«La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo».
Mariangela Gualtieri
Se dovessi definire con una sola parola l’ultimo spettacolo del Teatro
Valdoca, direi che è “sconcertante”. Sconcertante come qualcosa che ti
rimesta dentro, dove “sconcertare” è il contrario di intrecciare.
S-concertum: qualcosa che snoda, mescola, confonde, disorienta. Uno
srotolamento che conduce al rivelarsi dell’essenza. Protagonisti di
ORA NON HAI Più PAURA,
seconda parte della “Trilogia della gioia”, diretta dal regista Cesare
Ronconi, sono i corpi. Corpi che tessono trame che continuamente legano e
slegano, fino a giungere alla creazione di un vincolo altro. Corpi che
sperimentano, senza soluzione di continuità, una gamma vastissima di
emozioni: dalla paura al dolore, alla fiducia, alla tenerezza e, infine,
alla gioia. Il lavoro di Ronconi è tutto basato sullo svelamento: una
spoliazione che lascia emergere il cuore delle cose, la loro carne.
Togliere, in una società che tutto aggiunge, che tutto accumula. Una
sottrazione qui spinta fino al limite estremo della parola. Il testo
scompare: restano, per l’appunto, solamente i corpi.
“Ora non hai più paura” suona come un motto, un’esortazione, una
liberazione. La tappa conclusiva di un percorso che ha fatto lavorare il
non-detto, l’indicibile. La musica fa da contrappunto a una ricerca di sé
che passa attraverso il contatto con gli altri corpi, l’abbraccio, la
vicinanza essenziale delle cose. Le percussioni di Enrico Malatesta si
alternano alle graffianti sonorità elettroacustiche di Attila Favarelli.
Corpi sonori. Movimenti corporei che si fanno spazio musicale. E sullo
sfondo una fin troppo riconoscibile Orlan, emblema della metamorfosi
corporea. ORA NON HAI Più PAURA è un’opera che non ha nulla di razionale, ma
che al contrario, come spiega lo stesso regista, «è profondamente legata al
mistero del silenzio e del pianto che ci portiamo dentro come un destino».
In quest’opera – per dirla con De Lillo - «la sua arte è oscura, lenta,
difficile e a volte tormentosa. È un tormento che ha a che fare con me e con
voi. Quello che inizia come solitaria alterità diventa familiare e
addirittura personale. Ha a che fare con chi siamo quando non stiamo
recitando chi siamo». 29/30
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Ora
NON HAI PIù PAURA regia,
scene, luci e costumi Cesare Ronconi collaborazione drammaturgica Mariangela
Gualtieri direzione del progetto sonoro Enrico Malatesta ricerca sonora e
suono dal vivo Attila Faravelli, Luca Fusconi, Enrico Malatesta con la
collaborazione di Luciano Maggiore in scena Silvia Mai, Chiara Orefice,
Sveva Scognamiglio macchinista Stefano Cortesi attrezzisti Maurizio Bertoni,
Erica Montorsi organizzazione Elisa De Carli con Elisa Bello amministrazione
Morena Cecchetti consulenza amministrativa Cronopios produzione Teatro
Valdoca in collaborazione con Teatro A. Bonci di Cesena con il sostegno di
Comune di Cesena / Emilia Romagna Teatro Fondazione si ringrazia L’arboreto
- Teatro Dimora di Mondaino, Centro Teatrale Umbro, La Corte Ospitale, con
il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione
Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena |