e, per finire, un dibattito conclusivo.
Entrambi i film raccontano storie di persone non udenti, del loro mondo,
del loro universo sonoro; riflettono sulla relatività dei concetti
di "suono" e di "silenzio", proposti dal punto di
vista dei sordi; più documentaristico e "umano" il film
di Philibert, più sperimentale e astratto quello finlandese (grande
fotografia, Kaurismaki docet!). A fine festival più dettagli sul
dibattito, molto interessante e stimolante.
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