STAGIONE PROSA 2011.2012

italian beauty

viaggio in un paese di mostri

di Manuela Dviri
di e con Leonardo Manera

regia Marco Rampoldi
scene Marco Rossi
con la partecipazione dell’illusionista Walter Maffei

 

02 febbraio 2012 h20.30

 

di Carlotta BON

italian beauty, viaggio in un paese di mostri: scheda

28/30

Sottilmente ironico e tragicamente comico questo spettacolo ci conduce nel paese dei mostri in cui, aimè, viviamo tutti i nostri santi giorni. Paese che subiamo, odiamo e a volte adoriamo, pieno di controsensi e assurdità d’ogni genere, che si rispecchiano nel medesimo modo all’interno dell’impronta registica di Italian Beauty. Spettacolo in cui regna la confusione generale, ma nel contempo l’estrema lucidità della critica sociale, dalla tagliente ironia.

Tutto inizia con l’ultima tappa di un viaggio, che diviene il racconto del viaggio stesso. Leonardo Manera, (attore principale) si ritrova seduto al tavolo di un ristorante posto proprio alle spalle di un porto, di un aeroporto, forse di una stazione. Insomma, un luogo (o un non luogo) ideale per partire, forse per sempre, comunque in ritardo.

Niente di strano, se non perché la cena arriva al termine di un viaggio non attraverso l’Italia, ma attraverso le meravigliose mostruosità d’Italia. Le portate della cena, poi, descritte magicamente da un cameriere vagamente inquietante, non sono manicaretti preparati in cucina ma personaggi che di quell’Italia mostruosa fanno parte, anzi, ne sono la compiuta espressione: un politico presuntuoso e arrogante, un improvvisato promotore finanziario, un professore corroso dall’ignoranza degli alunni (e propria), un presentatore di quiz cannibale.

Così il protagonista si ritrova a raccontare la sua decisione di partire, di abbandonare con grottesca amarezza il noto dell’Italia per l’ignoto di qualcos’altro, spinto anche dalle parole di un ex amore ormai giunto al capolinea. Un amore che finisce e un’Italia che continua sempre uguale, dominata da bipedi con fattezze umane, ma bestiali e tragicamente invidiati.

Questo viaggio assurdo in un’Italia altrettanto assurda, sembra quasi il ragionamento-riflessivo di un uomo sfinito dalla vita, deluso dalle prospettive del futuro, ma che non si arrende passivamente alla società distruttiva in cui si ritrova intrappolato. Manera, il cittadino italiano, lotta con tutte le sue forze mentali per uscire, da quel tunnel di degenerazione sublimata, che la società italiana  gli ha creato attorno. Società in cui la sanità è diventata una cosa da ricchi, la pubblicità è il nuovo credo, accompagnata dalla coazione del cosumismo, e il denaro il metro dei rapporti sociali.

La società è uguale ad un palloncino, ognuno prende più aria che può, e vibriamo e oscilliamo in un equilibrio precario. Ecco che ripercorse e analizzate le varie tappe del viaggio nel paese dei mostri Manera si ritrova a dover decidere se soccombere  o reagire rinnegando e abolendo quelle costrizioni infami: alla fine di un viaggio bisogna decidere cosa fare. In questo caso si decide per la vita, ma la vita reale concreta, piena di sentimenti e priva d’ipocrisia, ossia, la partenza definitiva, verso un mondo nuovo che lascia finalmente spazio alle emozioni e non agli stereotipi delle emozioni, allo stupore della vita e non all’imitazione della vita. Senza rimpiangere nulla, nemmeno il posticipo della domenica sera in tv.

 

Leonardo Manera, attore, autore e cabarettista si affaccia al teatro frequentando i corsi di mimo di “Quelli di Grock” nel 1989. La sua formazione spazia quindi dalla formazione attoriale, alla scrittura creativa, al mimo e all'arte di strada. Le  sue esperienze professionali investono vari ambiti dell'arte scenica e della comunicazione in generale. Si presenta fin dagli esordi come un artista poliedrico, dalla fantasia instancabile. Manera ha presentato al pubblico della televisione, del cinema e del teatro una carrellata di personaggi la cui comicità è caratterizzata dalla capacità di approfondire ed evidenziare il contraddittorio ed il paradosso. Vero narratore dei nostri tempi: surreale ed ironico, sottile ed attuale.

SITO UFFICIALE

 

TEATRO CA' FOSCARI

italian beauty

 

02 febbraio 2012