trieste film festival

24.ma edizione

 

Trieste, 17 / 23 gennaio 2013

 

 

incontro con

giuseppe tornatore

di Roberta ISERNIA

Il gran Maestro, premio Oscar, acclamato cineasta – e chi più ne ha più ne metta – Giuseppe Tornatore ha accettato l'invito del Trieste Film Festival di incarnare la guest star della manifestazione e si è concesso a un incontro con il pubblico della durata di quasi due ore.
L'evento ha richiamato davvero tanti appassionati di cinema ed estimatori del regista, tanto da lasciare molti intervenuti a bocca asciutta per non essere riusciti a entrare. Per far fronte alla moltitudine di gente gli organizzatori si sono addirittura decisi ad aprire la galleria superiore del teatro che ospitava l'incontro.
Il pubblico era il più eterogeneo che si potesse immaginare: dai ragazzi delle scuole di cinema di tutta Europa ai giovani triestini, da attempati signori a eleganti signore, insomma tutta la città è corsa a dare il suo bentornato al regista.
Va detto che il capoluogo giuliano è molto legato a Tornatore fin dai tempi in cui decise – capostipite – di girare un suo film a Trieste, La sconosciuta.
Nel corso della chiacchierata il regista ha più volte scherzato sul suo ritorno in questa città per  La migliore offerta (attualmente in sala), sottolineandone i pregi, la disponibilità, ma anche la buona cucina. In realtà nei progetti originali della produzione per la maggior parte delle riprese il luogo prescelto era quello di Vienna, ma a causa di numerosi dinieghi dell'autorità austriaca nell'autorizzazione all'utilizzo di location Trieste è stata la seconda scelta più naturale, sia per i suoi palazzi asburgici sia per gli agganci che già erano stati stretti con il precedente film.
Tornatore, su richiesta della moderatrice dell'incontro, ha elargito alcuni consigli utili agli studenti delle Accademie di cinema, esortandoli a scrivere i lori soggetti (ahimè, in modo sintetico, visto che i produttori si bloccano statisticamente alla terza facciata) e a visualizzare visivamente le proprie storie.
Si è poi soffermato sul ultimo lavoro, La migliore offerta, e ha deliziato il pubblico con numerosi aneddoti sul suo rapporto con il – a sua volta premio Oscar – Geoffrey Rush.
La parte “pilotata” dell'incontro si è rivelata davvero succinta perchè l'assembramento di persone ai cancelli lasciava ben intendere che i numerosissimi astanti erano più che determinati a tornare a casa con almeno una domanda a testa.
E così Tornatore è stato travolto da più di un'ora di quesiti, a cui ha risposto a volte con gentilezza, altre con sarcasmo, altre ancora con un velo di supponenza. I ragazzi delle Accademie si sono concentrati maggiormente su domande sul cinema autoriale europeo, mentre le persone più avanti con l'età hanno preteso un'interpretazione “autentica” dell'ultima fatica del Maestro. Poi ancora si sono affrontati i temi dei suoi lavori passati, dei suoi progetti futuri (tanti, ma tutti top secret) e del libro edito da Sellerio in contemporanea al suo film attualmente in sala.
La domanda (o forse dovrei dire l'acuta osservazione) che probabilmente ha più colpito nel segno concerneva la questione che mentre le location siciliane (sua terra d'origine) sono perfettamente riconoscibili – viene fatto capire in tutti i modi che si tratta proprio di Bagheria in Nuovo Cinema Paradiso – quelle “oltre isola” vengono spersonalizzate se non addirittura camuffate – Trieste in La migliore offerta è spacciata per una città inglese - . Il regista, che ha trovato di particolare gradimento tale argomento, si è lanciato in una tanto lunga quanto dotta disquisizione su quanto sia appagante per il cineasta giocare con i luoghi, spersonalizzando e regalandogli nuova identità a piacimento, se non addirittura girando un campo lungo in una location e il controcampo in un'altra dall'altra parte del pianeta.
Infine, Tornatore ha chiuso l'incontro parlando del suo rapporto con la tecnologia. Pur dichiarandosi fedele nei secoli alla pellicola, anche lui ha ceduto alla lusinga del digitale, non sentendosi peraltro assolutamente colpevole, visto che l'economicità del mezzo gli consente con tutta evidenza di dare alla luce più lavori. Si è dichiarato per certi versi altresì favorevole ad alcuni accorgimenti in computer grafica, che a suo dire consentono di limitare non poco i tempi e i costi di produzione (ha ricordato con affetto quando per girare Nuovo Cinema Paradiso dovettero rimuovere le antenne sui tetti di un intero paese e risarcire tutti gli abitanti, creando nel contempo un ripetitore comune per tutta la durata delle riprese).
Alla fine si sono dovute purtroppo bloccare le domande del pubblico per lasciare spazio alla attesissima proiezione proprio de La migliore offerta in lingua originale.
Ciao Giuseppe, e torna presto, ti aspettiamo!

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