KINEMATRIX INTERVISTA MARINA SPADA E ANITA KRAVOS regista e protagonista del film "come l'ombra" |
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Da lontano sembrano sorelle, in realtà provengono da percorsi completamente diversi la regista milanese Marina Spada, che con il suo primo lungometraggio Forza cani ha fatto da apripista alla produzione alternativa su internet, e Anita Kravos, attrice goriziana, tra i volti più interessanti del panorama attuale. Le incontriamo a Trieste, dove presentano COME L’OMBRA proiettato per FilMakers, ciclo di incontri a cura di A.G.I.S. in collaborazione con La Cappella Underground. Il film, diretto da Marina Spada, nasce a partire dall’osservazione di alcuni ambienti e quartieri multietnici della città di Milano, come il mercato della comunità ucraina ed è stato girato nei vicoli della sua chinatown. Al centro del racconto c’è l’incontro tra Claudia, una trentenne schiva e solitaria dall’esistenza ‘normale’ scandita dal lavoro, visite periodiche alla famiglia, e Olga, una ragazza ucraina. La città non è nominata, ma è una metropoli dove non sembra essere rimasti più abitanti, vuoi per l’estate, vuoi per sottolineare il senso di precarietà dell’esistenza. E difatti, Olga improvvisamente scompare senza lasciare traccia dietro di sé, e questo evento segna per Claudia l’inizio di una nuova vita, di un vero viaggio, dopo tante false partenze, alla ricerca di se stessa. Man mano che il film procede nel suo racconto, rivela uno sguardo sempre più insistente nei confronti della sua protagonista, Claudia, fino a scrutarla nei minimi dettagli e piccoli gesti quotidiani, anche quelli all’apparenza più banali. Al contrario, tiene molto più a distanza l’altra, Olga, in un crescente gioco di sottrazione che culmina con la sua sparizione. Il tema della solitudine (titolo della canzone preferita da Olga, che conosce a memoria tutte le parole) scorre senza interruzioni dall’inizio alla fine, leit-motiv silenzioso di una colonna sonora di Tommaso Leddi che vede insieme un pianoforte e una viola da gamba. In uscita su DVD il 5 marzo, COME L'OMBRA è stato premiato in diversi festival internazionali tra cui Mar del Plata in Argentina (Miglior Regia), Festival di Montpellier (Premio della Critica) e al Festival di Parigi (Premio Migliore Attrice ad Anita Kravos).
KINEMATRIX COME L'OMBRA è composto da 200 inquadrature e ha dodici pagine di dialogo, racconta una storia attraverso i suoi frammenti, lasciando molto spazio all’immaginazione. Perché questa scelta?
Marina Spada
MARINA SPADA: Volevo fare un film che ci sarebbe piaciuto vedere, ci interessava fare un lavoro in cui non tutto fosse perfettamente spiegato, ma molto avvenisse fuori campo o in scene mancanti. Perché in un periodo in cui i mass media fanno domande e danno risposte, a me interessava fare delle domande a cui poi è il pubblico che si dà delle risposte.
KMX Al film ha partecipato il fotografo di paesaggio urbano Gabriele Basilico, come avete lavorato insieme?
MS Ho fatto molti videoritratti, tra cui Arnaldo Pomodoro, Fernanda Pivano, la pittrice Dada Maino. Di Gabriele Basilico seguo il suo lavoro dagli anni 80, mi piace molto, e speravo primo o dopo di poterlo avvicinare. Dopo il video siamo diventati amici, lui ha stimato il mio lavoro nel film precedente e quindi mi sono azzardata a chiedergli se poteva lavorare con me sul film. Innanzi tutto i direttori della fotografia sono miei due ex allievi della scuola di cinema, Giorgio Carella e Sabina Bologna, mentre Basilico ha ragionato con me sull’impianto dell’immagine della città, e quindi abbiamo lavorato con lui sull’idea di città. In questa storia, questa era un po’ la nostra scommessa, Milano non fa da sfondo o collocamento della storia ma da personaggio, e viene ripresa quella che si chiama architettura ‘media’, cioè le parti di città dove le persone vivono e vedono ogni giorno affacciandosi alla finestra. Non è un film turistico, non ci sono né il Castello Sforzesco né il Duomo, e quindi può sembrare una città dell’occidente in generale.
