
Riapre a praticamente un anno di distanza il Cinema
CAPITOL di Bologna, dopo un'operazione di ristrutturazione che lo ha rinnovato
completamente, rendendolo molto più simile ad un salotto che ad un
multisala (anche se il vero multisala è un altra cosa). I soldi (più o
meno 6 miliardi delle vecchie lire) sono stati spesi molto bene. Il colpo
d'occhio è notevole (e si può anche sorvolare sul alcuni elementi
kitch, vedi le statuette da OSCAR nell'atrio). Predomina l'arancione e
la moquette ovunque: l'atmosfera è, anche nella sala principale, di intimità.
Le poltrone extralusso meritano una lode: braccioli a scomparsa (come
negli aeroplani) e ben 110 centimetri tra le file, sia nella sala 1, la
più capiente (ben 400 posti), sia nelle due più piccole (sale 3 e 4, da
115 posti ciascuna). La sala 2 (da 225 posti, rimasta sotterranea) è forse
sconsigliata per chi soffre di claustrofobia: ci assicurano che i 6.50x2.76
metri dello schermo bastano e non tagliano l'immagine - ci fidiamo, anche
se è il soffitto basso a lasciarmi perplesso. DOLBY DIGITAL DTS in tutte
le sale: staremo a vedere con il volume. All'ingresso delle sale gemelle
3 e 4 ci accolgono le frasi più celebri di CASABLANCA, a cui il cinema
sarebbe dedicato - ma non aspettatevi di trovare "Play it again, Sam",
perché in realtà non viene mai pronunciata in quei termini nel film. Ci
sono tutte le caratteristiche per rendere il nuovo CAPITOL un multisala
che possa accogliere manifestazioni culturali diverse. Di certo
sappiamo che la sala 1 potrà accogliere conferenze - e perché no? concerti.
Il prezzo rimane indicativamente stabile a 7 euro (3.5 per anziani, da
definire per studenti). Il mercoledì proiezione di film in lingua inglese
(ma anche qui la data è da definire). Sicuramente da giugno ci saranno
delle CARD per bambini, nell'ambito di un progetto che vedrà proiettati
film d'animazione recenti a vecchie pellicole (si cita LA GUERRA DEI BOTTONI).
Sarà possibile anche acquistare i biglietti per proiezioni di altre giornate
(fino ad esaurimento, naturalmente) ma non prenotare il posto.

E in effetti - se dal punto di vista estetico e tecnico
non c'è nulla da dire - è piuttosto proprio la scelta gestionale ad essere
discutibile: non tanto per la qualità delle pellicole (si inizia con L'ATTACCO
DEI CLONI, sala 1, giovedì 16 maggio, alle 15), che vedrà dirottate quelle
"d'autore" nelle sale 3 e 4 - mentre le altre due sale accoglieranno avvenimenti
cinematografici più o meno di grido, ma non pellcole roboanti alla SPIDERMAN,
per le quali ci sono multisala fuori Bologna (cito il proprietario). Piuttosto
è discutibile la scelta di interrompere il film tra i due tempi, o permettere
l'entrata a spettacolo iniziato ("così c'è più tempo per parcheggiare",
ci viene detto ma, mi domando, perché non un accordo con l'Azienda Comunale
dei Trasporti, che permetta per esempio di avere rimborsato il prezzo
del Bus a chi lo usa per andare al CAPITOL in tempo, piuttosto che un
impossibile accordo con le società di parcheggiatori?) e la mancanza di
prenotazione del posto. Discutibile la motivazione dell'interruzione tra
i due tempi "per permettere la sigaretta o il pop corn", come ci viene
spiegato. (Ma se un multisala deve vivere sull'entrate del bar, quanti
popcorn e interruzioni ci vogliono per recuperare i costi della ristrutturazione?)
Insomma, se nulla è eccepibile sul piano formale, è sul piano "umano"
che qualcosa non funziona: peccato, perché da un cinema che è diventato
un salotto ci si aspettava proiezioni "di qualità", un insegnamento al
pubblico: chi vuole entrare in ritardo e mangiare popcorn vada in un altro
cinema - ma secondo i gestori tale richiesta è invece voluta proprio dal
pubblico. Insomma, temo che quei 110 centimetri tra le file permetteranno
ahimé il passaggio senza problemi anche ai più ritardatari. Ma per 7 euro
personalmente preferisco andarmi a sedere magari più scomodamente
in una sala anche meno teconologica ma che non interrompe il film per
permettere la sigaretta. Con buona pace dei fumatori. E del popcorn.
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