Rimini (IO Street Club), ore 18.30: appuntamento con Elisa per una breve
intervista subito dopo il sound check per il concerto. Prevendita esaurita
in soli due giorni, si attende il pubblico delle grandi occasioni questa
sera. Fuori sta piovendo come non si vedeva da tempo in riviera e questo
ritarda il suo arrivo. Ha appena concluso un incontro radiofonico a Cesena,
dove ha improvvisato un pezzo dal vivo solo voce (da brividi) e ha risposto
alle domande dei fans accorsi numerosi per incontrare la "regina di
Sanremo". Eccola, arriva mentre la band ha cominciato a scaldarsi.
Subito sale sul palco e inizia a provare la voce (e che voce!) che riempie
il locale vuoto, e fa uno strano effetto sentirla così... è come se ti
avvolgesse e non riesci a trattenere i piedi e le mani e quasi ti stupisci
che nessuno applauda...
Prova GIFT, prova SLEEPING IN YOUR HAND, prova A FEAST FOR ME e improvvisa
qualche nota alle tastiere. Poi arriva verso di me.
E' molto disponibile e pienamente consapevole del momento che sta vivendo.
Una persona con un controllo totale e pieno di tutto quello che fa, dalla
musica ai videoclip... e proprio di video cominciamo a parlare...

KINEMATRIX: Come scegli i registi dei tuoi video, hai un'influenza nella
scelta del regista oppure è la casa discografica che si occupa totalmente di
questa cosa?
ELISA: "Io collaboro alla scelta del regista e, a volte, mie sono anche le
idee che portano al video. Comunque, c'è una persona di cui mi fido
moltissimo che lavora anche alla Sugar Music: si chiama Carlo Antonelli. E'
lui che contatta i registi e si occupa di tutto quello che riguarda la
realizzazione dei videoclip".
KMX: Come avviene la scelta del regista, cosa vi propongono solitamente?
Ascoltano prima il pezzo e buttano giù delle idee per il video o vi
propongono un soggetto indipendentemente dalla conoscenza che hanno del
brano?
E: "Carlo Antonelli opera una prima scelta dei registi che ritiene adatti
per quel tipo di brano; poi lascia che siano loro - ovviamente dopo aver
ascoltato il pezzo - a stendere uno story board. Io possi dire di conoscere
bene solo i registi con cui ho già lavorato, come Alessandra Pescetta, Alex
Infascelli, Luca Guadagnino e Paolo Carredda; negli altri casi non li
interpello personalmente, e poi mi fido di Carlo e delle sue scelte. Carlo
ha anche molta più esperienza di me in questo settore, vede subito quale
direzione stiamo prendendo con la musica, il disco o il singolo, e in base a
questo sceglie il regista più adatto a dirigermi e più vicino al nostro
progetto di visione globale. Diciamo allora che si tratta di una questione
di intuito e di fiducia reciproca".
KMX: quindi si può parlare di vere e proprie "gare" per affidare la regia di
un videoclip?
E: "in un certo senso si, credo di si".
KMX: Quanto c'è di tuo in un video? Ad esempio, nel video di GIFT, l'idea
dei drappi è partita da te (so che ami disegnare anche abiti) o dalla
regista?
E: "Alessandra Pescetta (la regista di GIFT n.d.r.) conosce bene il mio
mondo. Anche per i video precedenti girati insieme (A FEAST FOR ME e CURE
ME) ci siamo subito intese: per GIFT le ho chiesto di tenere delle
proporzioni sbagliate, come per la gonna che si muove sotto di me. Conosce
bene i miei gusti, i colori che preferisco, la luce soffusa delle candele.
Lei mi dava delle indicazioni e lasciava che io poi mi esprimessi
liberamente. Mi ha detto di essere un delfino, sinuosa e sognate; poi un
albero e una farfalla che vola: io cerco di sviluppare queste idee. Facciamo
quattro o cinque take diversi e poi, in fase di montaggio, scegliamo i
migliori; in realtà è possibile che ci piacciano quelli più "contrastanti":
un po' come succede in studio quando proviamo le voci e le tonalità sui
pezzi, facendo delle tracce diverse ed assemblando quelle dolci alle più
aggressive".

