trieste film festival

24.ma edizione

 

Trieste, 17 / 23 gennaio 2013

 

 

commento

di Roberta ISERNIA

E anche questa ventiquattresima Edizione del Trieste Film Festival si è conclusa fra scroscianti applausi. La manifestazione cinematografica forse più conosciuta dell'intera aerea giuliana ha chiuso i battenti fra strette di mano degli organizzatori e sorrisi dei partecipanti. Insomma, anche quest'anno è stato un successo.
Sicuramente la formula pluri collaudata del programma garantisce già di per sé un rilevante afflusso di pubblico, ma a onor del vero il Festival anno dopo anno sa sempre sorprenderci e conquistarci.
Va detto che già di per sé, grazie alla presenza multietnica dei ragazzi delle Accademie di cinema di tutta Europa, è una gioia per gli occhi assistere a incontri e proiezioni gremite di un pubblico così giovane. L'intera manifestazione giova dell'inarrestabile allegria degli studenti, che con le loro domande vivacizzano il dibattito e abbassano sensibilmente la media d'età del pubblico.
Anche quest'anno si è scelto di suddividere in categorie ben specifiche di appartenenza i vari film in concorso, in modo che vi fosse un cartellone per i lungometraggi, uno per i cortometraggi e varie sottosezioni, tra cui quelle dedicate all'animazione, ai documentari, alle pellicole dell'est Europa e al cinema di zona che mette a fuoco il retroterra triestino.
Ma accanto alla proiezione delle pellicole - tanto doverosa ma quanto scontata all'interno di un festival cinematografico - la parte più briosa della manifestazione si è incentrata sicuramente sugli eventi collaterali. La Guest Star dell'evento è stato di certo Giuseppe Tornatore, che ha ammaliato il pubblico in una conversazione di quasi due ore, cui è seguita la visione del suo ultimo La migliore offerta in lingua originale (girato guarda caso proprio a Trieste). Ma accanto a tale nome risonante si sono alternate altrettante figure di spicco di addetti ai lavori che hanno approfondito gli argomenti più disparati: dal workshop del sceneggiatore greco Nicos Panayotopoulos “The thin red line between screenpay and film direction” a quello con il produttore Stefano Tealdi (già ospite della scorsa edizione) “No pitch, no money”, passando al tributo per i 50 anni del “Il sorpasso” di Dino Risi con visione della pellicola e successivo approfondimento di Gloria de Antoni.
Il tutto poi condito da tantissimi incontri collaterali, rendez-vous, workshop, masterclass, visioni collettive nelle varie sedi del Festival. Infatti, per scelta degli organizzatori mentre la proiezione dei film era suddivisa fra due sale, gli incontri erano sparpagliati fra caffè e sale dell'intero salotto triestino.
Ora siamo davvero curiosi di scoprire cosa ci si riserverà la prossima edizione, che peraltro festeggerà il quarto di secolo della manifestazione. Visti i risultati, le aspettative sono davvero alte!

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Trieste, 17 / 23 gennaio 2013