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HUGO RACE & THE FATALISTS |
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28/30 | |||
In questo ostinato e lungo
inverno il Velvet ci ha piacevolmente dato prova di poter ancora ospitare
dei live show degni di nota….e di recensione….Merito della crew del BSide
che ha pensato di far rivivere il lato più rock dello storico locale
utilizzando come spazio proprio il suo Lato B se vogliamo….una più intima e
accogliente saletta con palco “all’altezza” del pubblico che ben si presta
ad esser adibita a club!
Pochi minuti per il cambio palco ed ecco Hugo accompagnato dai Fatalists: i musicisti italiani Antonio Gramentieri, Diego Sapignoli e Francesco Giampaoli (qualche pezzo più in là vedremo comparire anche il sassofonista Francesco Valtieri) dei Sacri Cuori, ospiti di questo palco già a dicembre. Il live è un susseguirsi di pezzi lenti e sussurrati (come Shining Light e il suo malinconico arpeggio), confessioni da intimo cantautorato. Il tempo si dilata e l’atmosfera si fa nuvolosa ed ipnotica…a ridestarci brani più ritmati come No Stereotype e Gosthwriter. Chitarre protagoniste, voce bassa, velata e accattivante, per pezzi inquieti e nostalgici, dai testi introspettivi prevalentemente oscuri ma a tratti rischiarati….come di chi tira le consapevoli e amare somme di ciò che è stato, ma senza perdere la fiducia in ciò che potrebbe essere….conservando uno sguardo attento e vigile a se stesso e ai propri sogni…in una sorta di accettazione che non deve però precipitare in una passiva rassegnazione…perché anche se We Never Had Control, l’invito di Hugo Race & The Fatalist è quello di un imperativo e raschiato Light Shine On You Now. |
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