KMX Come siete entrate in contatto?
ANITA KRAVOS Ho risposto a un annuncio su internet! Al provino sono capitata cercando il ruolo della ragazza ucraina perché parlando il russo andavo a fare i provini per ruoli da badante ucraina ecc… Invece, mi sono ritrovata nel ruolo di Claudia, alter-ego rispetto alla città, che secondo me rimane la protagonista principale del film. Poi c’è un episodio divertente, al provino mi sono ritrovata per ultima, dopo quattrocento persone, insieme a Karolina Porcari, l’attrice che poi avrebbe interpretato il ruolo della ragazza ucraina e così abbiamo fatto il provino insieme. Penso sia stato un momento fortunato quello in cui Marina ci ha viste entrambe, io e Karolina abbiamo funzionato insieme molto bene fin dal primo istante: lei ha studiato recitazione in Polonia, io a Mosca, quindi abbiamo in comune un approccio che non è tipicamente italiano.
MS …Ed io cercavo qualcuno che avesse la capacità di fare un lavoro sul personaggio che in Italia non è scontato avvenga, cercavo delle persone che venissero da una scuola di un altro tipo: e loro erano quelle.
KMX Lei è anche produttrice?
una scena del film
MS Sì, ho fatto da produttore a una regista che si chiama Tekla Taidelli che ha fatto un film intitolato Fuori Vena. Fare cinema è difficilissimo, se vuoi i soldi del ministero devi seguire degli iter particolar, ma se loro poi ti dicono di no, che alternative ci sono?
KMX E nel suo caso?
MS Ho fatto un po’ di conti. E siccome o facevo il film, o non lo facevo, per farlo ho chiesto un mutuo alla banca.
KMX Da dove viene il titolo “Come l’ombra”?
MS è un verso tratto da una raccolta della poetessa russa Anna Achmatova che si chiama ”A molti”, una poesia del ’22, nel film viene citata la terzina finale che dice: come vuole l’ombra staccarsi dal corpo, come vuole la carne separarsi dall’anima, così voglio essere scordata.
KMX Come ti sei preparata per affrontare il ruolo di Claudia?
AK Marina mi ha chiesto di non recitare nel momento in cui mi sono trovata di fronte alla telecamera. Quindi una sfida perché a un attore non puoi dire ‘non fare niente’: noi siamo lì per recitare! Questo è stato un po’ un azzardo ma allo stesso tempo è stata un’opportunità: Claudia mi ha portato molta fortuna perché mai avrei pensato di interpretare il mio primo film da protagonista e vincere sei premi per l’interpretazione! Un personaggio così non me lo sarei mai aspettata, Claudia vive la sua quotidianità ripetitiva, va al lavoro in un’agenzia di viaggi quando in realtà lei in prima persona non ha mai viaggiato. Nel corso del film avviene un cambiamento con l’arrivo di una sconosciuta, che lei probabilmente si aspettava che avvenisse con un uomo, o comunque con un’altra persona ed in una situazione diversa. Invece questo succede in maniera inaspettata, il personaggio coglie l’occasione e cambia la sua vita. Come nel film il personaggio fa una scelta per cambiare la propria vita, in un certo senso a me poi è successa la stessa cosa nella mia vita: ho deciso di incominciare a prendere in mano la mia situazione, e questo ha portato delle conseguenze…
Anita Kravos
KMX Ti vedremo prossimamente in altri progetti?
AK Sì, ho fatto un altro film da protagonista che è L’amor cortese di Claudio Camarca, che è stato girato ad Abano Terme dove interpreto una donna dell’alta borghesia padovana. Sto finendo di girare tra Lubiana e Trieste Transition, il primo thriller di science fiction di produzione slovena per la regia di Boris Palcic in cui vesto i panni di una dark lady. E poi c’è un altro film, stavolta una commedia, che incomincio fra due settimane in Svizzera di nuovo come protagonista, quindi Come l’ombra penso che mi abbia decisamente cambiato al vita!
Trieste, 15 febbraio 2008
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