AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

Evento World Music
 

Brazil!

GRUPPO CAPOEIRA SOLUNA

 

Cavea, 22 settembre 2013 h.19

 

 di Lilith ZULLI

scheda

“…Capoeira é muito mais que
uma luta, capoeira é ritmo, é música, é
malandragem, é poesia, é um jogo, é religião…”
(Mestre Pastinha)


Non poteva di certo mancare in un Festival di musica brasiliana uno spettacolo di Capoeira. E così il Grupo Soluna, fondato a Roma nel 1993 da Osvaldo de Silva, ha divertito ed entusiasmato il pubblico – e talvolta coinvolgendolo fisicamente - in numerosi appuntamenti nella Cavea all’aperto dell’Auditorium e nei pre-spettacolo, come apripista anche nel caso del concerto di Adriana Calcanhotto. Il Grupo Soluna fa parte dell’Associacao de Capoeira Oxossì di Salvador de Bahia e realizza ogni anno alcuni tra i più importai incontri europei di questa straordinaria forma di espressione della storia e della cultura brasiliana.
La capoeira è un'arte marziale brasiliana creata dai discendenti di schiavi africani nati in Brasile con influenze indigene brasiliane, caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti; è, nella sua origine, una lotta di liberazione dissimulata nella danza, in un gioco di arguzia. Il ritmo del berimbau, lo strumento principalmente utilizzato, scandisce ogni fase del gioco nella roda - il cerchio di persone che si forma attorno ai due capoeiristi che stanno giocando. Con ogni probabilità affonda le sue origini nelle tecniche di lotta tribali dell'Africa centro-occidentale, ma si sviluppa in Brasile durante l'epoca coloniale, quando vi vennero deportati gli schiavi africani. La tradizione vuole che gli schiavi di origini africane si esercitassero nella lotta con l'intento di conquistare la libertà; l'apparenza di danza tribale li avrebbe messi al sicuro dalla punizione dei padroni. L'origine del suo nome è incerta in quanto si crede che derivi dal nome del capotribù della fazione di schiavi che riuscì a fuggire liberandosi dalla schiavitù e a formare una comunità che col tempo divenne un villaggio nascosto nelle foreste amazzoniche che secondo fonti storiche incerte prese poi anch'esso lo stesso nome, appunto Capoeira.
I primi documenti che parlano di capoeira risalgono al 1624 e si tratta di diari dei capi di spedizione incaricati di catturare e riportare indietro gli schiavi neri che tentavano di scappare. Questi documenti fanno riferimento ad uno strano modo di combattere, in cui si usano calci e testate. La pratica della capoeira venne vietata agli schiavi a partire dal 1814, assieme ad altre forme di espressione culturale, principalmente per impedirne l'aggregazione. Soltanto nel 1974 la capoeira è stata riconosciuta come sport nazionale brasiliano.
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SITO UFFICIALE

 

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