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Quindi sembrava che nessuno lo avesse guardato con calma, veramente, non so se mi spiego. Perchè tanta agitazione? Poi quello che mi tocca più personalmente fu il rifiuto verso il mio personaggio. Io capisco molto bene che gli argentini hanno un immaginario colettivo molto forte verso alcune cose, soprattutto se si tratta di roba nazionale, e che sia difficile staccarsi di alcuni preconcetti. Come successe a me quando Marco Bechis mi parlò del personaggio e a me vennero delle immagini nettissime su come dovrebbe essere un figlio di desaparecidos; mi venne una specie di paura, di tabù.
Fortunatamente Rosa non coincide con questa immagine un pò rigida, un pò piatta. Forse mi dimenticavo che i figli di desaparecidos sono diversi uno dal altro come qualsiasi essere umano? Forse Rosa e Javier hanno troppi diffetti e debolezze per lo stomaco del critico argentino, e in più parlano in un italiano difettoso invece che nello spagnolo di origine. Ma fortunatamente sono lontano da qualsiasi comoda machietta, e non sono un capitolo chiuso, ma una strada aperta alle domande. |
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Julia SARANO |
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