BENZINA
sceneggiatura di Monica Stambrini, Elena Stancanelli e AnneRitte Ciccone


SCENA 1 - BAR DISTRIBUTORE DI BENZINA - INT POMERIGGIO

PPP del viso di una ragazza bionda che fissa in macchina.
Udiamo un tonfo sordo e l'immagine traballa a intermittenza, come se saltasse un contatto, sino a...

NERO - titoli di testa

FC continuano i rumori d'ambiente, ovattati

Assolvenza da NERO

Rallenty: L'espressione sul viso della ragazza bionda è diventata atona. Ha poco più di vent'anni e segue con occhi sgranati da bambina la lenta caduta della mdp. La sua bocca è semi aperta, in un'espressione di incredulità.
Di quinta, entrano in campo le mani di una donna a rivelarci che il punto di vista della macchina corrisponde alla soggettiva di un personaggio. La soggettiva sospende per un attimo la propria caduta, in un fermo immagine: un bottone del vestito che si è incastrato nel bordo di metallo del bancone - il peso del corpo abbandonato strappa la seta alla quale è cucito. Una vaschetta di zucchero cade a terra.
Le mani affilate e nodose di donna si aggrappano alle braccia della ragazza e scivolano giù lasciando dei segni rossi sulla sua pelle bianca, fino a perdere la presa… l'immagine traballa e infine panoramica lentamente verso l'alto, vede di sfuggita il volto paralizzato di una ragazza dai capelli verdi che la fissa, e si va a fermare in un punto del grembiule bianco fasciato ai fianchi della ragazza bionda che ha una macchia di caffè proprio al centro.

DONNA VOCE OFF
… quegli occhi che mi guardano… era tanto che non li vedevo fissi su di me… Ora lo posso dire: ti ho sempre odiata, figlia mia.

L'immagine va a NERO con lo stesso effetto a intermittenza della prima inquadratura, e si riapre con un controcampo dall'alto, a guardare giù: le pale del ventilatore di quinta, un bar piccolo ma decoroso, immerso nel silenzio, e due ragazze che fissano in silenzio il corpo di donna steso a terra.

F.C RUMORE DI TACCHI DI DONNA

Stacco.


SCENA 2 - FLASHBACK DONNA - AEROPORTO - INT/EST

Il ticchettio dei tacchi sul pavimento incalza ritmico ed inesorabile.
Vediamo della scarpe da donna griffate, percorrere un articolato percorso di tapirulant e corridoi d'aeroporto. Procedono con passo sicuro e spigliato, districandosi tra la folla di altre gambe in movimento.

Stacco.


SCENA 3 - BAR DISTRIBUTORE - INT. POMERIGGIO

Immagini strette e confuse: Stella appoggia la mano sul petto della donna, poi vi avvicina l'orecchio. Ascolta. Chiude gli occhi.

STELLA
E' morta.


F.C RUMORE DI TACCHI DI DONNA

Lenni solleva appena il viso, fissa lo sguardo nel vuoto, come se stesse in ascolto.

LENNI
Sono le sue scarpe…

Stella la guarda con aria interrogativa.


F.C. TACCHI DI DONNA SEMPRE PIU' PRESENTI


Stacco.


SCENA 4 - FLASHBACK- AEROPORTO/TAXI - EST/INT GIORNO

Camminando sul marciapiede della pensilina dei taxi i piedi della donna si vanno ad accodare ad altri. Sullo sfondo vediamo fermarsi e ripartire i taxi. I piedi della donna cominciano a muoversi nervosamente, infine avvicinano un taxi. Le gambe della donna salgono sulla vettura.


Stacco:


SCENA 5 - BAR DISTRIBUTORE - INT GIORNO

L'immagine si riapre su un primo piano di STELLA (la ragazza dai capelli verdi) che, con un conato di vomito, cade sulle ginocchia piegando la testa in avanti. Del liquido verde le cola dal mento. Tiene gli occhi chiusi e le mani piantate sul pavimento aprono e chiudono le dita, nel proprio rigetto. Vicinissima, LENNI (la ragazza bionda), la guarda trattenendo il fiato, in attesa di un suo gesto.

Stacco:


SCENA 6 - FLASHBACK - TAXI SU STRADA - INT GIORNO

Attraverso lo specchio di una piccola trousse vediamo frammenti di un volto di donna che si sta truccando. La spugnetta da cosmesi picchietta su uno zigomo, giungendo a tamponare una goccia di sudore che cala da una tempia. In questo piano ravvicinato la curata pelle della donna rivela un'età attorno alla quarantina.
Gli occhi del conducente guardano con insistenza nello specchietto retrovisore.

VOCE TASSISTA
Già la conosce Roma?

Un rossetto termina la sua corsa sulle labbra della donna, che eseguono una serie di smorfie:

VOCE DONNA
Sì. Manca ancora molto?

TASSISTA F.C.
No, se non c'è traffico all'uscita

Le mani della donna ripongono nella borsa la piccola trousse.

TASSISTA F.C.
A che altezza, Signora?

VOCE DONNA
Mille e qualcosa...

Le mani della donna frugano nella borsa alla ricerca di qualcosa. Trovano un pacchetto di sigarette, un accendino a forma di pistola, e una busta contenente una consistente mazzetta di banconote. La richiudono. Sul retro della busta, un indirizzo: VIA KENNEDY 1025.

VOCE DONNA
Mille e venticinque.

La donna si porta una sigaretta alla bocca, impugna la pistola...

VOCE DONNA
Si può fumare?

TASSISTA
Mi dispiace signora, non si può.

Le mani della donna ripongono la pistola e la sigaretta nella borsa.

Stacco.


SCENA 7 - BAR DISTRIBUTORE - INT GIORNO

Immagini confuse e strette: Lenni solleva in un abbraccio la donna, il viso affondato nel suo petto. Lenni mormora parole confuse:

LENNI
Stai su… alzati…

Stacco.


SCENA 8 - FLASHBACK - TAXI SU STRADA (RACCORDO) - INT GIORNO

La donna che occupa il sedile posteriore è una signora di 45 anni, molto bella. Con una mano nel colletto aperto della camicia si accarezza una spalla. Il tassista la guarda con insistenza nel retrovisore, ma lei sembra non badarvi.
La vettura all'uscita dal raccordo, svolta sulla statale. La donna nota i cartelli che indicano il centro città nella direzione opposta a quella presa dal tassista.

DONNA (seccata)
Ma dove mi sta portando?

TASSISTA
M'ha detto 1025, no?…
I mille stanno di qua…

DONNA
Ah, fantastico…

Stacco.


SCENA 9 - BAR DISTRIBUTORE - INT POMERIGGIO

Stella allunga la mano leggermente sporca di sangue ad accarezzare le spalle di Lenni, che ha un sussulto. Stella ritrae la mano, poi l'accarezza e con dolcezza la prende tra le braccia. Le bacia le lacrime che le rigano il volto. Lentamente Lenni apre gli occhi, come se resuscitasse al suo contatto. Le porge le braccia graffiate da baciare.
Entrambe si cullano in un abbraccio.

Stacco.

SCENA 10 - FLASHBACK - AREA DI SERVIZIO - EST GIORNO

Ancora le scarpe e il loro ticchettio, questa volta sull'asfalto di un piazzale desolato. Il taxi sullo sfondo esce di campo.
Vediamo la donna che attraversa il piazzale deserto e raggiunge la vetrata del bar. Si affaccia a guardarvi dentro: un espressione di stupore e di sconcerto cancella dal suo volto disinvoltura e sicurezza.

Stacco.

SCENA 11 - FLASHBACK - BAR DISTRIBUTORE - INT. GIORNO.

Lenni e Stella si stanno baciando con passione dietro il bancone del bar.
Nel prolungarsi del bacio lo sguardo di Lenni coglie nello specchio la figura della signora oltre la vetrata, che la fissa stupita. Lenni si volta verso di lei, ma in quello stesso istante la donna si volta su se stessa, per non vedere. Stella guarda prima la donna e poi Lenni con aria interrogativa.

Stacco.

SCENA 12 - FLASHBACK - BAR DISTRIBUTORE - INT POMERIGGIO

La donna, di fronte all'entrata del bar, vede arrivare Stella. I loro sguardi s'incrociano. La donna è costretta a darle strada, ma non la saluta. Stella esce e lei entra: Lenni l'aspetta dietro il bancone con una freddezza che denuncia l'emozione. La donna le va incontro fino ad arrivarle di fronte.

DONNA
Ciao Eleonora.

LENNI
Ciao.

Lenni rimane distante, dietro il bancone, in attesa.

DONNA (seria)
Posso darti almeno un bacio?

Lenni esita, poi si sporge un poco avanti e si lascia baciare sulla guancia.

DONNA (senza sorridere, per riempire il vuoto)
Mi offri un caffé?

Lenni fissa la madre negli occhi, per un attimo, poi comincia a preparare il caffé alla macchina. La madre si volta verso un tavolino, poco distante. Lo raggiunge e vi posa la borsetta e gli occhiali. Torna al bancone, aspetta che Lenni finisca di preparare il caffé e glielo serva su un piattino.

MADRE (accennando al tavolino)
Ci possiamo sedere un attimo...?

