la biennale di venezia 2008
Biennale Musica 52.

Enno Poppe

Arbeit Nahrung Wohnung

Venedì 15 Ottobre, Teatro Piccolo Arsenale

 

di Caterina ROSSATO

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- Enno Poppe, Arbeit Nahrung Wohnung

Arbeit Nahrung Wohnung, lavoro vitto alloggio, di Enno Poppe è un opera ispirata al romanzo d’avventura di Daniel Defoe, "Robinson Crusoe", del 1719. Dal testo originale vengono estrapolate strane concatenazioni di parole, che non hanno la funzione di ricreare una trama o un discorso lineare, bensì di evocare, anche a livello meramente sonoro, delle atmosfere, degli stati d’animo.
La scenografia ricostruisce tre stanze: un interno, una cucina e una “stanza della musica” dove sono disposti gli strumentisti come se fossero in un’aula scolastica. Gli ambienti presentano una struttura dalla prospettiva volutamente sfalsata, comunicano tra loro attraverso ampie aperture che si aprono e si chiudono all’interno delle pareti mediante l’abbassamento di lavagne: gli spazi, i musicisti, i cantanti e il coro passano da una parte all’altra, si avvicinano, interagiscono e si allontanano in una continua mescolanza di ruoli.
La musica di Poppe ha un carattere tagliente, aspro, è un dialogo travolgente tra un coro di soli uomini, strumenti digitali, un pianoforte, percussioni d’ogni sorta e le quattro voci maschili, dal basso al controtenore.
Ad un tratto tutti i personaggi in scena si siedono al pianoforte e suonano un pezzo a otto mani cambiandosi continuamente di posto, ma senza mai interrompere il fluire del brano.
è poi il momento in cui ciascuno porta in scena strani oggetti e materiali disparati: un bidone, delle pentole, lastre di metallo, tubi, una tanica di plastica, che vengono suonati con grande perizia.
L’attenzione al rumore è molto presente durante tutta la composizione: il procedere di passi sul pavimento di legno, i suoni degli utensili da cucina, il picchiettare del gesso sulla lavagna, si mescolano al suono degli strumenti e alle voci creando interessanti e inaspettate sequenze ritmiche e dinamiche.
L’interazione è totale e dal ritmo incalzante, frammezzato talvolta da momenti solistici di forte impatto e intensità. Il testo e le azioni sulla scena sembrano procedere senza collegamenti logici ma seguendo piuttosto un minuzioso disegno musicale che, nonostante l’impatto straniante, conferisce all’opera una grande coerenza.
Ancora una volta la maestria tecnica e le capacità vocali dei musicisti, unite alla volontà di mettersi in gioco, si dimostrano all’altezza delle sperimentazioni più ardite e stravaganti: un’ esecuzione di qualità ed estrema precisione.

 

la biennale di venezia 2008
Biennale Musica 52.

Enno Poppe

Arbeit Nahrung Wohnung

Venezia, 15 ottobre