INCANTESIMO NAPOLETANO
scritto da Paolo genovese e luca miniero

INCANTESIMO NAPOLETANO

di paolo genovese e luca miniero

 

Sceneggiatura per un lungometraggio

 

 

Scena 1.

Pozzuoli. Borgo Marinaro. Scogli retrostanti. Est. giorno.

 

 

TK 1

CL. Panoramica a seguire una barchetta in mezzo al mare fino ad impallare in MPP Assunta 80enne che parla alla mdp.

 

Assunta

Voce off

Mi presento Assunta Aiello, 80 anni, nata a Napoli da genitori napoletani, padre pescatore e madre casalinga.

 

Assunta

Mai messo piede fuori da questa città, mai messo il naso oltre questi vicoli, sulla carta una napoletana verace.

 

TK 2

stacco in asse in PPP su Assunta che ride fragorosamente.

 

Stacco.

 

 

Scena 2.

Quadri di Napoli. Est. Giorno.

 

Si susseguono alcune immagini della città a stacco da girarsi accanto alle location principali. L'ultimo quadro deve essere il totale di casa Aiello.

 

NOTE:

I quadri possono essere spostati.

 

 

 

Scena 3.

Via Pedamentina 61, portone. Est. giorno.

 

 

TK 1

La MdP scende lentamente lungo la facciata di un palazzo fino ad inquadrare Assunta, in un vicolo stretto e silenzioso, davanti all'ingresso di una antica palazzina napoletana, la casa della famiglia Aiello. E' di spalle china su un gradino della scala davanti casa intenta a sistemare un quotidiano, Corriere della sera, per sedersi sopra. Si siede e si rivolge alla Mdp.

 

Assunta

Questa è la mia casa, in un quartiere popolare, caldo e affettuoso con tutti tranne che con me.

Il mio dramma è cominciato proprio qui, quando avevo un anno.

 

Stacco.

 

 

Scena 4.

Bancarella del pesce. Est. giorno.

 

 

TK 1

Musica. Dettaglio sul titolo Incantesimo Napoletano. Poi con un movimento di macchina scopriamo che il titolo è scritto su uno dei cartellini del prezzo infilati nei pesci sulla bancarella. La mdp si muove a scoprire sempre sui cartellini gli altri titoli di testa fino al dettaglio di un potente schizzo d'acqua che si infrange su un grappolo di cozze, la MdP continua a salire fino a un MPP di Gianni che sta lavando i frutti di mare. Fuori campo sentiamo Tonino canticchiare una canzone inventata lìper lìsul motivo di Pino Daniele ìNun me scucciàì.

 

Tonino

Voce off

Nun me schizzà...

 

TK 2

MPP di Tonino che impila delle cassette di pesce vuoto. Dietro di lui sentiamo Gianni che continua a sciacquare le cozze.  Alcuni schizzi lo stanno colpendo. 

 

 

Tonino

Nun me schizzà, nun me schizzà, nanana...

 

TK 3

Totalino dall'esterno del negozio. Di quinta una cliente. Gianni finisce di sciacquare le cozze e le porge alla cliente. Tonino va dentro con la pila delle cassette.

 

Gianni

Buona giornata signora. Salutatemi vostro marito.

 

TK 4

Controcampo sulla signora in PA.

 

La signora

Grazie, riferirò

 

TK 5

FI di Gianni.Come TK 3 più stretto. Tonino esce dal casotto, si avvicina a Gianni, gli porge la cassetta, Gianni schizza l'acqua nella cassetta.

 

Gianni

Era ora, Tonì. E napulitan' s'hann mparat a mangià 'o pesce.

 

Tonino, allontanandosi verso il retro.

 

Tonino.

Gianni statt zitt, non cantare vittoria che domani è un altro giorno!

 

Volgendosi verso il retro

 

Gianni

...Tonìma che dice, questa è una realtà: e napulitan' s'hann 'mparat a mangià 'o pesce!

Tu t'e scurdat come andavano le cose Tonì...Io me lo ricordo come era una volta

 

Gianni si rigira a bagnare il banco con le mani e  continua a parlare. Tonino esce dal casotto, si avvicina a Gianni, gli porge la cassetta, Gianni schizza l'acqua nella cassetta.

 

Gianni

le alici stavano a 5 al kilo e nisciun s'e 'accattave, e purpe a 10 e nisciun se accattave...i saraghi a 20 lire...

 

Tonino

E nisciun s'e accattave. Ho capito Gianni ringrazziamm' a maronna pe' sta ciorta (fortuna) e nun ne parlamm chiù, che porta male.

 

Tonino se ne va verso il retro con le cassette, Gianni continua a parlare seguendolo con lo sguardo. Gianni infila le sarde in un cartoccio.

 

Gianni

Porta male a chi? Tonì, fai pure o superstizioso mo', questa non è furtuna è cambiata la cultura, siamo tornati alle origini.

 

Tonino rientra in scena da destra, posa pesantemente sul bancone due cassette vuote, prende la pompa e fa da se. Gianni ora fa un altro cartoccio con i purpetielli.

 

Tonino

Vabbuò Gianni è come dici tu. Mo jammucenne a casa. Te fai i purpetielli stasera, eh?

 

Gianni annuisce, mentre risciacqua le due cassette. Poi chiude la pompa e continua a parlare con Tonino.

 

Tonino

A proposito di purpetielli comm' sta a bambina? Cresce?

 

Gianni

Cresce Tonì, devi vedere come cresce. Bella, me sumigl' assai.

 

La mdp si allontana dolcemente verso l'esterno fino al totale.

 

Tonino

Promettimi che la prima impepata di cozze gliela prepara zio Tonino.

 

Gianni

Eh impepata di cozze, Tonì quella è una signorina, mica ci ha lo stomaco tuo.

 

Tonino

Signurina o no, tutte e napultan so' cresciut ampepat e cozz'.

 

Una musica riempie la scena, Tonino e Gianni continuano a parlare scherzando tra loro, non sentiamo più cosa dicono,  all'improvviso Tonino fa il gesto di strizzare i coglioni a Gianni, che si scansa ridendo.

 

Su un passante che impalla la mdp.

 

Stacco.

 

 

Scena 5.

Quartieri Spagnoli. Via del Formale. Scalette. Est. giorno.

 

 

TK 1

Gianni cammina nel vicolo verso le scalette con due cartocci in mano di spalle alla MdP. Due bambini si inseguono e in napoletano urlano frasi di gioco, arrivando dalle scalette quasi a travolgere Gianni, una donna si ferma a salutarlo. Gianni riprende a camminare e sopra le scale gira a destra. Un commento musicale accompagna la scena.

 

Stacco.

 

Scena 6.

Via Pedamentina. Vicoletto. Portone. Est. giorno.

 

 

TK 1

Gianni viene dal vicoletto breve carrello indietro a precedere, Gianni gira a destra e passa davanti al basso dove è affacciata una signora, panoramica a seguirlo.

 

TK 2

Gianni raggiunge il portone di casa, posa la sacca del pesce per terra, apre e scompare all'interno.

 

Stacco.

 

Nota:

Tk1 e Tk 2 sono ripetuti alla scena 13, girare variante. La signora del basso sarà quella vera che abita lì.

 

 

 

Scena 7.

Casa Aiello, cucina. Int. giorno.

 

 

Siamo in una cucina tipicamente napoletana. Una stanza spoglia con un tavolo di marmo al centro, quattro sedie e un grande lavandino in un angolo. Al muro una fotografia del Volto Santo di Gesù e sopra alla credenza, vicino alla finestra, un canarino in una gabbia di legno. Al tavolo è seduta una donna, Patrizia, moglie di Gianni. Ha lo sguardo assente e sta girando ossessivamente il cucchiaino nella tazzina del caffè.

 

TK 1

Dal dettaglio sulla tazzina del caffè al MPP laterale di Patrizia.

Sentiamo la porta di casa che si apre e la voce del marito appena rientrato.

 

Gianni

(voce off)

Patrì...Patrì...Patrizia.

 

Patrizia non risponde, al terzo Patrizia alza leggermente il volto verso la porta  e continua insistentemente a girare il cucchiaino nella tazzina del caffè. Stacco su.

 

TK 2

Gianni entra in cucina e la guarda perplesso. Da MPP, carrello indietro e panoramica a seguirlo.

 

Gianni

Patrìche bella accoglienza, è proprio un piacere tornare quando è così.

 

Totale. Gianni è al lavandino, di spalle alla MdP. Svuota il contenuto di una delle due buste, si gira verso Patrizia con sguardo perplesso, ritorna di spalle ad armeggiare sui lavelli, la moglie continua a stare in silenzio.