Lenni esita ancora, riprende il piattino e si muove per uscire dal bancone, come una perfetta cameriera. La madre la guarda. Lenni si muove con un po' d'impaccio sotto il suo sguardo.

MADRE
Grazie.

E si va a sedere. Oltre alla vetrata, alle spalle della donna, vediamo Stella seduta sul marciapiede degli erogatori. Con l'accendino dà fuoco alla suola di uno dei suoi scarponi da lavoro bagnato di benzina e osserva la fiammella azzurra che si muove sul cuoio nero. Un piccolo cane le gira attorno abbaiando.

MADRE
E' quella la ragazza con cui vivi?

LENNI
Sì.

MADRE
Come si chiama?

LENNI
Stella. Te l'ho scritto nella lettera.

MADRE
Ho visto che siete molto... affezionate.

Lenni vede attraverso la vetrata Stella che gioca col fuoco sulle scarpe. Sorride teneramente per un istante e sempre guardando Stella...

LENNI
Sono innamorata.

Lenni torna a guardare la madre, non riesce a sostenere il suo sguardo duro, e abbassa gli occhi per un attimo. Oltre la vetrata, Stella si alza, spegne il piccolo fuoco pestando i piedi e si allontana seguita dal cane.


MADRE
E ti trovi bene in questo posto?

LENNI (con dolcezza)
Si. Sono felice... Per la prima volta in vita mia.

MADRE
Lo dici per ferirmi vero?

LENNI
No... lo dico perché è la verità

MADRE (con rabbia)
Tu mi odi...

LENNI
Per piacere...

MADRE
Tu credi di essere felice, adesso... finché dura. E poi? Cosa farai? Ti cercherai qualcun' altro che si occupi di te, visto che non sai farlo da sola…

Il viso di Lenni si contrae. Chiude gli occhi, tocca gli occhiali, s'irrigidisce.

LENNI (riportando lo sguardo alla madre)
Ti prego, adesso non cominciare con questi discorsi…

MADRE
Eh no, Eleonora! Non ti fai vedere per quasi un anno, non mi vuoi far sapere il tuo indirizzo, il tuo telefono, niente... Io voglio aiutarti, ma almeno lasciami parlare un attimo!

LENNI (dopo un silenzio)
D'accordo, allora?

MADRE
Sono molto preoccupata per te...

LENNI (interrompendola, aggressiva)
Sei preoccupata perché sto con una donna? Perché non devo più dipendere da te? O perché sono finalmente felice?

MADRE
Smettila con questo tono aggressivo, Eleonora. Sono sempre tua madre.

LENNI (dopo un nuovo silenzio)
Appunto. Sei sempre mia madre.

MADRE
Cosa vorresti dire?

LENNI (le cascano le braccia)
Niente mamma. Facciamo così: avevi detto che volevi portarmi i miei soldi. Se me li vuoi dare dammeli, se no te ne puoi anche andare.

La madre molla a Lenni un rapido schiaffo che la colpisce in faccia. Lenni si copre il volto.

MADRE
Mi fai sempre fare la mammina del cazzo!…
Cosa pensavi, di scandalizzarmi? Il distributore, la tua "amichetta"... Ti rendi conto di quanto sei cretina?!

INSERT (12bis)
Stella, all'interno dell' autolavaggio, sta armeggiando con una chiave inglese sulla ruota di una BMW nera. Si sente una musica rock provenire da una radiolina. Stella segue con gli occhi la scena all'interno del bar. Vede la sberla della madre a Lenni. Si alza, alza ancora di più il volume, poi torna alla ruota della BMW.

Ritorniamo all'interno del bar:
Lenni si alza e fa un passo indietro. La madre la incalza da vicino

MADRE (fuori di sé)
Finalmente FELICE?! Io proprio non so più cosa fare con te…

Con un rabbioso movimento del braccio fa volare la tazzina del caffè che si spiaccica sul muro, macchiandolo

MADRE
Ci vedi qualcosa con quegli occhialetti da lesbica che ti sei messa in faccia? Riesci a vedere lo schifo dove sei venuta a vivere?

Lenni reagisce portandosi le mani sulle orecchie, ha gli occhi spaventati.

MADRE
E' per questo che hai lasciato l'Università?! Per fare la benzinaia lesbica?!!

LENNI (quasi piangendo)
E' meglio che te ne vai.

MADRE (prendendola energicamente per un bracci)
Certo che me ne vado, e tu vieni con me. Andiamo in un posto pulito, ti fai un bel bagno e discutiamo con calma...

LENNI (divincolandasi)
Lasciami stare. Vattene via.

La madre afferra Lenni con tutte e due le braccia - sembra quasi l'inizio di una colluttazione.

LENNI
Lasciami!

MADRE
Non costringermi ad usare la forza!

LENNI
Ahi! Lasciami! Mi fai male! Lasciami!

Mentre sta tirando Lenni verso l'uscita, la donna viene voltata per una spalla da Stella che la colpisce violentemente al volto con un pugno. La madre cerca di aggrapparsi alle braccia di Lenni, scivola dai suoi tacchi alti e va a colpire con la testa il bancone del bar… la zuccheriera cade a terra anch'essa…


Stacco.


SCENA 13 - TITOLO BENZINA su scena - BAR DISTRIBUTORE - INT GIORNO

La scena si riapre dall'alto, a guardare giù in un controcampo a piombo sul totale del bar. Di quinta c'è una pala del ventilatore. Di fianco al bancone, per terra, giace il corpo della madre. La donna è adesso stesa sul pavimento, priva di sensi. Da sotto la nuca si allarga una piccola pozza di sangue. Lo zucchero sparso per terra si tinge di rosso.
In piedi davanti al corpo, Lenni e Stella lo fissano pietrificate, immobili, per un arco di tempo decisamente lungo, sospeso. (Si guardano)

MADRE (VOCE OFF)
Ti ho sempre detestata. Un freddino stagnante, fastidioso. Come quegli uggiosi inverni del Nord che ti somigliano tanto.

Stacco.

SCENA 13BIS - DISTRIBUTORE DI BENZINA - EST - TRAMONTO

A passo uno casca il sole, le nuvole viaggiano veloci e cala la notte.


SCENA 14 - BAR DISTRIBUTORE - INT. NOTTE.

Ritroviamo Lenni e Stella abbracciate. Stella ha gli occhi aperti, all'erta. Sembra pensierosa. Anche Lenni ha gli occhi aperti, fissi sul corpo della madre: la gamba è proprio lì, vicino a lei, la gonna scomposta ne mostra la coscia. Lenni ne osserva l'inerzia con una strana calma.
Stella la osserva preoccupata

LENNI
Che belle gambe… Ha sempre avuto delle belle gambe…

Stella prova a non contraddirla, vede la porta del bar aperta, e si muove per andarla a chiudere. Lenni nota che il piede della madre è scalzo.

LENNI
Ha perso una scarpa…

Stella chiude la porta a chiave. Lenni si alza e si mette a cercare la scarpa. Stella la guarda con un velo di preoccupazione…

LENNI
Dov'è, Stella?! Aiutami a cercarla…

Stella fa per raccogliere la scarpa da sotto al tavolino, quando qualcosa dalla strada la mette in allarme: con un tuffo si butta su Lenni rovesciandola a terra, al riparo dalla vista.

FC. rumore di un auto in arrivo.

Stacco.

SCENA 15 - PIAZZALE DISTRIBUTORE - EST NOTTE

Oltre la vetrata del bar si vede una Golf che frena davanti alle pompe di benzina del distributore deserto.

Stacco.


SCENA 16 - BAR DISTRIBUTORE - INT GIORNO

Stella tiene Lenni a terra, sdraiata sopra di lei.

STELLA
C'è una macchina, stai giù!

Il gesto di Stella ha su Lenni l'effetto di una doccia fredda, che lentamente recupera un ritmo normale del respiro. Stella invece ha il fiatone, attenta ad ogni mossa che avviene fuori. Lenni si accuccia morbida sotto il peso di Stella. Affonda il viso nel suo petto.

Da F.C. giunge la strombazzata del clacson.

LENNI
Il cuore ti batte forte.

STELLA
Si Lenni, ma stai buona, ti prego.

Lenni allunga il braccio sul pavimento. Senza vedere, tocca con le dita la macchia di zucchero rosso bagnato dal sangue proveniente dalla testa della madre.

LENNI
Stella, cos'è questa cosa?

STELLA
E' zucchero. Zitta, ti scongiuro, stai ferma.

LENNI
Zucchero...

Lenni si porta le dita sporche di zucchero e sangue alla bocca. Stella le ferma la mano: ha visto un ragazzo affacciarsi alla vetrata del bar.

F.C. RAGAZZO
C'è nessuno?

Il ragazzo guarda dentro ma senza riuscire a scorgere nulla.
Stella si gela. Il ragazzo se ne va. Stella si affaccia a spiare verso il piazzale…

Stacco.

SCENA 17 - PIAZZALE DISTRIBUTORE - EST GIORNO

La vettura è ancora lì, ma le portiere aperte mostrano i sedili anteriori vuoti.
Dietro c'è una ragazza. Il ragazzo s'incammina verso l'officina…

Stacco.


