MI
ARGENTINA QUERIDA:
storie argentine di qua e di là del mare
IN COLLABORAZIONE CON L'ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO
DI ROMA
Omaggio a Fernando Birri, il padre del nuovo cinema latinoamericano Ospite
del Centro Espressioni Cinematografiche, il regista si esibirà
domani sera in una performance: una lettura scenica di alcuni scritti
inediti.
DI LUI VEDREMO 4 FILM, PRATICAMENTE INVISIBILI IN ITALIA.
17 ottobre Cinema d'Essai Ferroviario di Udine
"HO UN SOGNO NEL CASSETTO: REALIZZARE UN FILM SU MIO NONNO ORIGINARIO
DI
SANTA MARIA LA LONGA"
Al regista di origine friulana (il nonno era di Santa Maria La Longa
in provincia di Udine), decano del nuovo cinema latinoamericano, "Visioni
d'Altrove" la rassegna del Centro Espressioni Cinematografiche (realizzata
con il sostegno della Provincia e del Comune di Udine) dedica domani,
giovedì 17 ottobre, al Cinema Ferroviario un ricco omaggio.
Grazie all'aiuto dell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
di Roma - che conserva le pellicole dell'autore e ne ha restaurato La
verdadera historia de la primera fundación de Buenos Aires -in
una giornata non-stop dedicata all'artista, oltre allo straordinario film
d'animazione sull'arrivo degli europei, realizzato utilizzando unicamente
un quadro dell'umorista argentino Oski con cinquecento personaggi, saranno
proiettate anche "Tire Dié" (1956-198), "Los inundados"
(1961) e "La pampa gringa" (1963) tre opere di raro spessore
artistico sulla realtà sociale argentina dell'epoca. Ospite di
"Visioni d'Altrove", Fernando Birri incontrerà il pubblico
sia alle ore 17.00 (ingresso libero) in una lunga conversazione con Goffredo
de Pascale, giornalista di "Il diario" e autore
del libro "Fernando Birri, l'Altramerica", che durante la serata
(a partire dalle ore 20.00) quando realizzerà una messa in scena
di materiali inediti tratti da "Mal d'America", la sceneggiatura
scritta insieme a Vasco Pratolini e da "Elegia Friulana", un
progetto per un mediometraggio sulla storia del nonno Giovanni nato a
Santa Maria la Longa in provincia di Udine.
Fernando Birri, considerato il padre del nuovo cinema latinoamericano,
sarà
l'ospite d'onore del Centro Espressioni Cinematografiche nella terza giornata
di "Visioni d'Altrove", la consueta rassegna autunnale che indaga
le cinematografie "altre" del mondo.
Considerato il padre del nuovo cinema argentino, Birri oggi vive tra Roma,
Berlino, la natìa Santa Fe e L'Avana, dove nel 1986 con Gabriel
García Márquez, Julio García Espinosa e Tomàs
Gutiérrez Alea - compagni di studio ai tempi del Centro Sperimentale
di Roma - ha fondato la Scuola dei Tre Mondi.
Studiare cinema a Roma nel 1950 per Birri e gli altri aspiranti registi
sudamericani significava immergersi nel neorealismo e venire a contatto
con Rossellini, De Sica (con cui Birri lavorò come assistente ne
"Il tetto"), Zavattini, Visconti, Pratolini.
Da quell'esperienza Birri capì che il neorealismo, per un artista
non italiano, non poteva essere un modello, quanto piuttosto una chiave
per scandagliare e interpretare la propria realtà. Fu così
che nel 1956 fonda la Scuola Documental di Santa Fe, il primo centro documentaristico
dell'America Latina, e gira "Tire Diè", un filmato su
un gruppo di bambini che si inerpica su di un ponte ferroviario per chiedere
ai passeggeri del treno di lanciare loro dieci centesimi.
Seguono "Los inundados" (1961) e "La pampa gringa"
(1963), opere che fanno sì che Birri venga indicato come il padre
del Nuovo cinema latinoamericano.
Nel 1963 le cose, bruscamente, cambiano: i militari depongono il presidente
democratico Frondizi, Birri è costretto a lasciare il Paese, una
mattina all 'alba i soldati saccheggiano la Scuola e danno alle fiamme
il laboratorio "Alex" di Buenos Aires dov'erano custoditi i
negativi dei film realizzati da Birri e dai registi della sua generazione.
Birri si rifugia in Brasile, ma anche lì la situazione politica
è tesa, cineasti come Glauber Rocha lavorano fra mille difficoltà,
i militari seguendo l'esempio argentino vanno al potere con un colpo di
Stato. Birri giunge in Messico. La crisi economica è forte, lì
come a Cuba, e le possibilità lavorative sono pressoché
nulle. Dopo un anno di peregrinazioni, Birri decide di andare in Italia,
il Paese degli avi in cui non immaginava di ritornare dopo gli studi.
Suo nonno Giovanni, un contadino anarchico friulano, era giunto in Argentina
alla fine dell'Ottocento, spingendosi nell'entroterra fin dove lo portò
la strada ferrata.
Al nonno, Birri dedica "Elegia Friulana", un progetto cinematografico,
scritto nel 2001 e non ancora realizzato, sulla sua vita e su quella durissima
di tanti emigranti partiti pieni di speranza dal Friuli per la pampa fertile
del litorale argentino dove lui è nato.
GIOVEDI' 17 OTTOBRE
Mi Argentina querida
omaggio a Fernando Birri
Fernando Birri racconta:
MAL D'AMERICA:
SOGGETTO DI FERNANDO BIRRI E VASCO PRATOLINI.
APPUNTI PER UN FILM ANCORA NON FATTO: ELEGIA FRIULANA
Ore 20.00
A seguire i film di Fernando Birri:
LA PAMPA GRINGA
TIRE DIÉ
LOS INUNDADOS
LA VERDADERA HISTORIA DE LA PRIMERA FUNDACIÓN DE BUENOS AIRES
Biglietto unico per l'intera serata
Ufficio stampa/CEC
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