AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

 

Eventi Musica

Jane Birkin sings Serge Gainsbourg

Via Japan

 

07 marzo 2013

 

di Azzurra SOTTOSANTI

scheda

Bella, raffinata, con indosso una camicia bianca e un paio di pantaloni neri e priva di orpelli, Jane Birkin sembra quasi l’incarnazione dell’androgino perfetto. O almeno così è apparsa al pubblico romano, che in occasione del suo recente concerto all’Auditorium Parco della Musica non ha fatto che applaudirla.
Icona della “décadanse” degli anni Settanta, attrice, modella e musa di poeti, artisti e stilisti, la Birkin è stata compagna di Gainsbourg dal 1968 al 1980.
E proprio come omaggio all’immenso chansonnier francese è stato concepito l’evento musicale JANE BIRKIN SINGS SERGE GAINSBOURG, sviluppo artistico del progetto VIA JAPAN, inaugurato nel marzo del 2011 a Tokyo (a 20 anni di distanza dalla morte di Gainsbourg e a 40 dall’uscita di “Histoire de Melody Nelson”, di cui la Birkin fu ispiratrice) per raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni colpite dallo tsunami e dalla conseguente tragedia di Fukushima. Dal Giappone proviene anche l’ensemble dei quattro giovani eccezionali musicisti (il pianista Nobuki Nakajima è anche arrangiatore delle musiche) che hanno accompagnato la Birkin in questo tour dedicato al suo amante/maestro, che lei stessa ha definito un poeta, al pari di Baudelaire e Mallarmé.
«Mi sono resa conto di quanto sono stata fortunata ad avere un compositore come Serge ed è per questo che stasera canterò le sue canzoni».
Ne sono trascorsi di anni dall’uscita della scandalosa “Je t’aime...moi non plus”. Eppure la coppia simbolo dell’erotismo e della trasgressione degli anni d’oro della musica (come dimenticare la splendida “69, année erotique”?) è tornata a rivivere per una sera sul palco della Sala Sinopoli dell’Auditorium, dal quale “la divina” ha deliziato il suo pubblico, tra giochi di luce e carillon, con brani noti e meno noti, come “L’anamour”, “Les amour perdus”, “Les feiuilles mortes”, “Les sucettes”, “Ballade de Melody Nelson” e la divertente “Comic Strip”, eseguita in duetto con la strepitosa violinista giapponese Hoshiko Yamane (da lei stessa definita un talento naturale, meglio della Bardot!), fino ad “Amour des feintes”, l’ultimo brano scritto da Gainsbourg. Senza risparmiarsi, anzi raccontando di sé, di Serge, della loro relazione, della figlia Charlotte e, con in mano un ombrellino fatto solo di lucine - come in una specie di cirque invisible - addirittura zigzagando per la platea e dispensando sorrisi e baci al pubblico estasiato.
“Nous nous amions/ le temps d’une chanson” cantava Serge ne “La Javanaise”. Noi ti abbiamo amato, Jane. Il tempo di un concerto e il tempo di una vita. E ti ameremo sempre.

SITO UFFICIALE

 

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