SCENA 18 - BAR DISTRIBUTORE - INT NOTTE

Stella spia fuori: non vede più nessuno.

F.C. RAGAZZO
Allora, c'è qualcuno?!

In quel momento giungono dei rumori dall'officina. Setter che abbaia. Poi si sente bussare forte alla porta. Stella si volta, guarda verso una porta all'interno del bar. Fa per raggiungerla...

LENNI
Dove vai?

STELLA
Sshh. Zitta.

Lenni la osserva immobile, impaurita. Stella si affaccia alla porta che da sul corridoio annesso all'officina.

LENNI (sussurra)
Non te ne andare, ho paura!

Stella vede il ragazzo aprire la porta e affacciarsi sul corridoio…
Stella si tira indietro.

STELLA
Stai giù, non farti vedere. Conta fino a cento… torno subito.

Stella apre la porta e s'incammina per il corridoio.

Stacco.

SCENA 19 - OFFICINA - INT NOTTE

Filippo, un ragazzo di venticinque anni circa, si guarda attorno nell'officina.

FILIPPO
C'è nessuno?

Setter gli salta addosso facendogli le feste.

FILIPPO
Eri tu! Ti hanno lasciato chiuso qui tutto solo? Povero...

Filippo ride dei modi del cane. Si china a coccolarlo, poi lo prende in braccio e si alza. Ha davanti a un poster, appeso alla parete, raffigurante Nina Hagen, vestita come una madonna con un bambino in braccio, in posa iconografica. Filippo ne imita la posa con in braccio il cane.
Stella entra dalla porta interna dell'officina.

STELLA
Che vuoi?

Il cane, alla vista della padrona, si divincola dalle braccia del giovane e le corre incontro.
Stella s'infila velocemente un guanto da lavoro per coprire la mano insanguinata, e gli dà una pacca protettiva sulla testa senza perdere d'occhio il ragazzo.

FILIPPO
La fai tu la benzina?

STELLA
Siamo chiusi.

FILIPPO
Ma il cartello dice che siete aperti.

STELLA
E invece siamo chiusi.

FILIPPO
E dai, cosa ti costa?... Siamo rimasti a secco... Ci vuoi lasciare a piedi?

STELLA
C'è un distributore automatico più avanti.

FILIPPO
E allora non hai capito... Senti, facciamo una cosa: (accennando al motorino lì di fianco) tu prestami il motorino, io ti lascio la macchina...

STELLA
E va bene. Aspettami fuori, arrivo subito..

FILIPPO
Brava, hai visto...

Il ragazzo esce.

Stacco.

SCENA 20 - BAR DISTRIBUTORE - INT NOTTE

A piombo dal soffitto vediamo Lenni accucciata in mezzo alla stanza: si guarda attorno, immobile. Poco distante il corpo della madre, con gli occhi ancora aperti, sembra che la guardi. Lenni si stende a terra e chiude gli occhi, cercando di calmarsi. La maglietta si alza sulla pancia mostrando un tatuaggio a forma di stella...

VOCE MADRE (F.C.)
Stavolta non la passi liscia.

Lenni spalanca gli occhi e fissa la madre terrorizzata (soggettiva dello sguardo della madre), come se avesse effettivamente sentito le sue parole.

MADRE (F.C.)
Sei felice adesso?
Ti volevi rovinare… Brava, questa volta ci sei riuscita davvero!
Io ti ho dato la vita e tu me l'hai tolta.
Hai già smesso di piangere?

Lenni chiude di nuovo gli occhi voltandosi dall'altra parte, e prende a contare.

LENNI
Uno, due, tre, quattro...

Stacco.

SCENA 21 - POMPE DISTRIBUTORE - EST POMERIGGIO

Con l'occhio di una camera digitale che guarda dal sedile posteriore, vediamo Filippo raggiungere le pompe, in primo piano. Fa un muto gesto di esultanza (la V di vittoria con le dita?) guardando in macchina. Un'immagine digitale immortala il gesto.
Stella arriva dall'officina, e nota un altro ragazzo che di spalle sta orinando in un angolo del piazzale. E' tesa, si sforza di mantenere la calma. Filippo le consegna le chiavi. Lei stacca l'erogatore e apre il serbatoio della Golf. Si rivolge a Filippo.

STELLA
Il pieno?

L'altro ragazzo, SANDRO, si avvicina alla macchina, assestandosi la camicia dentro i pantaloni.

FILIPPO
No. Cinquanta. Cinquanta tonde tonde. (all'altro ragazzo, con un gesto della mano a prendere i soldi) Dai, molla!

Sandro con una smorfia mette mano al portafoglio e dà all'amico una banconota da cinquantamila lire. Lui le consegna a Stella.

FILIPPO (a Stella, strizzando l'occhio)
Diceva che eravate già chiusi...

SANDRO (aggredendo, anfetaminico)
Senti un po', com'è che siete aperti a quest'ora?

STELLA (cercando di controllarsi)
Infatti siamo chiusi.

SANDRO (a Filippo, entusiasta)
Hai visto?! Avevo ragione io! Ridammi i soldi!

FILIPPO
Ma sei scemo?! Non vedi che sta facendo benzina?!


SANDRO (serio)
E allora? La scommessa non era sulla benzina…

Stella guarda i due ragazzi con apprensione mentre sgancia l'erogatore.

VOCE DI RAGAZZA FC.
Yes!

Seduta nel sedile posteriore c'è una ragazza, PIPPI, che da dietro al finestrino ha puntato addosso a Stella una camera digitale: nel quadrante la foto appena fatta di Stella con l'erogatore in mano. Lei osserva la foto, poi alza lo sguardo sulla vera Stella. Gli sguardi s'incrociano, Stella distoglie il suo.

SANDRO
Allora, se rubavi la benzina da una macchina, avevi vinto lo stesso! Dai, Filippo, ridammi le cinquanta!

FILIPPO
Sai qual'è il tuo problema? E' che sei completamente idiota.

Stella guarda il contalitri della pompa che si avvicina alle sessantamila lire e stacca subito l'erogatore dal serbatoio.

STELLA (tra sé)
Vi ho fatto quasi diecimila in più.

Stella richiude serbatoio, sempre più nervosa. Porge le chiavi a Filippo.

STELLA
Adesso andate, però.

Filippo riprende le chiavi mentre Sandro continua la sua contesa senza badarle.

SANDRO (a Pippi che lo sta inquadrando con la camera)
Dai Pippi, diglielo tu: chi ha vinto?!


FILIPPO (la ammonisce, divertito)
Ricordati che cosa m'hai promesso...

Pippi coglie l'attimo e immortala con la camera l'espressione furbesca di Filippo. (Immagine della foto)

PIPPI F.C.
Ha vinto lui. Vince sempre lui. E io ho sete. Prendiamo dei Gatorade.

SANDRO
Pippi vaffanculo!

Soddisfatto, Filippo si rivolge a Stella.

FILIPPO
Ce li porti un paio di Gatorade? Stiamo morendo di sete...

STELLA
Vi ho già detto che siamo chiusi.

Sandro scatta, nervoso, fronteggia Stella facendola indietreggiare contro il fianco della macchina.

SANDRO
E tu perché cazzo fai benzina se siete chiusi?! Adesso me le ridai tu le mie cinquanta!

STELLA
Io non ti ridò proprio niente.

Dopo un tempo Filippo apre la portiera e rientra in macchina.

FILIPPO
Andiamo, Sandro!

Stella è ancora schiacciata contro la vettura, vorrebbe reagire ma si trattiene. Sandro gli tiene il viso ad un palmo dal suo, con aria di sfida.

STELLA
Che cazzo vuoi?

Stella cerca di togliersi da quella posizione, ma Sandro glielo impedisce.

SANDRO
Perché non vieni a farti un giretto con noi?

Sandro avvicina ancor di più il volto a quello di Stella. Lei, tesissima, dalla tasca dei pantaloni estrae lentamente un cacciavite.

SANDRO
E dai, sali... ci divertiamo...

PIPPI (battendo sul finestrino da dentro)
Allora, ce ne andiamo?!

FILIPPO (affacciandosi dal finestrino)
E lasciala stare…

Sandro dopo un attimo si stacca da Stella, fissandola negli occhi come a dire: "ti è andata bene 'stavolta". Fa il giro dalla macchina ed entra dentro al posto di guida. Mette in moto e sgassa. Stella, ancora tesissima per la rabbia repressa, appoggia la punta del cacciavite alla carrozzeria della macchina, e quando questa riparte le lascia un piccolo solco di spregio sulla fiancata. L'auto fa per uscire dal piazzale, mentre Filippo dal finestrino la saluta con un bacio, e Pippi scatta un'altra foto. Il cane abbaia contro la Golf che sgomma via.

STELLA (tra sé)
Teste di cazzo!

Setter abbaia ancora nervoso, Stella gli dà due pacche sul collo:

STELLA
Buono Setter... Se ne sono andati... Vieni!

Stacco.

SCENA 22 - BAR DISTRIBUTORE - INT POMERIGGIO

Lenni è in piedi, di fianco al bancone, al telefono a gettoni. Ha la cornetta del telefono in mano. Nell'istante in cui Lenni parla al telefono, Stella entra correndo nel bar:

STELLA
Lenni!

LENNI
Pronto?

Stella fissa Lenni incredula.

LENNI
Potete mandare un'autoambulanza... Sì, sono... pronto?

Lenni non fa a tempo a terminare la frase, Stella le ha abbassato il ricevitore.

STELLA
Che stai facendo?


LENNI
Sto chiamando l'autoambulanza…

STELLA
Lenni, è morta.

Lenni la guarda un po' persa.

STELLA
Vuoi far arrivare la Polizia?!

LENNI
Ma è stato un incidente…

STELLA
Sì, è stato un incidente...! Ma non lo capiranno!
Io le ho tirato un pugno e lei è morta. Se ci scoprono finiamo in galera, lo capisci questo? ...

Lenni e Stella si fissano negli occhi…
Lenni abbraccia forte Stella, come se non dovesse più staccarsi, le dà dei teneri baci sul collo, una richiesta d'affetto... Stella ricambia i baci, poi si stacca da lei, cercando di essere il più dolce possibile:

STELLA
Aspetta... Adesso dobbiamo andare.

LENNI (spaventata)
Dove?

Stella va a controllare che le porte siano ben chiuse, poi guarda il corpo della madre valutando il da farsi

STELLA
Via di qui. Qui dentro puliamo tutto. Tua madre, noi, non l'abbiamo mai vista...

Lenni guarda il corpo della madre.

STELLA
Lei... la portiamo al lago.

Stella si sta piegando sul corpo della donna. Per un attimo Lenni sembra più lucida di lei.

LENNI
E il tassista?

STELLA
E il tassista... cosa vuoi che si ricordi il tassista tra una settimana, con tutta la gente che vede ogni giorno...

LENNI
Confessiamo, Stella.

STELLA
Basta Lenni, basta! Ti ho già spiegato... Ti prego...

Stella fissa negli occhi Lenni

STELLA
Piuttosto, aiutami a portarla in macchina... Dobbiamo sbrigarci.

Lenni è immobile, incapace di avvicinarsi al corpo della madre. A Stella basta un'occhiata per capire che non ce la fa, quindi procede da sola e comincia a trascinare il cadavere per i piedi. Il corpo lascia sul pavimento una vistosa striscia rossa: i vestiti sono bagnati di sangue.

STELLA (fermandosi)
Ascolta: vai a riempire un secchio d'acqua calda. Vai ai bagni, perché qui lo scaldabagno è spento. E prendi gli stracci, tutti quelli che trovi.

Lenni la guarda con apprensione.

STELLA
Ce la fai, Lenni? Bene. Adesso vai a prendere l'acqua, per favore.

Lenni corre verso la toilette.
Stella riprende a trascinare il corpo, poi si ferma. Invertendo la presa delle mani sulle caviglie, con un po' di fatica riesce a far girare il cadavere sulla faccia, in modo che non sporchi per terra. Continua a trascinarla sempre più goffamente…

Stacco.

SCENA 23 - OFFICINA - EST/INT POMERIGGIO

A fatica, Stella infila il corpo della donna nel bagagliaio di una vecchia Volvo, su un letto di cellofan. Sistemato il corpo, si passa una mano sulla fronte sudata.
Per la prima volta il suo sguardo si sofferma sul volto della donna. Sembra attratta dalle sopracciglia depilate. Allunga una mano e le sfiora dolcemente, ma subito la ritrae spaventata.

Stacco.

SCENA 24 - BAGNI DISTRIBUTORE - INT POMERIGGIO

Lenni è davanti allo specchio. Vi si fissa dentro, tenendosi le mani sulla faccia. L'acqua scorre dal rubinetto, ma sotto non c'è alcun secchio che la raccolga.

LENNI
Allora, il secchio. Con calma, come dice Stella.

La vediamo di nuovo dall'alto, a piombo. Lenni prende un secchio da sotto al lavello e lo mette sotto il getto d'acqua. Torna a fissarsi nello specchio, mentre l'acqua scroscia nel secchio.

MADRE (F.C.)
Sempre succube, come al solito. Adesso di una donna…

Lenni si volta di scatto per guardarsi alle spalle, rovesciando nel gesto il secchio a terra.

LENNI
Stella?

MADRE (F.C.)
Fin da piccola sei stata così. Pensavo che crescendo saresti cambiata…
Perché non hai chiamato la polizia?!

Non c'è nessuno. E' sola. L'acqua le si spande attorno, sul pavimento.
Stella entra, accorrendo.

STELLA
Che è successo?

LENNI
Non lo so...

Stella raccoglie il secchio e lo rimette sotto al getto d'acqua.

STELLA
Non ti preoccupare. Faccio io.

Stella arraffa velocemente da sotto al lavandino degli stracci e uno spazzolone, solleva il secchio ed esce dal bagno.
Di nuovo a piombo, vediamo Lenni seduta sul bordo della vasca, si copre le orecchie per non sentire, le scopre di nuovo fissando sé stessa nello specchio (in mdp attraverso lo specchio).

Stacco.

SCENA 25 - FLASHBACK - CASA ELEONORA (BAGNO) - INT GIORNO

Lenni più giovane di qualche anno è immersa in un bagno d'acqua calda nella vasca del bagno nella casa dei genitori. E' incantata ad osservare i riflessi del sapone sulla superficie dell'acqua. D'un tratto scopre che sua madre è in piedi di fronte a lei. In un moto istintivo di pudore si copre il seno con il braccio. La madre tiene aperto in mano il suo diario "segreto".

MADRE
Luca, Massimo, Andrea, Marco, Sasha,
Gigi, Enrico, Fabio, Enrico, Martino, Tommy, Jacopo, Alex, Picchio... Ma brava: sembra una lista della spesa!

Lenni non riesce a rispondere, fissa impietrita la madre.

MADRE
Apposta l'hai lasciato sul sedile della macchina, perché io lo trovassi? Cosa dovrei dire? Pensi che mi faccia dispiacere, sapere che mia figlia si butta via in questa maniera?

Lenni scivola giù, ad immergere anche il viso sott'acqua. La madre esce sbattendo la porta.

Stacco

SCENA 25BIS - BAR/TOILETTE DISTRIBUTORE - INT. POMERIGGIO

Stella armeggia goffamente con gli stracci per pulire il sangue e lo zucchero da terra. Indossa dei guanti di gomma. Lavora instancabilmente, andando avanti e indietro con i secchi di acqua. In bagno Lenni siede sempre sul bordo della vasca, e la guarda incapace di aiutarla o anche solo di reagire.

Stella si cambia i vestiti sporchi e aiuta Lenni a fare altrettanto.

Stella mette i vestiti e stracci sporchi in un bidone e gli dà fuoco con la benzina.

Stacco.


SCENA 26 - BAR DISTRIBUTORE - INT POMERIGGIO

Lenni entra nel bar deserto. Setter le scodinzola intorno, eccitato. Lenni scorge la borsetta della madre posata sul bancone. Si avvicina. Esita un attimo davanti alla borsa, poi si decide e vi fruga dentro. Ne estrae una busta rigonfia (quella che abbiamo visto nel taxi), la apre... Dentro c'è un grosso rotolo di biglietti da 500.000 £.

STELLA
Cosa sono?

Lenni si volta: Stella è alle sue spalle.

STELLA
Sono un sacco di soldi. Quanti sono? Dieci, quindici milioni...

LENNI
Venti.

Stella prende la busta di mano a Lenni, la apre, soppesa con lo sguardo il rotolo.

STELLA
Erano nella borsa di tua madre?

LENNI
Sì.

Stella la guarda interrogativa.

LENNI
Sono soldi miei.

Richiude la busta e la rende a Lenni

LENNI
Andiamo…

Lenni si avvia con la borsetta verso il garage.

Stacco.

SCENA 27 - VOLVO/STRADA. INT/ EST. GIORNO

Stella e Lenni stanno percorrendo il raccordo a bordo di una vecchia Volvo. Stella è alla guida. Sul sedile posteriore c'è Setter, il piccolo bastardino. Le due ragazze procedono in silenzio, Lenni tiene lo sguardo basso.

STELLA
Le avevi chiesto tu di portare questi soldi?

LENNI
No.

STELLA
Perché è venuta allora?

LENNI
Te l'ho detto: erano soldi miei! Me li avevano messi da parte quando ero piccola. Ha detto che me li voleva portare, allora gli ho dato l'indirizzo...

STELLA
Te li potevi far spedire.

Stella rallenta nella corsia di emergenza…

STELLA
Qualcun' altro sapeva dei soldi?

LENNI
Non lo so.

STELLA
Penseranno che l'abbiamo uccisa per questo.

LENNI
Buttiamoli!

Lenni sospira come sul punto di scoppiare a piangere. Stella cerca di calmarsi a sua volta. Ferma la macchina.

STELLA
Non piangere, Lenni.

Stella la tira a sé, premurosa. Le carezza il volto per rassicurarla:

LENNI
Ho paura.

STELLA
Non dire così... Non devi dire così...

Lenni abbraccia disperatamente Stella.

STELLA
Lenni, ho un'idea!

LENNI
Cosa?

STELLA
Partiamo!

LENNI
Ma cosa dici?