 

Gianni

Ho portato due buste, qui ci sono i purpetielli veraci, quelli per noi, (Gianni si gira vs Patrizia) freschi freschi e queste sono le sarde per tua sorella.

 

La donna si gira, lo guarda distratta, si rigira e continua a mescolare il caffè. Stacco su. 

 

TK 3

PP di Patrizia 3/4.

Gianni

Voce off

Patrìhai capito?

 

Patrizia

Eh, ho capito.

TK 4

Dal PP delle mani di Gianni che sciacquano il pesce nel lavello, panoramica a salire fino al suo PP. Dopo un attimo si gira verso Patrizia.

 

Gianni

Patrìè successo qualcosa?  Arostà a piccerella?

 

TK 3

MPP di Patrizia 3/4.

 

Patrizia

E dove deve stare? Sta nella culla sta.

 

Gianni

-voce off-

Sta dormendo?

 

Patrizia

Non lo so.

TK 4

MPP di Gianni che guarda perplesso la moglie e continua a pulire il pesce nel lavandino. Patrizia, dopo alcuni secondi di silenzio, si rivolge al marito quasi sottovoce senza interrompere di girare il caffè.

 

Patrizia

Voce off

Ha parlato.

 

Gianni si gira di scatto.

 

Gianni

Chi?

 

TK 5.(come 3, più largo)

MPP di Patrizia frontale.

 

Patrizia

A piccerell', ha parlato.

 

Gianni si siede accanto a Patrizia

 

Gianni

Gesù e me lo dici così, e che ha detto?

 

Patrizia

Non ho capito bene.

 

Gianni

Come non hai capito bene?

 

Patrizia

Non ho capito bene. Ha detto solo una mezza parolina.

 

Gianni

E si può sapè sta mezza parolina o ti ha detto di non dirla a nessuno.

 

Patrizia non risponde

 

Gianni

Allora se po' sapè che a ritt' Assuntina?

 

TK 6.

PP frontale di Patrizia

 

Patrizia

Mi pare mammà.

 

TK 7.

PP frontale di Gianni

 

Gianni

E che è sta faccia? Che volevi un discorso? Quella doveva dire mammà. Gesù la gente si commuove. Ti sei commossa. E' questo? Dimmi che ti sei commossa. L'abbiamo aspettata tanto sta creatura.

 

Gianni non dà il tempo a Patrizia di rispondere e continua con tono entusiasta.

 

TK 5

MPP di patrizia e Gianni

 

Gianni

Dai Patrìandiamo a sentire se parla ancora, Gesù che soddisfazione a un anno già dice mammà, Patrì vieni.

 

Gianni si avvicina alla moglie, la prende dolcemente per un braccio ma lei non si muove.

 

Patrizia

Vai tu.

 

Gianni

(Voce off)

Io certe volte  non ti capisco.

 

Gianni esce dalla cucina andando verso la stanza della piccola. La moglie è lìche continua a girare il caffè. Poco dopo l'uomo rientra nella stanza, gira attorno al tavolo e si va a sedere di fronte alla moglie. Si versa il caffè dalla macchinetta sul tavolo e comincia a girarlo. Nemmeno una parola, nemmeno uno sguardo. Dopo un po' la donna rompe il silenzio

 

Patrizia

Ha parlato pure a te?

 

Gianni

Sì, ma non ho capito bene, una mezza parolina.

 

Patrizia

Lo vedi non hai capito manco tu.

 

Dopo alcuni istanti di silenzio, la donna si alza e si rivolge al marito.

Patrizia

Allora che dobbiamo fa co' sti purpetielli?

 

Gianni

Dai tutto a tua sorella, non tengo fame.

 

Gianni rimane in silenzio. Si avvicina la tazzina della moglie e si beve il caffè. In anticipo d'audio riprende la voce narrante:

 

Assunta

(voce off)

Cominciò proprio così la mia disgrazia.

 

Stacco.

 

Scena 8.

Via Pedamentina, 61, portone. Est. giorno.

 

 

TK 1

MPP e PPP frontale. Assunta ottantenne è ancora seduta sulle scale davanti al portone di casa e continua a raccontare la sua storia.

 

Assunta

Ancora in fasce dissi la mia prima parolina in puro accento milanese: Mamy invece di Mammà.

 

TK 2

PP di profilo di Assunta in silenzio.

 

Assunta

Voce off

Che colpo per mio padre, che sofferenza per mia madre,

 

Assunta si gira verso la MdP e continua a narrare

 

Assunta

napoletani da 5 generazioni, li vedo ancora chini sulla culla ad aspettare quella parolina che sognavano da mesi,  ma a me mammà non mi veniva proprio mamy mamy, papy papy suonava troppo bene.

 

Stacco.

 

NOTA:

Verificare in montaggio se inserire quìi quadri di Napoli della scena 2 con musica per creare una sospensione dopo la rivelazione.

 

 

Scena 9.

Casa della sorella di Patrizia. Int. giorno.

 

 

Una vecchia camera da letto. Una immagine sacra sul muro scrostato dall'umidità. Forse è san Ciro, o forse un santo qualunque. Renata, la sorella di Patrizia, è a letto con il marito. I due cercano di avere un figlio che non viene. E mentre fanno l'amore, quasi come fosse ormai un dovere, lei sopra, lui sotto, buffamente rilasciano la loro intervista in macchina, quasi senza scomporsi.

 

TK 1

PP di Renata che ondeggia lievemente.

 

Renata

Era di sera me lo ricordo benissimo, mio marito stava nell'altra stanza.

 

TK 2

Totale. I due ripresi 3/4 continuano a fare l'amore parlando in macchina.

 

Marito di Renata

Sì, si, stavo nell'altra stanza, ve lo posso giurare.

 

Renata

Suonarono alla porta e era mio cognato. Gianni. Il marito di mia sorella.

 Come tutti i venerdì portava il pesce.

Mi venne un colpo quando vidi che nella busta non c'erano solo le sarde, ma c'erano pure dei purpetielli, freschissimi, quelli che di solito si mangiano loro. Rimasi come una scema.

 

Il marito

Infatti mia moglie chiese:

"è successo qualcosa Gianni? E' successo qualcosa Gianni? Che fate non cenate stasera?"

 

TK 1

MPP di Renata.

Renata

Lui diede un risposta strana:

"la bambina sta benissimo." E se ne iette.

E che c'entrava? Nessuno glielo aveva chiesto come stava Assuntina. Fu mio marito a capire...

 

TK 3

PP del marito di Renata.

 

Il marito

E infatti dissi a mia moglie Renata:

 ìRenà se ha detto cosìla bambina ha qualcosaì.

 

TK 2

Totale. I due si rigirano verso il muro e riprendono goffamente a fare quello che stavano facendo. La mdp indugia un attimo, Renata si rigira appena e aggiunge in mdp.

 

Renata

E questo è quanto.

 

 

Stacco.

 

Scena 10.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. sera.

 

 

Una stanza più grande delle altre. Al centro della stanza campeggia un grande letto matrimoniale in ferro battuto. Ha la coperta ricamata e una bambola di porcellana distesa tra i due cuscini. Sui due comodini con il piano in marmo, ci sono alcune cornici d'argento con foto di parenti morti, qualche lumino e dei fiori secchi. Sul muro un crocifisso e accanto a questo l'immaginetta del volto santo di Gesù. La culla è accanto al letto, Gianni e Patrizia sono seduti di fronte.

 

TK 1

In soggettiva della bambina, vediamo le facce dei genitori chini sulla culla.

 

Gianni

Su Assuntì, ripeti mammà...su piccerì mammà.

 

Assuntina

Voce off

Mamy...

 

Patrizia

(scandendo bene)

Su pa-pà..., ma-mmà...

 

Assuntina

Voce off

Papy, mamy...

 

TK 2

PA frontale, i due genitori si tirano su dalla culla e si guardano sconsolati. Sono seduti ai piedi del letto e hanno la culla difronte.

 

Patrizia

Riprova Gianni..

 

Gianni

Pa-pà

 

Assuntina

Voce off

Dady...

 

Gianni

No, papà...mammà

 

TK 3

FI della piccola stesa dentro alla culla in soggettiva dei genitori.

 

Assuntina

Pady, Dady...

 

Patrizia

-Voce off-

Lasciala stare, crescerà e dirà bene... dobbiamo lasciarla tranquilla. E' piccola, è na creatura.

 

TK 2 PA frontale fino alla fine.

 

Gianni

Io sono preoccupato, non è tanto per le parole, è per il suono. Pure quando piange, piange strana, non mi pare un pianto napoletano.

