AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

LUGLIO SUONA BENE 2013

 

Luglio Suona Bene

Niccolò fabi
 

 

23 luglio 2013

 

 di Lilith ZULLI

scheda

“Raro è trovare una cosa speciale

nelle vetrine di una strada centrale

Per ogni cosa c'è un posto

ma quello della meraviglia

è solo un po' più nascosto”

N.F., “Il negozio di antiquariato”


Ma chi l’ha detto che non ci sono più i cantautori? A pochi anni da “Solo un uomo”, Niccolò Fabi ritorna con un nuovo intenso disco - il suo settimo album, il secondo pubblicato sotto etichetta Universal - dal titolo semplice e spiazzante: “Ecco”.

I pezzi di vetro sparsi per terra tornano di nuovo vicini risalgono l'aria sullo scaffale riappare un bicchiere. Ecco”: così inizia il pezzo che dà il titolo all’album come se volesse dire al suo pubblico: “sono tornato, sono qui anch’io a fare la mia parte del mondo”. Sicuramente, una parte emozionante all’interno della rassegna Luglio Suona Bene dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove lo scorso 23 luglio il cantautore romano si è esibito in brani nuovi e vecchi. E una parte anche di successo, visti i calorosi applausi del pubblico presente in Cavea.
“Ecco” è un album delicato e intelligente in cui Fabi riesce nella doppia sfida di raccontare i propri intimi dolori e di raccontare il mondo. Registrato nello studio di Roy Paci insieme a Roberto Angelini, Gabriele Lazzarotti, Fabio Rondanini, Daniele “Mr Coffee” Rossi e Riccardo Parravicini e considerato il miglior disco dell’anno dal magazine Velvet Music e al terzo posto nella classifica dei migliori dischi del 2012 per i lettori di Repubblica, contiene undici tracce inedite compreso il singolo apripista “Una buona idea”. Con questo suo nuovo lavoro, Niccolò Fabi riesce a dare voce a un’anima cantautoriale cool e moderna tessendo in un’unica ragnatela sound contemporanei e ritmi esotici, confermando la sua capacità di distacco dalle melodie pop già inaugurata con “Oriente” e “Costruire” – contenuti in “Novo Mesto” del 2006, registrato nella omonima cittadina Slovena.
Il concerto della cavea ci è piaciuto molto perché Niccolò ha saputo mixare i brani nuovi con quelli vecchi: da una versione innovativa di “Capelli” – il brano con cui ha vinto il Premio della Critica nelle Nuove Proposte al Festival di Sanremo del 1997 -  all’amara “Lasciarsi un giorno a Roma”, dalle sonorità medio - orientali di “Vento d’estate” (in collaborazione con Max Gazzè, nrd) fino a “Lontano da me”, dove il testo sembra riportarci “on the road” – anche se in versione nostrana - ai tempi di Jack Kerouac e della Beat generation.

A volte basta un'autostrada avere un pieno di benzina

vedere un angelo di schiena

e un traghetto che è in partenza per un'isola siciliana

si parte per dimenticare o per cercare un lungomare

per avere un'altra vita per e per poter ricominciare

Io sto bene quando sto lontano da me”.

 

La dimensione introspettiva non viene mai del tutto abbandonata, anche quando la riflessione si fa sociale    . Così, il cantautore e polistrumentista romano affronta in maniera personalissima anche il tema dell’altro, del diverso -  ma anche la questione dell’uguaglianza e del colore razziale -  in “Sedici modi per dire verde”:

 

I pensieri che più della sabbia mi bruciano gli occhi

questi occhi che ancora ringraziano di essere qui

e la notte qui è notte davvero è la madre del buio

ed il nero è soltanto un colore della realtà

 

Intenso, infine, il singolo che ha aperto il lancio del disco “Una buona idea”, presentato live in anteprima all’Angelo Mai Altrove a Roma il 4 settembre 2012. Qui il cantautore fa un ritratto acuto dell’Italia di oggi “calpestata, comprata, sfruttata, usata e poi svilita” e, soprattutto, - questo ci sembra davvero importante oggi – descrive tutta la delusione di ogni italiano:

 

“Orfano di origine e di storia

E di una chiara traiettoria

Sono orfano di valide occasioni

Del palpitare di un'idea con grandi ali

Di cibo sano e sane discussioni

Delle storie, degli anziani, cordoni ombelicali

Orfano di tempo e silenzio

Dell'illusione e della sua disillusione

Di uno slancio che ci porti verso l'alto

Di una cometa da seguire, un maestro d'ascoltare”

 

Dopotutto, come te, Niccolò, ci basterebbe essere padri di una buona idea!! 30/30

Niccolò Fabi, cantautore e polistrumentista romano, fa tappa a Luglio suona bene per presentare i brani tratti dal suo ultimo album Ecco, registrato nello studio di Roy Paci insiemea Roberto Angelini, Gabriele Lazzarotti, Fabio Rondanini, Daniele “Mr Coffee” Rossi e Riccardo Parravicini e considerato il miglior disco dell’anno dal magazine Velvet Music e al terzo posto nella classifica dei migliori dischi del 2012 per i lettori di Repubblica. Apre il concerto Alberto Bianco.

SITO UFFICIALE

 

Auditorium Parco della Musica

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