STELLA (quasi esaltata)
Ma certo! Volevamo partire, no? Ora, tra un mese, che differenza fa?! Abbiamo i soldi: partiamo!

LENNI
Aspetta Stella...

STELLA
No, Lenni: è perfetto. Tra cinque ore siamo a Napoli. Facciamo una bella colazione, e poi prendiamo il traghetto.

Lenni rimane immobile.

STELLA
Lenni mi stai ascoltando?

Lenni annuisce. Stella la guarda, come se le facesse una proposta amorosa.

STELLA
Lenni, vuoi venire in Tunisia con me?

Lenni fissa Stella, poi risponde baciandola sulla bocca, con passione.

Stacco

SCENA 28 - (immagini dalla fotocamera) - GOLF SU PIAZZALE. INT/ EST. TRAMONTO.

Musica Tecno Hard-core. Le immagini scattate da Pippi in precedenza: Stella in piedi in mezzo al piazzale del distributore che, rabbiosa, trattiene Setter per il guinzaglio e fissa in camera, dietro il finestrino della Golf. Altra foto: il distributore in lontananza. Altra foto: il raccordo. Altra foto: le luci di una raffineria.
Stacco

Filippo si accende una canna. Siede nel posto di fianco al guidatore. La Golf è parcheggiata su un piazzale nei dintorni della tangenziale, in un parcheggio davanti ad una raffineria. Seduto alla guida Sandro tamburella con le dita sul volante. Abbassa la musica. Prova a telefonare da un cellulare, spegne. Esce dalla macchina, guarda il graffio sulla fiancata.

Filippo e Pippi si lanciano un'occhiata di scherno. Sandro rientra in macchina, nervoso. Sfila la canna dalle dita di Filippo, guarda davanti a sé e fuma in silenzio per un po'.

SANDRO
Quand'era l'appuntamento?

FILIPPO
L'altra notte ho fatto un sogno…

SANDRO
Adesso che ore sono?

FILIPPO (continua)
…Mi trovavo (prosegue sogno)

Pippi riprende Filippo che racconta il suo sogno. Di volta in volta gli fa delle domande incuriosita. Filippo le risponde. Sandro è sempre più nervoso. Pippi cerca di coinvolgere anche lui nel racconto dei sogni.


SANDRO (distogliendo lo sguardo)
Bisogna stare qui a aspettare tutta la sera?!

La camera di Pippi si avvicina ancora di più a Sandro.

SANDRO
E finiscila con queste cazzo di foto!

Lui la spintona via, e Pippi va a inquadrare Filippo.
Filippo fissa dritto in macchina, tira fuori la lingua e si protende verso Pippi sul sedile posteriore.

PIPPI
Che lingua lunga che hai…

FILIPPO
Per leccarti meglio!

Giocosamente le salta addosso. Lei ride e gli scatta delle foto disordinate cercando nel contempo di difendersi.
Filippo e Pippi si fermano. Pippi afferra Sandro e lo tira a sua volta. Sandro resiste. Anche Filippo si aggiunge a Pippi e riescono a tirarlo dietro sui sedili posteriori della macchina.
F.C. sentiamo le risate di tutti e tre, con urla di Sandro e Filippo schiacciati da Pippi.

Stacco
SCENA 29 - VOLVO SU STRADA. INT. TRAMONTO.

Lenni è accoccolata sul sedile e socchiude gli occhi. Stella la guarda con dolcezza e le allaccia la cintura di sicurezza.
Lenni riapre gli occhi e guarda Stella che ora è di nuovo assorta nella guida.

LENNI
Stella? Mi racconti di quando mi hai visto la prima volta?

STELLA
Ancora?

LENNI
L'ultima volta, ti prego. Dimmi che cosa hai pensato quando mi hai vista arrivare... cos'è che ti è piaciuto di me?

STELLA
Allora vado verso il raccordo, senza ripensamenti?

LENNI
Cosa pensavi? E' importante, Stella.

STELLA
(Anche andarcene in fretta è importante!) Siamo d'accordo, Lenni, no?!

Lenni annuisce in fretta guardando avanti. Stella svolta verso il raccordo. Poi guarda Lenni e si addolcisce improvvisamente...

STELLA (F.C)
Pensavo che eri buffa, e bella, che ti agitavi tanto con quel caldo insopportabile, e sudavi, e più sudavi più eri bella... e che dicevi un sacco di parole inutili...

Stacco

SCENA 30 - FLASHBACK - PIAZZALE DISTRIBUTORE. EST. GIORNO.

Stella è in piedi sul tetto del lavaggio-auto, come se dominasse il piazzale del distributore. Sta ferma come un albero. Qualcosa attira la sua attenzione dalla strada antistante: è Lenni che sta pedalando un vecchio motorino tutto scalcagnato. Bestemmia tra sé e sé, non riesce a metterlo in moto. Lo spinge affaticata. Stella la guarda incuriosita. Lenni è buffa e goffa mentre cerca di attraversare la strada trafficata.
Lenni si avvicina al piazzale e alza lo sguardo: vede Stella sul tetto. Si guardano a distanza.

Stacco

SCENA 31 - CONT. FLASHBACK - OFFICINA. INT. GIORNO.

Stella è china sul motorino di Lenni, che invece si guarda attorno distrattamente...
Di tanto in tanto, non vista, Stella alza lo sguardo a spiare dettagli del corpo accaldato di Lenni: la maglietta le si è appiccica al seno per il sudore, i capelli al viso, il suo sguardo è malinconico, introverso.

LENNI
E' tanto che lavori qui?

Stella annuisce. Lenni si china vicina a Stella per seguire le sue mani che si muovono abili col motorino.

LENNI
Cercano una per il bar, vero?
Ho letto l'annuncio... Ma com'è il proprietario, è buono?

Stella sorride fra sé e sé.

STELLA
Si.

Lenni si tranquillizza. Poi si fa seria in volto nel guardare Stella...

LENNI
A te posso dirlo, ma io non l'ho mai fatto. I cappuccini e quelle cose là... Solo che ho lasciato l'università e ho proprio bisogno di lavorare, qualsiasi cosa... Lui c'è?

Stella mette in moto il Ciao scalcagnato che parte all'istante.

LENNI
Come hai fatto?

STELLA
Una cosa da nulla...

Lenni la guarda con un sorriso di ammirazione:

LENNI
Grazie.

Stella guarda Lenni e monta sul suo Ciao, facendole spazio dietro:

STELLA
Dai, salta su. Facciamo un giro di prova.

Lenni esita un istante di fronte alla familiarità con cui la tratta Stella. La guarda come per studiarla, poi sorride e monta dietro.

LENNI
Vai piano però, che ho paura.

Stacco

SCENA 32 - VOLVO SU RACCORDO - INT/EST. SERA.

Lenni si sporge verso Stella che sta guidando e le bacia il braccio e sale su, fino alle ascelle...

STELLA
Attenzione Lenni... è pericoloso...

LENNI
L'avresti detto che ero così come sono con te, eh?

Stella non distoglie gli occhi dalla strada e dallo specchietto retrovisore: adesso una macchina le segue da vicino e alza gli abbaglianti per superare. Stella s'innervosisce, mentre Lenni la bacia sempre più eccitata, fregandosene del pericolo...

STELLA (rivolta allo specchietto)
Spegni gli abbaglianti.

LENNI
Di che sapore so io? Che cosa ti ricorda?

STELLA
Smettila! Ma che domande!
(e rivolta all'auto dietro) E tu superami...!

L'auto dietro di loro riesce finalmente a superarle. Stella, sempre tenendo lo sguardo fisso sulla strada, ora si lascia sfuggire un sorrisetto. Lenni a sua volta fa un sorrisetto, poi il suo sguardo si posa sul braccio di Stella - il tatuaggio di un gabbiano. Lo accarezza fino a stringere la pelle di Stella tra le dita.

STELLA
Lasciami stare il braccio, sto guidando!

Lenni accenna un sorriso, allenta la morsa per riprendere ad accarezzare il tatuaggio.

LENNI (con calma innaturale)
OK, lascio. Ma se lui cade è colpa tua.
Ecco, visto?

Lenni segue un punto a terra come se il gabbiano fosse caduto. Solleva gli occhi su Stella e le chiede:

LENNI
Come si chiamava la tua vera madre? Non me l'hai mai detto...


STELLA
Non ha importanza.

Lenni guarda Stella che fissa la strada.
Lenni fa il gesto come di andare a riprendere il gabbiano ai piedi di Stella, lo stringe fra due dita che fa scivolare su sul corpo di Stella, riaccompagnandolo su, lungo il palmo della sua mano...

LENNI
Vorresti volare via? Non si può stupido gabbiano. Qui devi stare, appiccicato, immobile tutta la vita sul polso di Stella…

STELLA
Piantala, mi fai il solletico.

Lenni comincia ad affondare le unghie nella pelle di Stella.

LENNI
... dentro, sotto la pelle, nel sangue, tra i nervi... più dentro, non ti voglio vedere più, muori...

STELLA
Ahi! Mi fai male! Sto guidando!

LENNI
Allora dammi un bacio.

Stella si sporge a baciare Lenni quando, all'improvviso, i fari della Volvo illuminano un uomo che sta spingendo un motorino a lato della strada buia. Stella lo vede all'ultimo, cerca di sterzare: la Volvo sfiora il motorino che l'uomo, spaventato, lascia cadere a terra. Stella urla per lo spavento e immediatamente ferma la macchina.

Stacco


SCENA 33 - VOLVO/RACCORDO - INT/EST NOTTE

Stella scende di corsa dalla macchina. Da dentro Lenni guarda spaventata.
L'uomo sul bordo della strada guarda il suo motorino a terra.
Preoccupata Stella va incontro all'uomo: veste tutto in nero, la testa china e le braccia abbandonate. Sembra avvilito e affranto più che ferito

STELLA
Tutto bene? Ti sei fatto male?

L'uomo si volta: è un prete.

PRETE
...Mi fai anche bestemmiare, accidenti a te!

Stella rimane senza parole. Guarda il motorino rovesciato con una ruota piegata:

STELLA
Mi dispiace.

PRETE (osservando il motorino)
Ma guarda qua che disastro...

Stella si china sul motorino.

STELLA
Ma no, è solo la forcella, si raddrizza, non ci vuole niente!

PRETE
Ragazza mia, fosse così semplice!

STELLA
Guardi, glielo farei io, ma sto partendo, sono molto in ritardo. Non so... le posso dare qualcosa...?

Il prete si china sul motorino e comincia a trascinarlo verso il bordo della strada.


PRETE
Sì, cara, dammi una mano.

Stella, perplessa, lo aiuta a trascinare il motorino. Il prete lo lega con la catena a un palo.

PRETE
Questo lo riprendiamo domattina.

Il prete guarda Stella con un sorriso d'intesa e si dirige verso la macchina. Stella lo guarda allibita.

Stacco


SCENA 34 - VOLVO SU STRADA - INT/EST. SERA.

L'uomo si siede sul sedile posteriore invitando Setter a fargli posto. Lenni si volta stupita.

PRETE
Morde?

Lenni fa cenno di no. Il prete chiude la portiera e con una certa stanchezza, si presenta educatamente a Lenni:

PRETE
Piacere, Gabriele.

LENNI
Lenni.

Stella apre la portiera della macchina.

STELLA
Ma che fa!?!

GABRIELE
Sono nelle vostre mani, figliole.

STELLA
Senta, noi ce ne dobbiamo andare, proprio non possiamo.

GABRIELE
Puoi darmi del tu... non sono mica così vecchio.

Lenni e Stella si scambiano uno sguardo teso.

PRETE
Sono pochi chilometri. Devo arrivare alla comunità poco più avanti, è la prima uscita del raccordo.

Stella tira fuori dei soldi dai pantaloni, che però Gabriele rifiuta con un gesto deciso.

STELLA
Chiami un taxi, si faccia venire a prendere. Faccia come le pare ma scenda dalla macchina.

Stella tiene lo sportello aperto invitandolo ad uscire...

Stacco

SCENA 35 - VOLVO SU STRADA - INT. NOTTE.

Stella guida. Lenni guarda avanti.
Il prete è sprofondato nel sedile posteriore e guarda fuori, sembra un po' depresso. Con una mano accarezza svogliatamente Setter che gli si è accoccolato vicino.
Stella di tanto in tanto gli lancia un'occhiata innervosita dallo specchietto. Gabriele incrocia il suo sguardo e le sorride con una dolcezza disarmante:

PRETE GABRIELE
Quattro ore alla stazione dei carabinieri, dalle dieci alle due…

Stella guida imperturbabile, mentre Lenni è nervosa, continua a voltarsi verso il prete con gli occhi spaventati. Dal cruscotto estrae un pacchetto di tabacco per sigarette, lo apre e tira fuori una sigaretta già preparata che si tiene tra le dita


PRETE GABRIELE
…dicevano che uno dei miei ragazzi aveva
rubato il motorino. Due ore mi ci sono volute per fargli capire che glielo avevo dato io.

Lenni si accende la sigaretta - è un gesto meccanico fatto senza intenzione Stella, dall'odore, si accorge subito che è una canna…

STELLA
Lenni!!

… e le lancia un'occhiataccia e apre il finestrino.

LENNI (con imbarazzo, come se si rendesse solo ora conto di che cosa sta fumando)
Non le dispiace se fumiamo?!

GABRIELE (non raccogliendo la provocazione)
Fumate, fumate. (tornando ai suoi pensieri) Poi sono stato a un matrimonio. Avete mai visto un prete triste a un matrimonio? Un vero spettacolo... E come se non bastasse, al ritorno, mi finisce la miscela sul raccordo, dove non c'è un benzinaio nell'arco di chilometri... Che giornata!

Lenni, continuando a fumare, lo osserva sorridente nello specchietto del parasole. Il prete dà una carezza a Setter e nota un pacchetto regalo sotto il sedile anteriore, che gli è d'impaccio tra i piedi. Lo prende e lo sposta sul lunotto posteriore.

LENNI
Cos'è quel pacchetto, Stella...

Stella lo vede attraverso lo specchietto retrovisore. Se ne era dimenticata: ha un'espressione di disappunto.

STELLA
Lascia perdere.

LENNI
E' per me?

STELLA
Mhm, sì.

LENNI
Posso aprirlo?

STELLA
Dopo...

Lenni si sporge verso di lei, e la bacia sulla guancia. La mano sfiora la coscia di Stella con una carezza. Gabriele le osserva in silenzio.

GABRIELE
Cos'è, il tuo compleanno?

LENNI
No, non proprio...

GABRIELE
Ho anch'io un regalo per te.

Lenni si volta indietro. Gabriele prende una cosa dalla tasca. E' una scatolina. La consegna a Lenni, che la apre dopo un attimo di esitazione. Ne estrae un ciondolo a forma di cuore, diviso in due da una linea seghettata: ad ogni metà è legata una catenina.

LENNI
Cos'è?

GABRIELE
Diciamo che è un ricordo. Un po' pacchiano, eh?! Avevo vent'anni quando l'ho comprato...

Anche Stella lo osserva.

GABRIELE
Volevo darlo a una persona, oggi, al matrimonio appunto.

LENNI
E perché non lo ha fatto?

GABRIELE
Mi è sembrata un idea così stupida,
dopo tutti questi anni. Comunque, se lo volete, mi farebbe piacere che lo prendessi tu… voi...

LENNI
E' bello, invece. Come funziona?

Gabriele si sporge in avanti fra i due sedili e lo prende in mano. Con un gesto rituale lo spezza a metà: ciascuna metà del cuore resta appesa alla sua catenina...

GABRIELE
Metà per uno.

Lenni appoggia la canna nel portacenere e indossa la sua metà. Stella invece guarda l'altra metà con sospetto:

STELLA (a Lenni che la guarda)
Scordatelo.

LENNI
Eh dai…

Con una smorfia, Stella prende il cuore da Lenni e se lo infila al collo... Lenni la guarda felice. Stella se lo guarda.

STELLA
Fa veramente schifo.

GABRIELE
Infatti non ero portato per quella vita.

LENNI (voltandosi)
Era per la ragazza che si è sposata oggi, vero? Ne era innamorato?


GABRIELE
Beh, è un po' più complessa la storia.

LENNI
E cioè?

STELLA (girandosi improvvisamente verso il prete, con un lampo divertito nello sguardo)
Cioè era per lo sposo…

GABRIELE (guardando alla strada, allarmato)
Attenta!

Davanti a loro le auto rallentano in coda. Si vede la luce intermittente di un autoambulanza.

LENNI
Che succede?

Un poliziotto sul ciglio della strada fa cenno a Stella di rallentare.

STELLA
Lenni, la canna!

Lenni fa cadere la canna sul tappetino e nervosamente la schiaccia col piede.

GABRIELE
E' un incidente… è normale, qui c'è un incidente ogni sera...

Stella rallenta e sfila a passo d'uomo di fianco al poliziotto, fa un enorme sforzo per mantenere la calma. Lenni invece è visibilmente spaventata. Il poliziotto le squadra serio mentre passano. Le lascia passare. Stella e Lenni si scambiano uno sguardo teso. In quell'istante il poliziotto fischia:

GABRIELE
Ferma!

Stella inchioda, l'espressione delle due si ghiaccia. Il prete abbassa il finestrino. Il poliziotto si rivolge al prete:

POLIZIOTTO
Mi scusi, credo ci sia bisogno di lei…

Gabriele prontamente scende dalla macchina.

GABRIELE
Eccomi.

POLIZIOTTO (alle ragazze)
Voi parcheggiate là a fianco…

GABRIELE (al poliziotto)
Loro hanno fretta, potete riaccompagnarmi voi.

Gabriele si dirige verso l'incidente. Il poliziotto fa cenno alle ragazze di procedere. Stella riparte lentamente: sfilano di fianco ad un corpo che giace a terra inerte, forse morto. Accanto a lui un medico e dietro i barellieri che aspettano. Stella accelera lasciandosi alle spalle il prete e l'incidente.
Le due procedono in silenzio per un po'.

STELLA
Dobbiamo mollarla giù. Subito.

Lenni ha uno sguardo improvvisamente angosciato.

LENNI
Dove?