KMX: come è stato il passaggio dal modo di girare di Alessandra Pescetta a
quello di Luca Guadagnino - regista di ASILE'S
WORLD e LUCE (tramonti a nord-est)?
E: "Volevamo un po' cambiare e con un regista nuovo eravamo sicuri di
ottenere un risultato completamente diverso dai lavori precedenti. Sono
convinta che ogni tanto faccia bene cambiare. Inoltre è stata una bella
sorpresa: Luca è stato geniale".
KMX: La scelta dei luoghi di Luce è stata tua, come mai? Volevi catturare
l'atmosfera particolare di quei luoghi?
E: "Esattamente. Volevo catturare l'energia, la luce di quei luoghi a me
così familiari. Volevo che le persone guardando il video si sentissero lì,
che respirassero quell'aria e i suoi profumi. La canzone ruota intorno a
quella terra, ai suoi odori e volevo che si respirassero non solo nel testo
e nella melodia ma anche nelle immagini. Un giorno ho accompagnato Luca, via
terra e via mare, per un sopralluogo: ne è rimasto entusiasta. Ho insistito
per girare lì, ci credevo, nonostante sapessi bene che, come il disco, anche
il video è un lavoro di equipe. Alla fine ho avuto ragione, la location era
quella giusta e anche con la troupe si è creato un ottimo feeling. Non è
come girare in studio a Milano: un luogo come quello provoca delle
sensazioni diverse, ci si sente più vulnerabili e più disposti a rischiare;
è come per gli animali, quando hanno fame cacciano meglio!"
KMX: L'idea delle arti marziali è stata tua o del regista? So che anche tu
fai arti marziali…
E: "No, quella è stata un'idea di Luca. Lo scontro fra me e Giorgio (Pasotti
il co-protagonista del video di LUCE) è opera sua; Luca sapeva anche che
Giorgio Casotti era un esperto di arti marziali. Per quanto mi riguarda io
sono solo all'inizio: faccio Tai-Chi; Giorgio invece è campione di WuShu. E'
stato lui ad insegnarmi i movimenti giusti per il nostro incontro-scontro
nel video".
KMX: So che stai lavorando ad un musical… vuoi esplorare altri generi o è
una scelta che nasca dal tuo sentirti artista totale?
E: "Io amo tutte le forme di espressione. Io sono sempre disposta a
collaborare a delle iniziative interessanti: la mia vita è comunicazione".

KMX: Ti piace andare al cinema?
E: "Molto, ma ci vado pochissimo e i pochi film che riesco a vedere li
scelgo con molta cura".
KMX: Come scegli un film?
E: "Dal titolo, dal manifesto o da qualcosa che mi colpisce".
KMX: Preferisci il cinema italiano, quello anglosassone o quello francese?
E: "Dipende. Non ho una preferenza di stile: posso dirti che, tra gli
ultimi, i miei preferiti sono AMERICAN BEAUTY, DANCER IN THE DARK e BILLY
ELLIOT. Fra gli italiani mi ha intrigato L'ULTIMO BACIO per quanto non mi
sembrasse affatto un film italiano. Forse non ho una conoscenza tale da
cogliere le differenze tra il cinema italiano e, ad esempio, quello
francese: ciò che mi colpisce in un film è la recitazione. Il cinema
francese, comunque, lo trovo a volte un po' tragico e nevrotico; quello
italiano, invece, è un po' seduto anche se più rotondo, familiare e
coinvolgente.
KMX: Quali sono i tuoi registi preferiti?
E: "Il David Lynch di THE STRAIGHT STORY, Stanley Kubrick, David Cronenberg,
anche se non mi è piaciuto molto EXISTENZ: l'ho trovato troppo estremo;
preferisco un cinema più misurato".
KMX: Cosa pensi di Bjork e dei suoi video?
E: "La trovo davvero completa: alcuni dei suoi video, però, sono spesso fin
troppo perfetti e freddi. Nei suoi clip lei non esce come è veramente:
rimane sempre un po' distaccata. Solo in DANCER IN THE DARK è riuscita a
dimostrare tutta la sua umanità".
|