 

Patrizia

E com'è o' piant' napoletan...famm sentì...?

 

Gianni

E' diverso Patrì.

 

Patrizia

Ma tu che ne sai Gianni? Tutti i bambini all'inizio parlano strano, poi cambiano in base all'ambiente.

 

TK 4

carrello indietro ad uscire dalla stanza e perdersi per casa.

 

Gianni

Non può essere. I capiv' si sta' piccerella diceva la prima parolina in italiano perfetto: madre, padre, e poi ìviravaì dialettale,  in base all'ambiente come dici tu, ma si adda comincià co dialett' pecchè adda comincià' co milanese?

 

Patrizia

Ma che ne sai tu? Che ne sai?

 

Gianni

Immagino Patrì, cerco di capire, caggia fa'.

 

Sale un mamy della bambina, questa volta chiarissimo.

 

Assuntina

Mamy.

 

Nero.

 

Scena 11.

Pozzuoli, borgo marinaro. Est. giorno.

 

Tonino e Gianni sono seduti dentro alla loro barca, a ridosso della discesa di alaggio. Stanno sbrogliando le reti allungate sulla discesa, tirandole in barca.

 

TK 1

Lenta panoramica a salire dalle reti al totalino della barca con Gianni e Tonino seduti uno di fronte all'altro.

 

Tonino

Se le cose continuano cosìbene, me vogli' fa' nu ristorant. Voglio crescere Gianni: stess' ca' voglio mettere tre tavulin', mia moglie in cucina e facc' pesc' pe tutt' quanti. E' capit' Gianni?

 

Gianni non risponde.

 

Tonino

Gianni io o' pesce o' sacc' venner' ma o' sacc pure piscà e soprattutto o sacc' cucinà. E anche mia moglie fa ciert' purpetiell che so' a fine do' mund'. Vedi Gianni è una bella idea, dieci tavulin proprie cà vicin.

 

TK 2 e TK 3

MPP dall'alto alternati di Gianni e Tonino.

 

Tonino

Che te succer' Gianni, ci hai problemi?

 

Gianni

No tutto bene, pecchè ta ditt qualcosa Patrizia?

 

 

Tonino

No, dicev' accussì. Che c'entra Patrizia?

 

Gianni

No, niente dicevo accussì.

 

Tonino

E capit' allora? Avimma mettere nu grand ristorant', io e te, lo chiamiamo Gianni e Tonino, e marinar' e' napul': tu vendi'e i cucin', poi si divide.

 

Gianni

Mo pieghiamo ste reti, poi parlamo nata vota, che è tardi.

 

TK 4

Dettaglio sulle mani che sbrogliano le reti.

 

Stacco.

 

NOTA:

Il tk 1 va girato anche con parte della prima battuta off sul trascinamento delle reti.

 

Scena 12.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. giorno.

 

 

TK 1

Totale dalla porta, con lo stipite che impalla parte dell'inquadratura. Patrizia è china sulla culla e scruta la bambina che dorme. Dopo un attimo di silenzio la sentiamo sussurrare ripetutamente, quasi a cantilena.

 

Patrizia

Ma-mmà, ma-mmà, ma-mmà.

 

Patrizia fa una pausa di riflessione, poi riprende.

 

Patrizia

Pa-pà, pa-pà, pa-pà.

 

La bambina continua a dormire.

 

TK 2

Mpp di Patrizia che tira fuori dalla culla la bambina e la prende in braccio, continuandogli a sussurrare parole che non sentiamo nell'orecchio.

 

Stacco.

 

 

Scena 13.

Via Pedamentina 61, portone. Est. giorno.

 

 

TK 1

Gianni passa davanti al basso (la signora del basso è seduta).

 

TK 2

Sequenza. Gianni scende per la via Pedamentina con due sporte in mano, lo seguiamo passare sotto l'arco e dirigersi verso il portone, dopo un'attimo scompare al suo interno.

 

 

 

Stacco

 

 

 

Scena 14.

Casa Aiello, cucina. Int. sera.

 

TK1

Con un carrello indietro seguiamo l'ingresso di Gianni in cucina, posa le due buste di pesce sul tavolo e va verso la moglie che sta lavando i piatti. Patrizia, senza dire nulla, porge un piatto a Gianni che, con fare consueto, lo asciuga. MPP laterale dei due.

 

Gianni

Patrì, oggi come è andata?

 

Patrizia

Comm' aier.

 

Patrizia continua a lavare i piatti. Gianni esita un attimo, poi continua a parlare.

 

Gianni

Ha parlat comm' aier?

 

Patrizia

Sì.

 

Gianni

U maronna Patrì,

 

Patrizia

Passerà.

 

Gianni esita come a volere raccogliere i pensieri. Mentre asciuga un altro piatto in silenzio.

 

Gianni

Patrì, sta stranezza nun s'adda sapè. A piccerella adda primma guarì.

 

Patrizia

Ma pecchè piens' che è na cosa grave?

 

Gianni

Certo che è grave. Te pare nurmale che parla milanese?

 

Patrizia

Ma è na creatura, imparerà.

 

Gianni

Imparerà. Ma mo' nisciun' l'adda sapè, e poi vediamo.

 

Patrizia

E ai parenti che gli diciamo?

 

Gianni

Dicimm' che ten a tosss', e che nun a ponno vedè.

 

Gianni si gira verso la porta richiamato da un vagito  e fa cadere un piatto.

 

TK 2

In FI la bambina entra dalla porta e cammina. La seguiamo per un attimo.

 

Stacco

 

 

Scena 15.

Una chiesa qualunque, confessionale. Esterno Giorno.

 

TK1

PP della grata di un confessionale, attraverso i buchi distinguiamo appena la figura seduta all'interno

 

Don Alfonso

Sono Don Alfonso, ma nel quartiere mi chiamano tutti Don Luigi che era il parroco precedente.  Però spustateve nu poco, che ce vedimmo in faccia.

 

Con un movimento circolare, giriamo intorno al confessionale fino a raggiungere l'entrata. Il prete scansa la tenda di damasco rosso e continua a parlare.

 

Don Alfonso

 Io volevo battezzarla a Assunta Aiello, anche a domicilio se gradivano. Ma non ci fu niente da fare.

Andai a casa loro ma nun me facetter' trasì. Assuntina tene a toss' ripetevano da dietro la porta, ten' a toss' nun se po' battezzà, piglia freddo. Ma i nun capisc, avevan paura e nu schizz' d'acqua in capa? Quell'è acqua santa, e nun a fatt mai male a nisciun.

 

Il prete rimane un attimo in silenzio, guardando in macchina, poi si rivolge all'operatore

 

Don Alfonso

Vi vulete cunfessà?

 

Stacco.

 

Scena 16.

Via del formale, (vicolo Nazzaro) Est. Giorno.

 

 

TK 1

FI di Assunta ottantenne dall'alto, in piedi sotto le scale.

 

Assunta

Speravano che col tempo le cose si sarebbero messe a posto da sole e fecero proprio come volle mio padre. Non dissero a nessuno niente e non mi fecero uscire di casa.

 

TK 2

PP di Assunta, continua a narrare.

 

Assunta

Non ho mai capito se era per proteggermi o per vergogna.

Quando diventai più grandicella non poterono più far finta di niente.

 

TK 3

Dettaglio sulla bocca

 

Assunta

Io crescevo milanese.

 

Nero

 

NOTA:

L'ultima battuta può andare off su nero.

 

 

NERO

 

Scena 17.

Casa Aiello, cucina. Int. giorno.

 

Da nero vediamo assolvere in MPP Patrizia con una pastiera in mano e dieci candeline accese, si avvicina verso il tavolo dove sono seduti Gianni ed Assuntina. Sentiamo Gianni cantare "Tanti auguri a te..." Patrizia poggia la pastiera sul tavolo davanti ad Assunta.

 

Gianni

Forza Assunti, soffia, soffia forte. Che se non le spegni tutte porta male.

 

Assuntina

Non sono superstiziosa.

 

Patrizia

(guardando Gianni)

Ma noi si Assunti, quindi soffia forte, su.

 

Assunta soffia, spegne tutte le candeline tranne una. Patrizia si affretta a spegnerla con la mano, tutti applaudono. Patrizia toglie le candeline e fa per tagliare la pastiera.

 

Gianni

Brava Assuntì, mo mangiamoci questa bella pastiera, Patrì la fetta più grossa alla festeggiata.

 

Assuntina

Io non la mangio

 

Gianni

No, non devi fare così a papà, lo so che non ti piacciono certe cose,  ma oggi sei diventata grande e devi fare uno sforzo, tu la provi, ti concentri poi mi dici se te piace '...hai capito Assuntina?

 

TK 1

La bimba l'assaggia e sputa. Il padre riprende comprensivo.

 

Gianni

Allora che ci ha che non va questa pastiera, questa è di Scaturchio, mica l'ha fatta tua mamma?

 

Patrizia

Pecchè, che tien' a dicer'?

 

Gianni

Tu la fai alta Patrì. Allora Assuntì che dici?

 

Assuntina

Non lo so, non mi piace

 

TK 4

PP alternati con leggero movimento di macchina a seguire il dialogo tra padre e figlia.

 

Gianni

Ma perché?

 

Assuntina

Perché è cattiva...

 

Gianni

Come è possibile che non ti piace, tu sei bambina ti devono piacere i dolci...

 

Assuntina

A me i dolci piacciono, la pastiera non mi piace...

 

Gianni

La cioccolata ti piace?

 

Assuntina

 

Gianni

Le sfogliatelle?

 

Assuntina

No.

 

Gianni

Il panettone ti piace?

 

Assuntina

Sì, mi piace.

 

TK 1

Totalino.

 

Gianni

Allora lo fai apposta...

 

Assunta

Uffa.

 

La bambina si allontana e il padre resta a guardare la fetta di pastiera integra. Poi il padre riprende a parlare rivolgendosi alla moglie.

 

Gianni

E tu nun dici nient'?

 

Patrizia

C'aggia dicer'?

 

Gianni in silenzio mangia la pastiera che aveva dato alla figlia e poi aggiunge.

 

Gianni

Patrì, ma a te te piace a pastier'?

 

TK 2

MPP di Patrizia

 

Patrizia

A me piac' alta.

 

 

Scena 18.

Via Pedamentina, panorama notturno. Est. notte.

 

 

TK 1

Musica. Campo lunghissimo su uno scorcio notturno di Napoli dall'alto. In anticipo d'audio le prime battute della scena successiva.

 

 

Scena 19.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. notte.

 

 

Gianni e Patrizia sono a letto.

 

TK 5

MPP di Gianni

 

Gianni

Patrìio non ce la faccio più. Sta bambina sta crescendo strana, tu dicevi passerà, ma sta bambina sta sempre peggio.

 

Patrizia

Che vuò fa?

 

Gianni

Dobbiamo chiamare un medico, un prete, qualcuno che la guarisce. Facciamola visitare, operiamola, purtammela a fa' e lavagg'.

 

Patrizia

Ah, mo l'hai capito che non la possiamo nascondere tutta la vita... Sta bambina non è mai andata a scuola, i parenti mi chiedono perché non ci portate Assuntina, Assuntina come sta? Come mai che tene semp' a toss'? Giànni, nun me creden più a vonno vedè.

 

Gianni

Dai parenti no.

Che vuoi, che tutti lo sanno che mia figlia parla milanese?

 

 

Gianni e Patrizia sono a letto. Il buio della stanza è rischiarato da una debole luce che entra dalla finestra.

 

Patrizia

Gianni così è peggio, quelli sospettano, si fanno i film. Ti prego. Assuntina capisce. Gli raccomandiamo che  adda parlà poco.

 

Gianni

No, nun adda parlà proprio.

 

Patrizia

Vabbuò nun parl', allora po' ascì?

 

Gianni

Vedremo. Buonanotte Patrì.

 

Gianni si rigira e spegne il suo lumino sul comò.

 

TK 2

MPP laterale di Gianni, steso sul fianco, che cerca di addormentarsi. Alle sue spalle Patrizia continua a guardarlo in attesa di una risposta. Poi si sporge verso di lui e chiede.

 

Patrizia

Posso dire che l'è passat' a tosse?

 

Gianni

Tu nun dicer' nient, vabbuò.

 

Patrizia si sdraia ed esce di campo. Gianni, dopo un attimo di silenzio, riprende.

 

Gianni

E se diciamo che è muta?

 

Patrizia si riaffaccia su Gianni.

 

Patrizia

Diciamo quello che vuoi. Allora po' ascì?

 

Gianni

Qualche volta, ma non adda dicere una parola.

 

Stacco.

 

 

Scena 20.

Casa degli zii. Int. giorno.

 

TK 1

Dietro a due pentole fumanti messe sul fuoco vediamo Riccardo, e Ciro, fratelli di Gianni, ripresi con un totalino, mentre parlano in macchina, come se venissero intervistati. Girano il ragù e parlano tra gli sbuffi della pentola e il vapore dell'acqua che sale.

 

Riccardo

Per quattro persone ci voglio due belle cipolle, due etti di carne macinata, carote sedano e delle tracchiulelle tenere, tenere, quelle che voi chiamate costolette di maiale, una bottiglia di pomodoro un pizzico di sale.

 

Ciro

Siamo Riccardo e Ciro, fratelli di Gianni e zii della bambina.

Mettete tutto in una bella pentola e cominciate a girare, piano piano, si deve spandere l'odore e tutta la casa deve essere impregnata, se la casa non si impregna no state facendo bene. Deve cuocere tre giorni, di solito dal venerdìalla domenica, deve ìpeppiareì come diciamo noi, fare le bolle come dite voi, non è un semplice sughetto, a Napoli il Raù è una tradizione, è una festa e tutti si vogliono più bene.

 

Riccardo

Insomma insistemmo tanto per vedere Assuntina e ce la portarono, ma sta bambina,

 

Ciro

(guardando verso Riccardo)

 Sta schifosa.

 

Riccardo

Giusto, sta schifosa. Ci ha sputato il ragù nel piatto, accussìsenza dicere na parola, spuuu.  Non ci potevamo credere, questo è il ringraziamento. Eh no piccere' cosìnon va bene, statt' zitt e magna sto raù.

 

Ciro

Io mi ricordo ancora i genitori,

 

Riccardo

nostro fratello che brava persona

 

Ciro

che scuorno si mettettero  se ne volevano andare, dicevano sono cose di bambini ma erano mortificati, capivano la gravità del gesto, qualunque cosa ci puoi fare ma a noi  il raù non ce lo sputi nel piatto, il raù è Napoli e te lo devi mangiare sennò non sei degna di questa famiglia, mi dispiace.

 

Riccardo

Solo dopo venimmo a sapere della disgrazia di quella povera gente.

 

Stacco.

 

Scena 21.

Casa Aiello, cucina. Int. sera.

 

 

E' sera, Gianni è in cucina davanti alla gabbia del canarino. In lontananza qualche rumore nel vicolo. La moglie e la figlia sono già a letto.

 

TK 1

FI di Gianni in piedi davanti alla gabbia del canarino, sta cambiando l'acqua e l'osso di seppia.

 

TK 2

PP laterale di Gianni vicino alla gabbia

 

Gianni

Comm' stai tu? Comm' te truov' int' a sta casa?

 

Gianni fa una pausa, poi riprende.

 

Gianni

Me piace comm' cant' ossai? Cant mò, cant' famm' sentì. Che mo te do na cosa che te piace.

 

Gianni esce di campo per rientrarvi poco dopo con una fettina di pastiera che infila tra le sbarre accanto all'osso di seppia. Poi riprende a parlare affettuosamente.

 

Gianni

Non ti va di cantare, stai stanc, te capisc', pure io. Però quand te sent' e cantà, mi rassereno, sei una di famiglia, se sent che sìnapulitan. Canta quando vuoi, a me nun me dai mai fastidio.

 

TK 3

Controcampo in PA. Patrizia è sulla porta che guarda la scena.

 

Patrizia

Gianni, ma che gli dai la pastiera?

 

Stacco.

 

 

Scena 22.

Pozzuoli, Borgo marinaro, ricovero dei pescatori.

Est. Giorno.

 

 

Gianni e Tonino sono seduti sotto al ricovero dei pescatori. Stanno mangiando palle di riso, paste cresciute e bevendo da un grande fiasco del buon vino di Procida. Accanto a loro altri pescatori consumano il pasto. Dietro di loro un vecchio solitario.

 

TK 1

Dal dettaglio della fiancata di una barca in secca, scopriamo con un movimento laterale Tonino e Gianni, seduti sotto al ricovero.

 

 

Tonino

Hai capito che voglio dire? E capit?

 

Gianni

Ho capito, so' dieci anni che me lo dici.

 

Tonino

Aprirsi un ristorante è un passo importante, voglio pensarci bene. Io voglio nu bell' ristorante cu cient' tavolin e tutti che venen' a magnà. Che dici Già? Ti vedo perplesso. So troppi cient' tavulin?

 

Gianni risponde senza guardarlo, disinteressandosi alle parole dell'amico.

 

Gianni

No so giusti.

 

Tonino

Gianni che hai?

 

Gianni

Tonìho deciso.

 

Tonino

Bravo, lo sapevo, posso contare su di te! Brindiamo.

 

Tonino solleva il braccio immobile di Gianni in segno di giubilo.

 

Tonino

Al nostro ristorante!!!

 

Gianni bevendo appena riprende subito a parlare.

 

TK 2 ñ TK 3

PP alternati tra Gianni e Tonino a seguire i dialoghi.

 

TK 4

Con piccole panoramiche seguiamo tutto il dialogo.

 

Gianni

Tonì, non posso più fingere so' dieci anni che fingo, ma mo' te lo devo dire.

 

Tonino

Che succede? Hai cambiato idea?

 

Gianni

Mia figlia è strana.

 

Tonino

Tua figlia? Assuntina?

 

Gianni

Sì, è strana.

 

Tonino

E' po' fatt' da toss'?

 

Gianni

No.

 

Tonino

E che succer', mo' buò dicer'?

 

TK 5

Dettaglio dal piatto di Gianni panoramichina a salire sulla sua faccia.

Gianni

Mia figlia parla milanese.

 

Tonino

Comm' parla milanese?

 

Gianni

Eh, da quando è nata, tu parl' napulitan', io parlo napulitan', essa parla milanese. Non ti ho detto niente, perché speravo che guariva, ma oramai ten' dieci anni e peggiora sempre.

 

Tonino

O Maronna, ma proprio milanese milanese?

 

Gianni annuisce.

Gianni

Tonìte dico solo una parola, mamy invece di mammà.

 

Tonino

O maronna.

 

Continuano a mangiare in silenzio, poi Gianni riprende la parola.

 

Gianni

Nun o dicer a nisciun però,  mi raccomando.

 

Tonino

Nun te preoccupare.

 

Gianni

E nu segret' tra me e te.

 

Tonino

Gianni...so' vint'ann' che sto mmiez' e' pisci, avrò imparato qualcosa?

 

I due restano nuovamente in silenzio. Poi Tonino riprende.

 

Tonino

Gesù mio, i capiv' si uno parlav' avellines', salernitan', puteolano, potevi nasconderlo, ma milanes' comm'fai?

 

Gianni

Hai capito che guaio che sto passando?

 

Tonino

Ma quindi a toss'?

 

Gianni

Era na scusa.

 

Tonino

Dicevo io, era stran tutta sta toss'.

 

Gianni

Nun me pare figlia mia Tonì.

 

Tonino

Voce off

Mo' che vai pensando, Patrizia è onesta.

 

Gianni

  Tonìaggia fa qualcosa. Dammi na mano.

 

TK 6

Piano d'ascolto del vecchio richiamato dal dialogo.

 

Scena 23.

Casa Aiello, terrazzo condominiale. Est. giorno.

(vico cimitile)

 

 

 

Patrizia ed Assuntina stanno piegando i panni stesi sul terrazzo. Totale delle due donne.

 

TK 1

Totale

 

TK 2

Totalino

 

Assunta

Mamma che ho?

 

Patrizia

Niente, Assuntìtu non hai proprio niente.

 

Assunta

Sono milanese vero?

 

Patrizia

Pe' carità, Assuntìnun dicer' sta parola.

 

Assunta

Allora perché non mi piacciono le cose che piacciono a papà.

 

Patrizia

Pecché si piccerell'.

 

Assuntina

Ma voi mi volete bene lo stesso?

 

Patrizia

Certo Assunti, ma che vai pensando.

 

Assunta

Anche papà?

 

Patrizia si avvicina alla bambina e l'abbraccia.

 

Patrizia

Si che te vuole bene Assuntì, te ne vuole tanto.

 

Stacco.

 

 

 

Scena 24.

Aula scolastica. Int. Giorno.

 

 

TK 1

Una donna, la professoressa di Assuntina, è dietro alla cattedra nell'aula vuota, e parla alla mdp.

 

 

Professoressa

Assunta Aiello a scuola ci è venuta tardi e per qualche giorno appena. Mi ricordo solo che era attentissima, mi pareva che capiva tutto, non gli sfuggiva niente. Poi un giorno la interrogai e facett' scena muta, nel senso stretto della parola muta. Cosìchiamai ai genitori e gli chiesi, ma vostra figlia è muta o fa a muta?

Uè anche loro nemmeno una parola, doveva essere una malattia di famiglia, comunque da allora non è più venuta.

Certo, che l'ho bocciata, voi l'avreste promossa a nu fantasma?

 

TK 2

In controcampo, da dietro alla cattedra vuota, vediamo Assunta ottantenne seduta all'ultimo banco. Al collo porta un grosso fiocco bianco. Parla in macchina.

 

Assunta

Mio padre diceva che era meglio studiare a casa, e che una volta guarita, avrei fatto il salto ad una classe superiore. ìCome  fanno i cefaliì mi diceva. In realtà mi nascondeva a tutti, e i parenti non venivano quasi mai. Era  come se avessimo tutti la peste.

Anzi ce l'avevo io.

Stacco.

 

 

Scena 25.

Casa degli zii. Int. giorno.

 

 

TK 1

Ciro e Riccardo continuano a girare il ragù e parlare con lo stile dell'intervista alla mdp. Lento carrello laterale e panoramica con movimento opposto (gabbianella).

 

Ciro

Certo che non andavamo più a casa, a Napoli non si passa a trovare qualcuno per caso, a Napoli si fa ìla visitaì e la visita è un piacere per chi la fa e un onore per chi la riceve, con quella schifosa non era un piacere per nessuno.

 

Riccardo

E noi non volevamo mettere in imbarazzo quella povera famiglia.

 

Stacco.

 

Scena 26.

Casa della sorella di Patrizia. Int. giorno.

 

 

TK 1

Inquadrando da terra in dettaglio il bordo del letto, sentiamo il cigolio provocato dai due innamorati. La mpd sale troviamo ancora Renata, sopra che parla alla mdp e il marito sotto che per parlare si sporge un po' con la testa.

 

 

Renata

Io qualche volta andavo a trovarli, Patrizia è sempre mia sorella, quando Assuntina era piccola teneva a toss' e vabbuò,  ma a 10 anni era strana sta bambina, nun diceva na' parola, tu a salutav' e ess' nun ti risponneva, è timida diceva a mamma, e mio cognato sbrigativo non vedeva l'ora di mettermi alla porta.

 

Il marito

Cosìuna sera mia moglie, dici Renata,  che e' fatt' quella sera?

 

Renata

Io non volevo spiare, ma ero preoccupata, mi trovavo sul pianerottolo, ho appizzat' le recchie e nun ve immaginate cosa ho sentito, o maronna cosa ho sentito, ecco perché il vicolo inciuciava, uuh e comm'inciuciava, chi dicev' che mia nipot' parlav' cines, chi portoghese, chi tedesco, chi milanes.

 

Il marito

Noi i figli non riusciamo ad averli,

 

Renata

 Eppure quanto  ci proviamo (ammiccando al marito) ...ma oggi dico, se non vengono è meglio così.

 

Il marito annuisce comprensivo.

 

Stacco.

 

 

Scena 27.

Bancarella del pesce. Est. giorno.

 

 

TK 1

Totalino di Gianni e Tonino dietro al banco, pieno di pesce in bella mostra.

 

Tonino

Gianni i c'ho pensat'. I non lo mai sentita parlà sta criatura, ma nun po parlà milanese.

 

Gianni

Allora io so pazz?

 

Tonino

No Gianni, tu si pate e vedi la cosa più grave di come è. Ti sembra milanese, ma sarà un

difetto di pronuncia, una specie di balbuzie, è tipico dell'età.

 

Gianni

Spiegati meglio Tonì.

 

Tonino

Qua ci vuole un professionista. Nu fonoiatra.

 

Stacco.

 

Scena 28.

Via Pedamentina, scale. Est. giorno.

 

 

Un signore anziano con cappotto e cappello, una borsa di pelle sotto braccio e il passo spedito si sta dirigendo a casa Aiello. Musica.

 

TK 1

Panoramica laterale a seguire il professore lungo le scale di Via Pedamentina.

 

TK 1 (alternativo)

Camera fissa. Il Professore scende le scale a serpentina, apparendo e scomparendo dietro il muricciolo

 

TK 2

Camera fissa, il professore in FI sfila di fronte al nostro basso.

 

TK 3

Panoramica a seguire il professore che passa sotto l'arco fino al portone di casa Aiello. Assunta 80 è in piedi davanti casa, invisibile al professore che suona il citofono ed entra dopo alcuni istanti.

 

Gianni

Voce off

Buongiorno Professore, prego si accomodi,

... si faccia aiutare. Dopo di lei Prufessor'. Patrì(gridando), è arrivato o prufesso'.

 

Stacco.

 

Scena 30.

Casa Aiello, cucina. Int. giorno.

 

 

TK 1

Sequenza. PP laterale sulla macchinetta del caffe che sale. La mano di Patrizia versa lo zucchero direttamente nella macchinetta e lo gira. Toglie la macchinetta dal fuoco e si dirige verso il tavolo, e versa il caffè. Poi resta in piedi, leggermente discosta dal tavolo.

 

TK 2

PP di Patrizia che dopo alcuni secondi di silenzio, Patrizia prorompe.

 

Patrizia

Prufessor' allora ci abbiamo speranze?

 

TK3

MPP di Gianni  e del professore che sta gustando il caffè. Gianni ferma la moglie con un gesto.

 

Gianni

Lascia prendere o caffè o' prufessor'.

 

TK2

Piano di ascolto su Patrizia che guarda Gianni.

 

TK4

Totalino dei tre attori.

Il professore finisce di bere il caffè, posa la tazzina, poi con tono solenne si rivolge ai due guardando il soffitto.

 

Il professore

Addostà a piccerell'?

 

Patrizia

Ci dica qualcosa Prufessò, siamo preoccupati, fa progressi Assuntina?

 

Il professore

Addo sta a piccerell?

 

Gianni

E' nella sua cameretta che aspetta. L'accompagno?

 

Il professore

Vado da solo, conosco la strada.

 

Il professore si alza ed esce dalla cucina, Gianni e Patrizia seguono con lo sguardo il professore, la mdp lo accompagna con un leggera panoramica, poi con un zoom in si avvicina a Gianni che si rivolge in tono di rimprovero alla moglie che sta ancora in piedi.

 

 Gianni

Io nun te capisc' a te, quello è un luminario e tu chiedi...chiedi...chiedi... come fuss addo' fruttaiouol'.

 

TK 5

PP di Patrizia di 3 /4

 

Moglie

Ma qua' luminario e luminario...

 

TK 4 (in arrivo)

PP di Gianni, che si sporge verso la moglie

 

Gianni

Ssshhhhhhh

 

TK 5

PP di Patrizia di 3 /4, si siede al tavolo e si sporge verso Gianni parlando a bassa voce.

 

Patrizia

 ...Gianni, chist vene tutt' e juorn se pij o' cafè e chiede addo' sta a piccerell', saluta e se ne va. E tu non fai niente, non ti informi.

 

TK 4 (in arrivo)

PP di Gianni.

 

Gianni

E che aggia fa, ci vuole pazienza, lo sai. La medicina ha i suoi tempi.

 

Dall'altra stanza sentiamo il professore che scandisce ad alta voce alcune parole. Ha cominciato la lezione.

 

Il professore

Voce off

Fri-a-rie-lli...

 

TK 6

MPP laterale di Gianni e Patrizia. Sentiano nuovamente il professore scandire la sua lezione dall'altra stanza.

 

Il professore

Voce off

Fri-a-rie-lli...

 

Patrizia gli fa eco, come se avesse sentito quelle parole mille volte.

Patrizia

...capitone...

 

Sentiamo subito dopo dall'altra stanza la voce possente del professore.

Il professore

Ca-pi-to-ne

 

Patrizia

E tric trac

 

Il professore

Tricc-Traccc

 

Patrizia, con tono esasperato, si rivolge al marito

 

Patrizia

Ma lo senti a questo? So' 20 giorni che ripete sti tre parole...

 

Gianni

Te l'ha spiegato, quello è un metodo scientifico, il professore ha individuato tre parole chiave, basta che Assuntina ne dice bene una, si sblocca tutta, e comincia a parlà napulitan'.

 

Sentiamo fuori campo le tre parole pronunciate ad alta voce, invertite nell'ordine.

 

Il professore

Tricc Tracc Ca-pi-tone...Fri-arie-lli...

 

Patrizia

Ma poi pecchè urla, avess' capit che è sorda?

 

TK 7

Totale della stanza. In pp Gianni e Patrizia ancora seduti al tavolo, in fondo, sulla porta della cucina il professore.

 

Il professore

Ho finito

 

Gianni fa per alzarsi, ma viene bloccato da un gesto perentorio del Professore.

Gianni

L'accompagno.

 

Il professore

 Conosco la strada.

 

Scena 31.

Via Pedamentina, 61, portone. Est. giorno.

 

 

TK 1

Totale. Assunta è in piedi davanti al portone di casa.

 

Assunta

Io non facevo progressi

e "o' prufessore" fu mandato via.

 

Assolve un musica. Il professore le ripassa davanti uscendo dal palazzo. Assunta lo segue con un sorriso sul volto, poi riprende a narrare.

 

Assunta

Con mio padre era il solito teatrino: "Assù non ti impegni, non è vero papà, non ti impegni Assù" e  se ne andava sbattendo la porta.

 

Stacco.

 

 

Scena 32.

Pozzuoli, Borgo marinaro. Est. giorno.

 

 

 

Tonino e Gianni sono seduti nella loro barchetta. Come ogni giorno al mattino presto puliscono le alici e le sarde. Gianni sembra triste, e si confida con l'amico.

 

TK 1

Dal acqua sotto la barca dove vediamo cadere le teste delle alici pulite da Gianni.

 

 

Gianni

Voce off

Io gli voglio bene Tonino e se eravamo solo io e Assuntina in questa città io er' felic'. Ma qua siamo milioni e ci sono milioni di occhi che la guardano strano.

 

Panoramichiamo a salire fino al totalino della barca. Gianni e seduto con i piedi fuori dalla barca verso la MdP e, alle sue spalle Tonino, sull'altro lato della barca.

 

Gianni

La gente è cattiva, Toni'. Nel vicolo la chiamano Cotoletta, la sfottono,  e io non voglio che la sfottono. E' piccerell'  e nun capisce, ma i' sonc' o'pat'e devo difenderla, picciò nun na faccia ascì' e casa.

Io le sento le malelingue che ridono, le sento  pure quando non parlano, le sento pure quando dormo, quando mi lavo, e pure al banco  sento i clienti come mi  chiedono di Assunta.

I napoletani sono curiosi di disgrazie, fanno finta che si interessano ma se le cose si mettono apposto ci rimangono male.

 

Tonino si va a sedere accanto a Gianni. Estrae un'alice dal suo secchio ed una sarda da quello di Gianni.

 

TK 2

Dettaglio sulle mani che prendono i pesci.

 

Tonino

Gianni, chest' so sard' e chest' so' alice.

 

Gianni non ha capito ma è interessato da quello che dice Tonino che lo affascina con la solennità metaforica del discorso.

 

TK 3

PP di Gianni

Gianni

Spiegati Tonino.

 

Stacco.

 

Scena 33.

Casa degli zii. Int. giorno.

 

 

TK 1

Totalino. Ciro e Riccardo continuano a girare il ragù e parlare con lo stile dell'intervista alla mdp.

 

Riccardo

Tonino non si era manco reso conto di quello che aveva detto, quello è pescatore ci ha il sale nel cervello, ma aveva detto una grossa verità: le razze diverse nun s'anna mischià.

 

Ciro

La bambina andava cacciata.

 

Riccardo

Era solo una creatura, direte voi. Era pure troppo tardi.

 

Ciro

Capisco pure che non se la sentivano,

ma trasferitevi tutti. A Milano, a Como, lasciateci in pace, andatevene da questo vicolo, dove il ragù non l'ha mai sputato nessuno.

 

Una lunga pausa. Poi Ciro riprende.

 

Riccardo

La gente è cattiva? Ma come si permette.

Vi pare buona sta bambina?

 

 

 Stacco.

Scena 34.

Casa Aiello, cucina. Int. Giorno.

 

Gianni e Assuntina sono a tavola. Patrizia incede con una grossa zuppiera di cozze.

 

TK 1

Patrizia posa la zuppiera sul tavolo. Gianni, impaziente, ruba  una cozza.

 

 

Gianni

Patrìsi' ëna artista.

 

 

Patrizia facendo i piatti e bacchettando con la mano Gianni che aveva rubato una cozza dalla zuppiera.

 

Patrizia

Grazie Gianni, sei troppo buono.

 

Patrizia si schernisce con un sorriso. E' contenta che il marito oggi sia più allegro.

 

TK 3 e  TK 4

MPP di quinta alternati di Gianni e Patrizia (ad includere parzialmente Assuntina)

 

Gianni

No Patrì, sono realista, comm' fai st' impepata di cozze nun a fa nisciun'. Saresti na grande cuoca. A vuo' fa a cuoca?