STELLA
Dovunque, non voglio più rischiare che ci fermino…

Lenni rimane muta. Stella è tesa, cerca di togliersi il cuore dal collo. Lenni la guarda.

LENNI
Te lo togli?

STELLA
Mi da fastidio.

LENNI
Ti prego, non te lo togliere…

Stella se lo toglie e se lo infila in tasca.


LENNI
Se ti chiedo di tenerlo, potresti anche farlo...

STELLA
Sta zitta un attimo, Lenni! Lasciami pensare…

Stella procede lungo il raccordo, spostandosi sulla corsia di destra verso l'uscita segnalata da un cartello.

LENNI
Per Margherita, te lo sei fatto il gabbiano!

Stella si volta di scatto.

STELLA
Ma cosa stai dicendo?!

Lenni si azzittisce. Stella svolta lungo l'uscita.

Stacco.

SCENA 36- VOLVO SU STRADA. INT. NOTTE.

L'auto procede lungo una stradina buia nei pressi del raccordo. Stella guarda avanti, Lenni è voltata dall'altra parte, imbronciata.

STELLA
Lo sai che non ho bisogno di un tatuaggio per farti sapere che ti amo…

LENNI (senza voltarsi)
Si vede che siamo fatte diverse.

Le due procedono in silenzio. Stella fa per ricominciare…

STELLA
E poi…

…Ma d'un tratto rallenta e guarda fuori… Sul lato della curva c'è una discarica.

STELLA
Ecco!…Qui è perfetto.

Stella ferma la macchina. Lenni osserva la discarica.

LENNI
E' una discarica!

STELLA
E allora, cosa cambia?

Stella scende dalla macchina.

STELLA
Dai, facciamo presto. Aiutami.

Stella apre il portabagagli. Armeggia col corpo nel portabagagli.
Lenni è immobile, seduta in macchina.

STELLA
Non ce la faccio da sola. Dammi una mano.

LENNI
No!

Stella sfinita sbotta tirando un calcio alla ruota.

STELLA
Vaffanculo.

LENNI
Avevi detto che la portavamo al lago!

STELLA
Che cosa cambia?! E' morta!

LENNI
No, l'abbiamo ammazzata!

Stella rimane fissa immobile a guardarla.

STELLA
Cos'è che vuoi? Vuoi tornare indietro?

Lenni non risponde. Stella le getta in grembo le chiavi della macchina.

STELLA
E allora vai, confessa… Denunciami! Fai come ti pare!
Vieni Setter!

Setter salta giù dallo sportello aperto del guidatore.

LENNI
Stella…

Stella se ne va seguita da Setter.

Stacco.

SCENA 37 - VOLVO SU VIOTTOLO DISCARICA - EST/INT NOTTE

Lenni siede in macchina. Inizia a guardarsi nervosamente intorno, prima nell'abitacolo e poi sporgendosi a guardare verso l'alto.
Inquadratura a piombo dall'alto sulla Volvo: attraverso il tettuccio aperto della capote vediamo Lenni guardare in mdp…
E scoppia in una crisi di rabbia infantile. Picchia pugni e calci dove capita.
Si placa. Si osserva riflessa nel vetro del finestrino.

MADRE (F.C. con tono sarcastico)
Quanto sei premurosa, figlia mia:
ti fa orrore lasciarmi nella spazzatura… Sei quasi commovente!

Lenni osserva le pieghe del proprio volto, confuse dalla penombra.

MADRE (F.C.)
Cos'altro vuoi, adesso?
Un "consiglio materno"? E allora ascolta: fa' come ti dice quella! Lei, almeno, un po' di cervello ce l'ha!

Stacco.


SCENA 38 - DISCARICA - EST NOTTE

Lenni cammina goffamente nel buio della discarica. Ogni tanto si ferma a guardarsi le spalle, impaurita. Nel buio intravede una sagoma. La fiammata dell'accendino ci permette di riconoscere Stella, che tira una boccata ampia e profonda. Nell'oscurità la brace della canna è l'unica fonte di luce oltre alla luna.

LENNI
Stella… A volte le parole mi escono così, senza pensare… o forse è che penso troppo e non parlo, cioè, penso e parlo in tempi diversi e allora…

Lenni s'interrompe. Stella non dice una parola…

LENNI
Stella sei tu?

STELLA
No.

LENNI (spaventata)
Stella?!

STELLA
Non urlare, certo che sono io!

Lenni le si avvicina. Stella la accarezza. Lenni le restituisce le chiavi.

STELLA (seria)
Se vuoi torniamo indietro.

LENNI
No, partiamo.

Stacco.

SCENA 39 - DISCARICA - EST NOTTE

Stella trasporta malamente il corpo della madre, mentre Lenni le armeggia intorno senza realmente aiutarla.
La gonna della madre si solleva fino a scoprirle le mutande. Lenni con una mano si affanna a cercare di tirarla giù, mentre Setter si mette in mezzo, facendole inciampare.

STELLA
E lascia stare no? E tu piantala, Setter!

LENNI
Mi da fastidio.

STELLA
Facciamo finta che l'hanno rapinata.

Lenni si blocca nuovamente.
Stella si ferma vicino a una poltrona abbandonata. Istintivamente fa cadere il corpo sulla poltrona, seduto.

STELLA
Senti Lenni… (cambia idea) Vado in macchina a prendere la borsa.
(Setter tira un lembo del vestito della madre) Piantala Setter! Vieni con me, vieni!

Stella si allontana con Setter

Stacco.

SCENA 40- VOLVO PARCHEGGIATA SU VIOTTOLO - INT NOTTE

Stella alla macchina. Cerca la borsa della madre nel bagagliaio, mentre Setter si allontana. Lei lo richiama distrattamente, mentre prende la borsa. Non si accorge che Setter è sparito nel buio. Guarda dentro la borsa: c'è la pistola-accendino, la busta dei soldi, il portafogli: lo apre, esita un attimo prima di prendere i soldi e le carte di credito, che infila nei pantaloni; in un taschino trova l'astuccio dei trucchi, lo osserva e lo rimette dov'era.

Stacco.

SCENA 41- DISCARICA - EST NOTTE

Il corpo della madre è seduto un po' storto sulla poltrona. Lenni lo osserva, come ipnotizzata. Stella torna dalla macchina, anche lei osserva il cadavere. Nota per terra un pezzo di cellophan (?). Appoggia a terra la borsa e va a sistemare il cellophan sulla testa della madre.

LENNI
Ma che fai?

Stella indietreggia e osserva il cadavere col velo.

STELLA
Sembra una madonna…

Le due rimangono in silenzio.

STELLA
Sai quella foto di Nina Hagen col bambino, appesa in officina? Beh, da piccola ci passavo ore e ore davanti, come fosse un altarino. Dicevo a tutti che quella ero io con mia madre. Mia madre Nina Hagen, ha! Il bello di non averla una madre è che così te la inventi come ti pare…

Lenni l'ascolta in silenzio.

STELLA
Lei lo sa che io sto sempre lì, al distributore, ad aspettarla.

Lenni tace. E anche Stella.
All'improvviso dei fari le illuminano: è un camion, sta venendo verso la discarica.
Stella assume un tono basso, inquietante. Lenni è paralizzata dalla paura…

LENNI
Sta venendo qui…?

Stella cerca in fretta qualcosa per coprire il corpo della madre. Il camion entra nella discarica con cautela lungo la sterrata. Stella solleva un vecchio materasso.

STELLA
Non stare lì, nasconditi!

Lenni afferra la borsa della madre che era a terra e si acquatta dietro una lavatrice. Stella copre il corpo della madre col materasso e raggiunge Lenni di corsa, proprio quando il camion arriva a parcheggiare nello spiazzo di fronte al corpo nascosto della madre.
Lenni e Stella si sentono come in trappola. Aspettano. Sentono le voci di alcuni uomini che scendono dal camion.
Il camion è fermo proprio tra loro e la Volvo, parcheggiata nell'oscurità non molto distante. L'unico modo di raggirare il camion è attraversare di lato la collinetta di rifiuti.

STELLA
Se la vedono siamo fregate.
Andiamo alla macchina, facciamo il giro.

Stella fa per andare ma sente che Lenni non la segue. Si volta:

LENNI (sottovoce)
Ma la lasciamo qui così?

STELLA (sottovoce)
L'ho coperta! Muoviti!

Lenni ubbidisce e segue Stella dietro a un armadio. Sottobraccio porta ancora con sé la borsa della madre. Stella sta studiando il prossimo riparo. Lenni si volta a guardare il materasso che nasconde il corpo della madre. Lì attorno Setter gironzola incuriosito e indisturbato.
Inquadratura a piombo dall'alto:

MADRE (F.C.)
Io li odio i cani.

LENNI (sottovoce)
Stella…

Stella non le bada e va avanti.

MADRE (F.C.)
Da te vogliono soltanto due cose: cibo e casa.

Lenni segue Stella.

MADRE (F.C.)
Detesto il loro bisogno di dipendenza.

