recensione di
GABRIELE FRANCIONI
Ci
deve essere qualcosa di profondamente masochistico nella cultura
orientale, almeno quando si esprime attraverso il cinema, dal momento
che spesso e volentieri i finali dei film di redenzione,
dove i gangster in crisi e le donne abbandonate si ritrovano ad
un passo dall'atto salvifico della reciproca comprensione
e, magari, dall'amore non-fou, lento e minimalista nella
sopportazione della vita, mai aggredita [comportamento
riservato al boss e alle altre categorie vincenti], ci privano
della gioia - peraltro non richiesta - dell'happy ending, e chiudono
la pellicola con estenuanti ralenti sul protagonista morente. Il
talento di WILSON YIP, viene fuori solo a sprazzi in questo gangster
mélo dai ritmi rallentati, dove il perdente di turno,
Jordon [l'ottimo Francis Ng], sana un debito col capo tenendogli
il pupo avuto con un' altra donna, mentre la coprotagonista disadattata,
Sandra Ng/ Judy, dona il sangue a quello. Film commovente, complessivamente
molto, forse troppo controllato nella costruzione e nella
gestione del ritmo interno all'azione.
voto:
25/30
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