TEATRO STABILE DEL VENETO
 

alessandro manzoni

i promessi sposi

autore Massimiliano Finazzer Flory

con Massimiliano Finazzer Flory, Elsa Martignoni
 

di Ambra MURA

 

 

i promessi sposi: scheda

Se mettere in scena un romanzo denso come quello di Alessandro Manzoni può sembrare problematico, ancor di più lo si direbbe se a farlo ci provassero solo un narratore, un musicista e una ballerina. Eppure il risultato dello spettacolo proposto da Massimiliano Finazzer Flory ce ne dà una versione davvero convincente.
L'allestimento della scenografia è essenziale. Il più è restituito da un gioco di illuminazione e oscurità, che seppure molto semplice, bene sottolinea i diversi momenti. Generalmente il blu per gli episodi più intimi, l'arancio e il rosso per quelli più concitati o appassionati. Il bianco per la narrazione.
Finazzer Flory con disinvoltura passa a dar voce alternativamente ai personaggi e alla voce narrante. Come Manzoni, l'attore apre lo spettacolo presentando lo scenario dove si svolge l'azione, mantenendo quel sapore cinematografico ante litteram che contraddistingue l'autore. Il linguaggio è fedele al romanzo ma a parte un iniziale straniamento si fa ben seguire.
Gli intermezzi musicali fra un monologo e l'altro, o talvolta di accompagnamento, grazie ad un ottimo violino, contribuiscono a dare rotondità all'atmosfera dei diversi episodi.
La ballerina, con movenze classiche, riempie gli intermezzi musicali e si presta, muta, a dare forma alla figura di Lucia, conferendo un senso d'eleganza allo spettacolo e alla condivisione del palco che i tre riescono a mantenere in modo fluido e armonico.
Nella scelta dei momenti da mettere in scena, la pièce è essenziale ma riesce ad essere rappresentativa della vicenda e degli intenti di Manzoni, nonostante la brevità dello spettacolo. L'adattamento, infatti, ha voluto mantenere quell'impostazione storica del romanzo per cui il ruolo del popolo non è affatto secondario ma comprimario alle situazioni dei protagonisti. Così su sette capitoli messi in scena, si è scelto di narrare l'episodio del popolo inferocito che assalta i “forni” e quello della peste. Peste che nel libro come nello spettacolo funge da evento risolutore, anzi “provvidenziale”. Morendo infatti Don Rodrigo, Renzo e Lucia finalmente possono sposarsi.
La messa in scena del pavido Don Abbondio che incontra i Bravi, quella dell'incontro tra Fra' Cristoforo e Don Rodrigo e quella della conversazione fra l'Innominato e Lucia prigioniera al castello, sono in armonia col romanzo nel porre come tema centrale la religiosità e le sue varie espressioni umane. La fede, del resto, così preminente in Lucia, è la morale conclusiva dello spettacolo.
Questo spettacolo ha il merito di rendere vivo e piacevole un testo che troppo spesso è vissuto come polveroso e distante.

29/30

SITO UFFICIALE

 

alessandro manzoni

i promessi sposi

autore Massimiliano Finazzer Flory
coreografie Gilda Gelati
musiche di Giuseppe Verdi, Pietro Mascagni,

Vincenzo Bellini, Niccolò Paganini