Compiono un percorso accidentato, nel buio ed in silenzio, per non farsi vedere dai tizi del camion che stanno scaricando abusivamente qualcosa dentro la discarica. Stella precede Lenni, a tappe dietro vari oggetti che la riparano alla vista. Tutto a un tratto Lenni inciampa facendo cadere qualcosa che fa un rumore di ferraglie. Le voci degli uomini arrivano da dietro il camion:

UOMO CAMION (F.C.)
Cos'è stato?

FC. ALTRO UOMO (dopo un attimo)
Niente, è solo un cane.

Stella si volta indietro: Lenni è ferma a terra, si stringe una caviglia. Stella corre a soccorrerla. Lenni si aggrappa a Stella. Insieme proseguono fino alla Volvo. Lenni lancia un'ultima occhiata al corpo della madre, coperta dal materasso.

FC.MADRE
Forse non ero tagliata per fare la madre.
O forse ero solo troppo giovane… Ma in quegli anni tutto sembrava così facile. Poi tuo padre se ne andò. Tutto finì, e io mi sentii sola, nuda…

Stella tira via Lenni.

Stacco.

SCENA 42 - VOLVO SU STRADA - INT/EST NOTTE

Lenni sguscia dentro la macchina salendo al posto di guida, e scivola velocemente nel posto a fianco, lasciando il volante a Stella.

STELLA
Che ci fai ancora con quella borsa? Buttala!

Stella entra rapidamente, si volta a guardare, cerca Setter… Non lo vede, si sporge a guardare meglio. E' molto agitata.

STELLA
Dov'è Setter?!

Stella apre la portiera della Volvo per chiamarlo - cerca di tenere bassa la voce:

STELLA
Setter!!!

Stella guarda nello specchietto retrovisore: un tizio del camion si volta nella loro direzione: ha sentito il rumore del motore. A sua volta impaurito e allarmato grida nel buio:

SCARICATORE CAMION (ai suoi compagni)
C'è una macchina!

Stella è come immobilizzata, non sa che fare. Gli uomini si avvicinano verso Lenni e Stella.

LENNI (terrorizzata)
Stella! Ci hanno visto! Parti, veloce!

Stella si guarda attorno un'ultima volta: il tizio del camion le ha quasi raggiunte. Di Setter ancora nessuna traccia.

LENNI
Parti, Stella!!

Stella da un colpo di rabbia sul tetto della macchina, poi parte ed esce dalla discarica. Ancora a fari spenti imbocca la strada.

Stacco

SCENA 43 - VOLVO SU STRADA ANTISTANTE DISCARICA - INT NOTTE

Stella guida veloce fuori dalla discarica. Dopo un po' Stella rallenta…

LENNI (agitata)
Perchè rallenti?

STELLA
Non so dove fermarmi…

LENNI
Come fermarti?

STELLA
Non vorrai lasciarlo là! Aspettiamo che se ne vanno e torniamo a prenderlo.

Stella guida lenta sul raccordo, Lenni guarda fuori.

LENNI
E se la trovano?

STELLA
Non la trovano.

LENNI
E se la trovano e chiamano la polizia?!
Stella non risponde.

LENNI
Io dico che dobbiamo scappare e basta!

Lenni guarda fuori dal finestrino. Il viaggio continua in silenzio, Stella imbocca lentamente l'entrata del raccordo. La Volvo procede in silenzio lungo la tangenziale.

Stacco

SCENA 44 -AUTOGRILL SU RACCORDO - EST NOTTE

Nel parcheggio dell'Autogrill Lenni e Stella escono dalla Volvo. All'entrata dell'Autogrill Lenni tiene in mano la borsa della madre. Stella la nota e si ferma:

STELLA
Lenni, la borsa!!

Lenni si volta e entra. Stella la segue dentro l'Autogrill.
Stacco


SCENA 45 - AUTOGRILL - INT NOTTE

Nell'Autogrill semi-vuoto, Lenni si dirige verso il bancone del bar. Ha la borsa della madre sulla spalla, che le dà un po' l'aria da "signora". Stella le si affianca.

STELLA (abbassando il tono)
T'avevo detto di buttarla!

LENNI
Cosa cambia?

STELLA (sottovoce)
Cambia che ci sono ancora dentro i suoi documenti...

Lenni e Stella arrivano al bancone.

STELLA (alla barista)
Un caffé. (a Lenni) Vuoi un caffé?

LENNI (alla barista)
Una vodka-tonic. (a Stella) E quant'è che dobbiamo aspettare?

STELLA
Stiamo qua dieci minuti, poi andiamo a vedere.

La barista prepara la vodka.

STELLA
(a Lenni) Da quando in qua bevi Vodka?

Lenni non risponde e si volta a guardarsi attorno. Ci sono solo un camionista e due vecchietti.
Le due raggiungono il bancone del bar dove la barista sta servendo le loro consumazioni.

STELLA (a Lenni)
Ascolta Lenni, devo dirti una cosa molto importante...

Lenni estrae una sigaretta dalla borsa della madre, e se l'accende con la pistola.

STELLA
Ci stanno guardando.

Lenni dà un sorso al suo drink e subito lo molla.

LENNI
Chi?

STELLA
Tutti.

Lenni si volta. Guarda Stella negli occhi, ritrova di colpo la sua dolcezza.

LENNI
Sarà perché siamo innamorate.

Stella sorride.

LENNI
Cos'è che mi dovevi dire?

STELLA
Niente, è che... (e con impeto) Insomma, volevo chiederti scusa. (dopo una pausa) Per tutto. Anche per Setter. Ma lo sai che io non potrei mai partire senza di lui...

Improvvisamente le parole le si fermano in gola. Lenni le si avvicina con dolcezza e la bacia. Durante il bacio il tempo si ferma. I pochi presenti osservano in silenzio.

STELLA
Andiamo...

LENNI
Vado a far pipì.

STELLA
Ok, sbrigati.

Lenni va verso la toilette. Stella la segue con lo sguardo.

Stacco

SCENA 46 - TOILETTE DONNE - AUTOGRILL - INT NOTTE

Lenni entra nella toilette, dove trova Pippi con Sandro e Filippo, che al suo arrivo si ricompongono: hanno un'aria strafatta. Pippi si sta truccando davanti allo specchio. Sandro scatta una foto di Lenni che sta entrando nel bagno. Poi riconsegna la fotocamera a Pippi, ed esce dal bagno con Filippo. Lenni si lava mani e nello specchio osserva Pippi incuriosita.

Stacco.


SCENA 47 - AUTOGRILL - INT NOTTE

Stella si osserva allo specchio di un espositore di occhiali, con indosso un paio di occhiali da motociclista. Se li sfila e li ripone sull'espositore. In tasca ha il cuoricino. Se lo lega al polso e poi si dirige alla cassa.

STELLA (al cassiere)
Un caffé una vodka-tonic e due lattine di coca.

Il cassiere la guarda storto e fa lo scontrino.

STELLA (fissandolo con odio)
Quant'è?

CASSIERE
Tredici e cinque.

Stella infila la mano nella tasca dei pantaloni ed estrae un pezzo da cinquecento. Il cassiere controlla se è autentica in controluce. Le conta il resto sul bancone.

VOCE FILIPPO FC.
Ah, ma allora sei ricca!

Stella si volta di scatto: dietro di lei c'è Filippo, e sta arrivando Sandro.

FILIPPO (rivolto a Sandro)
Guarda chi c'è Sandro!

SANDRO (anfetaminico)
Brutta stronza figlia di puttana!

FILIPPO (rivolto a Sandro, ammiccando a Stella)
Non dire così, vedrai che adesso ci mettiamo d'accordo!

Stella ha ricacciato i soldi in tasca e indietreggia di un passo.

STELLA
Che volete?

SANDRO
Che vogliamo? (Si avvicina, le dà uno spintone) Vuoi sapere che vogliamo? Vogliamo spaccarti la faccia!

CASSIERE
Non voglio storie qui dentro, avete capito?! Andate fuori a litigare!

I tre rimangono immobili. Stella torna davanti al cassiere e sbatte le cinquantamila sul banco. Il cassiere prepara il resto. Sandro le si avvicina nuovamente.

SANDRO
Sei stata te a rigarmi la macchina, eh?! Adesso mi ripaghi dei danni!

FILIPPO
Il mio amico qui, sostiene che tu gli hai rigato la macchina.

STELLA
Senti, stonzo, io non centro niente con la tua macchina. E stammi lontano.

SANDRO
Puttana.

CASSIERE
Allora?! La volete smettere o no?!

Filippo si intromette tra i due, tirando via Sandro.

FILIPPO (a Stella)
Facciamo una cosa: discutiamone con calma qua fuori, tra di noi, eh?

Stella lo fissa dritto negli occhi con aria di sfida.
Filippo le si piantona davanti… Stella raccoglie lo scontrino e si volta verso il frigo-bar, Filippo non le fa spazio, lei gli molla uno spintone improvviso che lo coglie di sorpresa facendolo cadere contro gli scaffali di fianco al bancone. Nella caduta Filippo tira giù un porta-riviste che sparge le riviste sul pavimento. Il cassiere, adirato, esce dal bancone della cassa:

UOMO AUTOGRILL
Adesso basta!!

Filippo, da terra, si fa scuro in volto.

FILIPPO
Ma brava… Adesso vedi come ci divertiamo!
Stacco.

FINE 1°TEMPO