TEATRO CARLO GOLDONI PRESENTA...
 

tiziano scarpa

l'infinito

di Tiziano Scarpa

regia Arturo Cirillo

 con Andrea Tonin, Arturo Cirillo, Margherita Mannino

di Carlotta BON

 

 

l'infinito: scheda

In un piccolo salotto accogliente, ricreato all’interno del Teatro Goldoni, va in scena L’Infinito di Tiziano Scarpa, (sicuramente tra i più interessanti protagonisti della nuova scena teatrale italiana), affidato alla regia e all’interpretazione di Arturo Cirillo. La vicenda è divertente, innovativa e molto ben strutturata registicamente.

La notte degli orali di maturità, il giovane Andrea si prepara all’esame ripassando le poesie di Leopardi. Che gli si materializza di colpo in casa. Com’è possibile? Giacomo aveva appena fallito la fuga da Recanati: sentendosi prigioniero in casa, aveva cominciato a fantasticare il mondo al di là della siepe. La poesia L’infinito è stata la sua via di fuga, la macchina del tempo che gli ha consentito di scappare di casa. Così il ventunenne Leopardi ha fatto un salto in avanti di due secoli, e adesso si ritrova nella stanza del diciannovenne Andrea che sta studiando proprio L’infinito. Sono praticamente coetanei, ma c’è una distanza siderale fra i due: la loro mentalità, il loro modo di esprimersi sono lontanissimi, eppure a poco a poco familiarizzano, scherzano, fanno amicizia. Andrea lo sbalordisce aggiornandolo sulla storia contemporanea, sul progresso tecnologico, lo fa navigare in rete. E gli fa conoscere la sua fidanzata Cristina, che irrompe in casa come un ciclone. Li ritroveremo tutti e tre alcuni mesi dopo. Le loro vite hanno preso una piega sorprendente…

 

Accuratamente studiata la scenografia, molto semplice ed essenziale ma estremamente funzionale alla narrazione. Cambi scena a vista, giochi di controluce descrittivi e poetici nel contempo, sono il perno della buona riuscita della messa in scena. Sono rapidi efficaci e come pure i costumi, sono permeati di un’ironia buffa e un pò pungente a volte, ma estremamente attuale e vicina al linguaggio dei giovani.

Questa complicità con l’attualità, rende lo spettacolo leggero, simpatico e come dire, quasi televisivo.

La sensazione generale è proprio quella dello zapping televisivo, dove lo spettatore seduto sul suo comodo divano si sofferma su questo programma, piuttosto che su di un altro. Una trasmissione simpatica, ma nello stesso tempo acuta, colorata e riflessiva, non priva però di profondi contenuti ‘storico-umani’ sui quali lo spettatore sente la necessità di soffermarsi a riflettere.

L’infinito è infatti  una commedia drammatica che giudica il mondo di oggi con la forza di una delle opere più intransigenti del nostro passato: le poesie e i pensieri di Giacomo Leopardi, la sua teoria dell’illusione che tanta presa ha ancora sul modo in cui impostiamo la vita. Scriviamo poesie in italiano da un millennio, siamo uniti da centocinquant’anni: l’irruzione della tradizione non smette di incantare e sconvolgere il nostro presente.

SITO UFFICIALE

 

tiziano scarpa

l'infinito

regia Arturo Cirillo

scene Dario Gessati

costumi Gianluca Falaschi

musiche Francesco De Melis

luci Pasquale Mari