TEATRO FONDAMENTA NUOVE PRESENTA...
 

gesti di teatro necessario
OOFFOURO:ABQ

Mechanical extention in four arithmetic operations

Venezia, Fondamenta Nuove, 20 marzo 2009
 

di Gabriele FRANCIONI

 

30/lode

 

Collegamenti:

- Teatro Fondamenta Nuove

- Sito ufficiale Ooffouro

- recensione di WBNR

Il Teatro Fondamenta Nuove è una fucina d’idee ed esperienze assolutamente insostituibile, non solo nel panorama culturale veneziano. Con le sue “residenze” e lo schema del doppio spettacolo presentato da singole compagnie, applica la metodologia del laboratorio, ora assunta dalla Biennale (Danza e Teatro), cui, di fatto, il TFN si sostituisce, dopo le notizie diffuse sull’intenzione di rendere triennali appuntamenti ormai divenuti storici.  A testimonianza di ciò, basti dire che alcuni attori dello straordinario LEMMING TEATRO (Chiara Elisa Rossini e Diana Ferrantini) erano ancora in città mercoledì scorso, a tre giorni dalla conclusione delle repliche di “Antigone”, e si trovavano tra il pubblico di “Come acqua” di MUTA IMAGO, anch’essi in residenza.  L’idea di “comunità” dell’Arte, di recuperata condivisione di dinamiche comunicative, attoriali e percettive, dello spettatore, già alla base dell’ANTIGONE e che è lo specchio più fedele del futuro di questa forma espressiva, diventa metodo nell’ambito di una pratica culturale che non ha eguali e contesto, poiché si riflette su un’architettura e uno spazio scenico fatti per annullare le distanze. Dalle residenze alla fruizione alle interviste alla stesura dei testi critici, non si percepisce soluzione di continuità.

Ecco allora, da LEMMING a MUTA IMAGO, una naturale transizione verso il profondissimo minimalismo concettuale e scenico di OOFFOURO, altrimenti “Officina Ouroboros”, che ha presentato il già noto “ABQ” di Alessandro Carboni, definito “artista multidisciplinare”, quindi pertinentissimo dopo la multisensorialità di Massimo Munaro.

Il danzatore, il corpo scenico, scegliendo il centro del palcoscenico diagrammato da confini rettangolari, si dispone entro un “buco di senso” (almeno in partenza), in attesa di iniziare a misurare tout court e misurarsi con elementi di matematica vedica e pattern/sequenze di danze classiche indiane. Lo sentiamo realmente come lo zero della misurazione, in costante reciproco relazionarsi con un pendolo (microfono?) che sembra fissarlo allo schema di assi spaziali, mentre invece ne indica le linee di movimento verso i bordi. Il corpo resta sollevato, si raccoglie, si dispone a una lettura diagonale del pendolo, che lo traccia, non sa letteralmente di cosa è fatto e, soprattutto, se è qualcosa, in quanto ancora non misurabile e/o non misurante.

Carboni, oltre all’esperienza indiana, raccoglie l’eredità dei movimenti di QUAD I, performance di Samuel Beckett del 1981, che intendeva annullare la funzione del linguaggio, sostituendola con una danza matematica di quattro attori (meglio: mimi) tra cui padre, madre e figli, letteralmente slittanti dal centro (“0”) verso gli angoli del ring (A-D), mentre i punti intermedi erano E-H. A mo’di cippi, scarponi e cappelli, 2 + 2, direttamente da ASPETTANDO GODOT, oltre a un corredo musicale di ritmi percussivi, qui sostituiti da una perfetta scelta di metronomi (ovviamente 4), che creano serie sovrapposte di scansioni temporali.

Forse, nel passaggio dal teatro alla danza, la performance acquista in purezza e profondità analitica offerta allo spettatore. Il linguaggio scompariva, in Beckett, come la regola assiomatica delle note nel Cage silenzioso: qui l’affascinante matrice vedica di principi matematici ancestralmente (ig)noti, unita alla pura semplicità di danze dell’India del Sud, fanno scomparire quasi tutto, quasi il corpo stesso, che mentre si produce in un’instancabile misurazione (siglata dai metronomi) delle porzioni di spazi che definiscono invisibili segmenti contenuti nei 4 lati del quadrangolo, sembra sempre sollevato, nirvanicamente liberato dal peso originario.

Affascinante, ipnotico, primordiale perché cerebrale, ABQ ci prepara all’attesa febbrile di WBNR del 27, sempre OOFFOURO, sempre TFNuove.

TEATRO FONDAMENTA NUOVE PRESENTA...
 

ooFfouro: ABQ

Mechanical extention in four arithmetic operations

Venezia, Fondamenta Nuove, 20 marzo 2009