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teatro vascello le vie del festival stagione teatrale 2012-2013
3-4 novembre 2012
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guerra |
di Azzurra SOTTOSANTI |
Collegamenti rapidi: scheda |
GUERRA è molto più che uno spettacolo teatrale:
è un pugno allo stomaco.
Quello che innanzi tutto colpisce è la totale
assenza di retorica; l’insistenza, quasi morbosa, sugli elementi scabrosi
che connotano le vicende dei protagonisti, sull’orrore che caratterizza le
loro vite.
Un dramma esistenziale, che porta con sé
l’eco delle più note tragedie greche, da Edipo Re ed Elettra ad Orestea. Quello di GUERRA è un universo senza Dio, un universo senza il padre, anche quando il padre si ripresenta. Anzi, è proprio il suo ripresentarsi ad innescare il dramma, a sconvolgere gli equilibri. Lungi dall’essere considerato un eroe, costui dev’essere fatto fuori, affinché si possa continuare a reggersi in piedi sul delicato filo della sopravvivenza. Per dirla con Dostoevskij: “Non è forse il male nel mondo la migliore giustificazione per fare il male?”
In un contesto in cui proprio colui che avrebbe il diritto di
giudicare non può vedere, l’abiezione morale può spingersi dove vuole.
Riecheggia, ancora una volta, una domanda di
dostoevskiana memoria (non a caso I FRATELLI KARAMAZOV è l’opera portata in
scena dalla Anaclerio prima di GUERRA): La risposta, in questo caso, non può che essere positiva. |
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