20TH AFFF

(Amsterdam, 14-21 aprile 2004)

di Flavio GIOLITTI

 

Vent’anni fa apriva i battenti ad Amsterdam una maratona di film dell’orrore che si svolgeva nell’arco di appena un fine settimana e si chiamava, non a caso, WEEKEND OF TERROR. Poi, col tempo, la Manifestazione è gradualmente cresciuta, ed ormai da quasi dieci anni si è trasformata in un vero e proprio Festival Internazionale della durata di una settimana intera, non più esclusivamente all’insegna del genere horror, bensì finalmente aperto al cinema fantastico nella sua globalità.
Fantasy, anime, thriller, cult, horror, science-fiction era l’allettante motto di questa ventesima edizione dell’AMSTERDAM FANTASTIC FILM FESTIVAL, che ha saputo mantenere le promesse proponendo effettivamente un programma molto ricco.
Purtroppo ancora parecchio oscurato dal vicino festival di Bruxelles, anch’esso dedicato al medesimo genere, l’AFFF ha il pregio non da poco di svolgersi in una città particolarmente innamorata della settima arte, oltre che della cultura in generale, e che ha sempre avuto un occhio di riguardo proprio per un genere di solito ritenuto, spesso a torto, minore. è sufficiente fare un giro nelle videoteche della città per rendersi conto di come sia facile reperire, da queste parti, di tutto un po’, dalle ultimissime novità ai film più o meno datati ormai quasi introvabili altrove; in quest’ottica, l’edizione dell’AFFF appena archiviata ha rispecchiato in pieno lo spirito di Amsterdam - offrendo agli spettatori un assortimento di proiezioni decisamente vario.
Al di là del programma principale, grazie a cui si sono visti lungometraggi provenienti da quasi tutto il mondo, erano presenti due sezioni dedicate rispettivamente al Cinema d’Animazione e ai Cortometraggi, una retrospettiva dedicata a Peter Jackson, ed una selezione che incorporava tutte le pellicole vincitrici dei principali festival europei del fantastico svoltisi lo scorso anno.
E’ stata proprio quest’ultima a regalare le cose meno interessanti, non solo in quanto si trattava di lavori che ormai sono già stati distribuiti un po’ dovunque, ma anche perché un anno fa la maggior parte dei riconoscimenti finì nelle mani sbagliate, come nel caso del mediocre MY LITTLE EYE (che vinse proprio ad Amsterdam) e del brutto PAURA.COM (primo classificato al Fantafestival di Roma); per fortuna c’erano anche BEYOND RE-ANIMATOR di Brian Yuzna, piacevole terzo tassello della serie iniziata da Stuart Gordon, ed il gore francese HIGH TENSION, mentre perdevo purtroppo il britannico DEATHWATCH, un horror interessante in virtù dell’originalità dell’ambientazione (le trincee delle prima guerra mondiale).
Veramente lodevole, invece, l’idea di approfittare dell’anno dell’uscita nelle sale della parte conclusiva de IL SIGNORE DEGLI ANELLI per omaggiare Peter Jackson con una retrospettiva completissima (c’era anche JACK BROWN GENIUS, di cui ha solamente curato sceneggiatura e produzione); al grande pubblico il geniale autore neozelandese è noto solamente per l’adattamento dell’opera di Tolkien (i cui tre capitoli hanno attirato al festival parecchi genitori con bambini al seguito), ma quanti sanno che è anche responsabile di due tra i film più splatter in assoluto dell’ intera storia del cinema (BAD TASTE e BRAINDEAD) e del bizzaro MEET THE FEEBLES, che si fa beffe del MUPPET SHOW a suon di sequenze disgustose, pornografiche e sanguinarie? Valeva la pena ricordarlo, se non altro per sottolineare una volta di più (e quale ambito è migliore di un festival a tema?) che horror e dintorni non sono sempre e soltanto generi di serie B, e che, al contrario, anche un regista ad essi legato può arrivare a mettere in fila la bellezza di quasi venti premi Oscar.