 

Patrizia

Io a faccio già.

 

Gianni

No, in un vero ristorante, cu cento tavolini, impepate di cozze per tutti quanti

 

Gianni fa una pausa assaporando le cozze poi riprende.

 

Gianni

E tu Assunti che vuoi fare da grande?

 

Assuntina non risponde e pensa davanti a sé il suo risotto fumante.

 

Patrizia

La vuoi fa a cuoca comme a tua mamma? O vuoi fa u piscature comme a tuo padre?

 

Assunta risponde con la bocca piena.

 

Assuntina

Non ho deciso ancora, ma un sogno ce l'ho: vorrei aprirmi una fabbrichetta.

 

Gianni quasi strozzandosi, guarda la figlia allibito. Sulla tavola cade il silenzio.

Gianni

Cosa?

 

Assuntina

A dire la verità non so di cosa, Giampi consiglia il settore edile.

 

Gianni che ha smesso di mangiare, gli è passato l'appetito. Interroga la figlia con tono più nervoso.

 

TK 6

PPP di Gianni

 

Gianni

E mo chi è stu Giampi?

 

Assuntina

Un mio amichetto.

 

Gianni

Ah. E dove l'hai conosciuto stu Giampi?

 

Patrizia risponde ironicamente alla domanda stupida del marito, ora più nervoso.

 

Patrizia

Inta a stanza.

 

Gianni

E che fai co' stu Giampi?

 

Assuntina

Mi diverto, sogno, viaggio, guardo le cose e tanti posti meravigliosi.

 

Gianni

E quali sono sti posti?

 

Assuntina con tono sognante ne elenca qualcuno.

 

Assuntina

Bergamo, Como, Brescia, e  tutto l'interland milanese.

 

Gianni è nervosissimo. Alza la voce contro la figlia e di scatto si leva da tavola, lasciando cadere la forchetta.

 

TK 3 e TK 2 (totalino)

MPP di Gianni.

 

Gianni

Assuntì, mo' basta m'hai scucciat', tu ci stai uccidendo a me e a tua madre, e capit'? Tu sìnapulitan, tu hai campà napulitan.

 

Gianni si allontana, e lo perdiamo mentre va in casa.

 

Assuntina

Ma che ho fatto mamma?

 

Patrizia

Niente, Assuntì, niente. Tuo padre è nervoso, gli passerà.

 

 

Assuntina si asciuga le lacrime col tovagliolo.

 

Nero.

 

Nota:

Eventuale inserimento scena del terrazzo (n. 24) in coda a questa.

 

Scena 35.

Casa Aiello, cameretta di Assunta. Int. sera.

 

 

Una camera più piccola delle altre. Una scrivania con delle cianfrusaglie sopra: un libro sgualcito, un tagliacarte e un vecchio mappamondo in legno.

Poco discosto dalla scrivania un lettino e una vecchia cassapanca ai piedi del letto. Ecco la stanza di Assunta.

 

TK 1

Una lenta panoramica a 360° sugli oggetti della stanza accompagna la voce di Assunta 80enne.

 

Assunta

(voce off)

Il Giampi mi era simpatico, ma mi annoiò subito. Gli oggetti, invece no, quelli non mi annoiavano mai. Mi piaceva scoprire l'anima delle cose e tutte  diventavano mie amiche, ma questo a mia madre non l'ho mai detto, mi avrebbe preso per pazza oltre che per milanese.

 

La MdP continua a carrellare lateralmente fino a scoprire Assuntina, stesa sul letto che in silenzio fissa il soffitto.

 

Assunta

(Voce off)

Il tavolo, il lume, il muro erano per me paesaggi sconfinati, mi prendevano per mano e mi raccontavano storie.

 

La MdP completa il giro di 360° fino a scoprire come per magia Assunta ottantenne, seduta alla scrivania. La mdp sale dalle mani rugose al volto di Assunta.

 

Assunta

Anche il posto delle cose è importante, sembrano messe a caso l'una vicino all'altra ma non è così. Si parlano, si vogliono bene, si guardano, si scelgono proprio come le persone.

Come mio padre e mia madre.

 

In anticipo d'audio sentiamo le urla del mercato del pesce.

 

Stacco.

 

Note:

la panoramica a 360° va girata in continuo e con un'alternativa che si ferma un istante su Assuntina stesa sul letto.

 

Scena 36.

Bancarella del Pesce. Est. giorno.

 

 

Tonino e Gianni davanti alla bancarella urlano insieme per vendere il pesce.

 

TK 1

PPP di Gianni

Gianni

So' bell' e sarag'' so' bell' e purpetiell' guardatel int'all'uocchie, se moven', se moven',

 

TK 2

Totalino frontale dei due.

 

Tonino

Acchiappatv' o cefal', o cefal' e mar' , adda' ancor' esser' piscat' quant' e fresc'.

 

Gianni

Accattatev' o' cefal'. O cefal e mare.

 

Tonino si interrompe e si rivolge all'amico.

 

Tonino

Già comm' va Assuntina?

 

TK 3

MPP di Gianni e Tonino

Gianni

Nun me ne parlà

 

Tonino

Che altro succede?

 

Gianni

Gli ho chiesto che vo fa da grande.

 

Tonino

Embè.

 

Gianni

Se vo aprì na fabbrichetta.

 

Tonino

Ce ditt' d'o ristorante?

 

Gianni fulmina Tonino con lo sguardo. Tonino per togliersi dall'imbarazzo riprende a vendere mentre Gianni rimane in silenzio.

 

Tonino

E' chiù fresc' ra' nev'...

 

TK 2

Totalino.

Tonino

 ...è chiù doce e' ll'ammor', avvicinatv' chi stu occhie parlan r'ammor' Maruzzella' maruzzè teniv rint all'uocchie o' mar' e me mis' mpiett a me' nu rispiacer'...

Stacco.

 

Scena 37.

Cameretta di Assunta. Int. giorno.

 

 

Assuntina è stesa sul letto completamente vestita. Guarda fissa un punto sul soffitto. Ha gli occhi sbarrati.

 

TK 1

Totalino dall'alto grandangolata a sentire le  pareti opprimenti, quasi fosse una cella. In anticipo d'audio l'urlo della signora del balcone.

 

Signora al balcone

Voce off

.... è fujut'a piccerella

 

Stacco

 

Scena 38.

Via Pedamentina 61, balcone. Est. giorno.

 

 

Una signora affacciata al balcone del secondo piano del palazzo dove abitano anche i nostri Aiello. E' molto più popolana di Gianni e Patrizia sia nell'aspetto che nel parlare.

 

TK 1

Totalino. La mdp è in strada e la riprende dal basso. La donna urla, urla.

 

Signora al balcone

è fujut'a piccerella...se n'è jut' Patrìscinn' che sta scappand'

 

Stacco

 

 

Scena 39.

Quartieri spagnoli, via del Formale (o lìvicino). Est. giorno.

 

 

TK 1

Camera a mano. La bambina corre lungo i vicoli, una musica molto ritmata  accompagna la scena. Camera a mano seguiamo la bambina nella sua folle corsa, sbanda a destra e sinistra, urtando cose e persone, come fosse cieca. Una volta lontana dal caos dei quartieri, Assuntina rallenta il passo, all'improvviso ha un giramento di testa e cade a terra svenuta.

 

Nero.

 

 

Scena 40.

Via Pedamentina 61, balcone. Est. giorno.

 

 

TK 1

Totalino del portone. Quadro fisso. Sentiamo dall'alto una voce richiamare sussurrando l'attenzione dell'operatore:

 

Signora al balcone

Voce off

Giovine, giovine...cameramen

 

La MdP sale ad inquadrare il balcone. La signora si ricompone, si assesta il vestito e continua parlare alla Mdp che adesso la inquadra in MPP.

 

Signora al balcone

 So' stata' io a dare l'allarme. Sono Amodio Maria, la signora del balcone a me mi trovate sempre qua fuori, soffro di calori. Ho visto uscire una ragazza che  non conoscevo, na' bella piccirella, sembrava che vedeva il sole per la prima volta, girava, guardava, spizzicava... poi è partita all'improvviso, pareva nu razzo. Bella era bella ma strana assai, stetti a pensare, poi ho capito tutto era Assunta Aiello, a' cotoletta.

 

 

Scena 40 Bis

 

Tk 1

 

Signora al balcone

Sono Amodio Maria, la signora del balcone, a me mi trovate sempre qua fuori, soffro di calori, comme mia mamma e comme a mamma e mia mamma. Pare che la figlia di Gianni Aiello parla cinese, tiene gli occhi a mandorla e cammin ncopp e man, ma aro l'anna trovat, mpigliat mmiez e rreti?

