Il leggendario personaggio di Ulisse nella
lettura melodica di Nicola Piovani: “Viaggi di Ulisse”, racconta il
musicista premio Oscar nel 1999 per le musiche de
La vita è bella, “è un
racconto in musica, per strumenti che si concertano con voci registrate. I
temi del racconto sono le emozioni che mi hanno lasciato le letture e
l'immaginazione di alcuni viaggi di Ulisse, personaggio vecchio di tre
millenni, figura di un fascino e di una meraviglia ancora oggi
indecifrabili”. Un’avventura incredibilmente affascinante a cui alcuni tra i
più grandi scrittori di tutti i tempi hanno dedicato mirabili versi.
Piovani utilizza i brani celebri di Omero, Joyce, Kavafis, Saba, Pindaro e
Torquato Tasso, in un concerto mitologico per strumenti e voci registrate.
Con lui, sul palco, l’Ensemble Aeracoeli con pianoforte, contrabbasso, sax,
violoncello, percussioni e tastiera elettronica. Un viaggio musicale capace
di evocare i profumi del Mediterraneo conducendoci attraverso le bellissime
terre visitate da Ulisse.
Accompagnato dai meravigliosi disegni di Milo Manara che scorrono su grandi
pannelli illuminati - disegni colmi di senso d’avventura, di sensualità e di
paesaggi incredibili - Piovani si sofferma in particolare su tre delle
avventure dell’Odissea: l’episodio delle Sirene, l’Isola dei Lotofagi e
l’isola dei Ciclopi e l’incontro con Polifemo. Ha dichiarato il maestro:
“Con la musica strumentale, ovviamente, non raccontiamo i fatti che solo la
parola può descrivere. Ma la musica può tentare di materializzare la
commozione che quei fatti ancor oggi ci suscitano”. E, questo ci sembra un
obiettivo raggiunto: con la partitura, profondamente realizzata su base
emozionale; con le sonorità, molteplici e varie che sembrano quasi
sussurrare le parole alle voci registrate; con la bravura interpretativa,
che ha regalato al pubblico altissimi momenti di coinvolgimento e
partecipazione all’avventura vita di Ulisse.
L’Ulisse di Piovani è l’eroe astuto, l’uomo arguto, ma è anche il padre, il
marito che Penelope attende da vent’anni e continua ad amare teneramente;
l’Ulisse di Piovani è un uomo che ha il coraggio della conoscenza, il “non
domato spirito” (Umberto Saba) che affronta le sfide che la vita gli pone
davanti senza mai tirarsi indietro, trovando sempre da imparare dalle
proprie esperienze.
“Devi augurarti che la strada sia lunga. Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia - toccherai terra tu per la
prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano
e ambre tutta merce fina, anche profumi penetranti d'ogni sorta; più profumi
inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose
dai dotti. Sempre devi avere in mente Itaca - raggiungerla sia il pensiero
costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per
anni, e che da vecchio metta piede sull'isola, tu, ricco dei tesori
accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca.” (Kostantin
Kavafis)
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