In occasione del
“Festival Brasil!” la Fondazione Musica per Roma e l’Ambasciata Brasiliana a
Roma, organizzatrici dell’evento, hanno avuto la brillante idea di
accompagnare la musica e la danza carioca con una bella mostra fotografica
di Massimo Listri negli spazi dell’Auditorium Expo.
La mostra tenutasi dal 15 al 22 settembre – per tutta la durata del
Festival, nrd – mostra alcuni scatti dell’artista fiorentino in terra
brasiliana, concentrandosi, in particolare, su quattro città emblema: Rio de
Janeiro, São Paulo, Belo Horizonte e Brasilia, la capitale. In venti
immagini – fotografie in cui l’occhio talvolta è anche ingannato e le crede
dipinti - un’analisi estremamente spaziale e volumetrica in cui gli ambienti
si pongono come ritratti in cui emerge un racconto personale del grande
paese sudamericano. “Un Brasile diverso, - così recita la presentazione
della mostra - più concettuale, conciso e giocato per astrazioni e per pura
evocazione, quello di Massimo Listri”.
Ci colpisce molto l’attenzione coloristica grazie alla quale spazi bianchi
si alternano a spazi coloratissimi quasi a volerci ricordare i mille
contrasti intensi del Brasile, della sua società, del suo essere al contempo
paese in crescita economica e paese di tanti poveri. E così Listri, alterna
immagini candide, in cui lo spazio sembra congelato come nei vuoti, lindi e
immutabili di “Itamaraty Brasilia” e della “Biennale di San Paolo”, con
immagini piene, coloratissime, dai toni brillanti come quella della
“Biblioteca Real Gabinete de Leitura di Rio De Janeiro”. Contrasti, certo.
Ma contrasti in cui l’unico protagonista degno è sempre lo spazio
architettonico.
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