 

Stacco.

 

Scena 41.

Casa Aiello, cameretta di Assuntina. Int. giorno.

 

 

TK 1

Totale dall'alto.

Assuntina è stesa a letto vestita e con le scarpe. In testa ha una borsa di ghiaccio. Patrizia è seduta sul letto accanto a lei. Assunta guarda fissa un punto sul soffitto, poco dopo chiude gli occhi e sorride. Sentiamo assolvere fuori campo la voce di Assunta 80.

 

Assunta

(voce off.)

Per un mese mio padre non mi parlò più per non sentirmi parlare. Quando mi addormentavo, entrava nella mia stanza e si sedeva sul letto a guardarmi dormire. Ma io lo vedevo.

 

 

 

Stacco.

 

Scena 42.

Nisida, muro di pietra. Est. Pomeriggio.

 

 

TK 1

Campo lungo. La mdp con un tele  inquadra il molo. Un uomo entra in scena con passo lento sopra il muro. E' Gianni ripreso di spalle. La voce di Assunta continua a raccontare. Una musica commenta la scena.

 

Assunta

Voce off

 La notte usciva e camminava fino al mattino,

arrivava alla Rucciulella e sentiva il mare.

Un giorno, stanco e rassegnato,  mi disse:  ìAssù, lascia perdere l'inglese e sto napoletano imparalo almeno come seconda lingua.ì

 

Stacco

 

Scena 42 bis.

Casa Aiello, terrazzo. Est. Giorno

(Vico Cimitile)

 

 

Assunta e Patrizia stanno stendendo i panni sul terrazzo condominiale.

 

TK 1

Camera a mano seguiamo in MPP frontale Patrizia e Assunta, i panni stesi andranno ogni tanto ad impallare la MdP.

 

Patrizia

Sai Assuntìanche io da giovane stavo sempre a casa.

 

Patrizia esita fa una pausa poi riprende.

 

Patrizia

Mica ci avevo gli amichetti comme si usa mo'. Nooo, stavo a casa, come a te. A te ti piace sta a casa?

 

Assunta

Certo, mamma, non preoccuparti.

 

Patrizia

Chi si preoccupa, Assuntì. M'aggia preoccupà?

 

Assunta

Hai paura che io sto male?

 

Patrizia

No. Pecché stai male?

 

Assunta sorridendo alla madre.

 

Assunta

No, mamma sto bene.

 

Patrizia piega un lenzuolo e richiama la figlia.

 

Patrizia

Assuntì, fai attenzione è storto.

 

Poi Patrizia riprende quasi fra sé e sé, senza guardare la figlia ma concentrata sull'azione di piegare il lenzuolo.

 

Patrizia

Assuntì fai attenzione, tuo padre si è fatto vecchio. A volte dobbiamo accontentarlo senza fargli capìche lo accontentiamo. Hai capito quello che voglio dire ?

 

Assunta

Sì, mamma.

 

Patrizia e Assunta continuano a piegare il lenzuolo la mdp si alza e li vede dall'alto, in silenzio.

 

Stacco.

 

 

Scena 43.

Casa Aiello, camera di Assunta. Int. giorno.

 

 

TK 1

Assunta è seduta al tavolo, china e assorta su un foglio di carta, sta disegnando chissà cosa.

 

TK 2

Dettaglio sul foglio. Scopriamo una meticolosa riproduzione a matita del duomo di Milano. Mentre Assunta cancella e perfeziona una delle guglie della cattedrale sentiamo fuori campo la voce del padre.

 

Gianni

(voce off)

Assunta, Assuntinaaa...stai studiando?

 

TK 3

MPP di Assuntina che risponde al padre, nascondendo con un gesto repentino il foglio di carta dentro al cassetto.

 

Assuntina

Si papà.

 

Poi prende sbuffando il registratore che stava sulla scrivania e inizia a studiare.

 

TK 4

Dettaglio sul registratore. La mano di Assunta spinge il tasto per il riavvolgimento. Dissolve la musica. Sentiamo lo scatto della cassetta, poi Assunta preme il tasto play. Panoramichiamo indietreggiando lentamente, mentre sentiamo il fruscio del nastro che si avvia. Dopo alcuni istanti sentiamo Assunta, concentrata e impegnatissima, ripetere e storpiare in milanese alcune frasi in napoletano. Un vero e proprio corso di napoletano in stile De Agostini.

 

Voce incisa sul nastro:

Lezione numero uno: "int' a casa".

A penna sta in copp o tavolo.

 

Assunta

La penna sta in coppo u tavulu

 

Voce incisa sul nastro:

A rostà a penna?

 

Assunta

In coppo u tavolu. In coppo o tavolu.

 

Assunta alza la testa verso la porta.

 

TK 5

Controcampo su Gianni, in piedi appoggiato allo stipite, fa segno di no con la testa sconsolato.

 

Gianni

Assuntì non ti impegni

 

Assuntina

Voce off

Non è vero papà.

 

Gianni chiude la porta e se ne va.

 

Stacco.

 

 

 

Scena 44.

Nisida, spiaggia, specchio di mare antistante. Est. Giorno.

 

 

TK 1

Totalino da prua. Musica. Tonino, Gianni e la bambina in mezzo, sono su un vecchio gozzo. Gianni è al timone. Sono quasi in mare aperto. Tonino tocca Gianni su una spalla in segno di incoraggiamento. Sullo sfondo il golfo di Napoli. La barca si ferma, il rumore del motore sale e la musica va via.

 

Tonino

Qua va bene.

 

Gianni

Sì, sicur?

 

Tonino annuisce con fare solenne. Gianni ferma la barca e Tonino saggia l'acqua con una mano. Poi annuisce nuovamente. Gianni si avvicina alla bambina e gli parla.

 

Gianni

Assuntì, levate a maglietta.

 

Assunta svogliata, ma senza farselo ripetere si toglie la maglietta di dosso.

 

Gianni

Brava a papà. Vedrai andrà tutto  apposto. Parlerai più napoletano di me. Il mare è amico, nui simm' piscatur, ci addà aiutà.

Vieni Assuntìtieniti forte.

 

TK 2

MPP frontale dei tre (da una barca di fronte)

Gianni e Tonino prendono un po' di acqua e la mettono sul capo della bambina. Non dicono una parola. La bambina ha uno sguardo spaventato. (la zuppiera)

 

TK 3

Campo lungo.(dal molo). La barchetta è ferma in mezzo al mare. Si intravedono le tre figure. Immobili.

 

 

TK 4

MPP. Gianni, Tonino e Assuntina, avvolta da una coperta, stanno tornando a riva con la loro barchetta. Sullo sfondo il mare a perdita d'occhio. Una musica commenta la scena.

 

Stacco.

Nota:

Possibile anticipo d'audio della scena successiva.

 

Scena 45.

Via Pedamentina, edicola votiva. Est. Giorno.

 

 

TK 1 e TK2

FI. E PP di Assunta, in piedi davanti a un muro, alla sua destra un'edicola votiva, sopra di lei, in lontananza, il Vesuvio.

 

Assunta

Nemmeno quella volta mio padre si arrese. Ogni mattina aveva una soluzione diversa e tutte le sere, deluso, ne cercava un'altra. Le canzoni napoletane, il presepio, il ventriloquo, il mago e pure l'esorcista. Ma era tutto inutile, e mi sembrava un pugile che non trova il bersaglio.

 

 

 

Stacco.

 

Scena 46.

Pozzuoli, Borgo marinaro. Est. Giorno. Inverno.

 

 

TK 1

Totalino. Gianni rientra in porto con la sua barchetta. E' tutto imbacuccato. Assunta continua a raccontare fuori campo.

 

Assunta

(Voce off)

Eccolo  mio padre, la sua barca, le sue reti. Qui farebbero 2, 8 e 17.

Per me sono solo mio padre la sua barca e le sue reti. Io al lotto non ho mai giocato.

 

Note: Verificare spostamento eventualmente con musica al posto del testo.

 

Stacco.

 

Scena 47.

Bancarella del Pesce. Est. Giorno. Inverno.

 

TK 1

MPP frontale. Con lo stile dell'intervista riprendiamo la testimonianza di Tonino, l'amico di Gianni. E' al banco del pesce e parla alla mdp. Piove a dirotto.

 

Tonino

Io non ce la facevo più di vedere Gianni rintronato e chella manera. Primm' era tutta na fantasia, tutta n'allegria. Non  era giusto che sta disgrazia era capitata proprio a lui.

L'idea mi venne una sera, mia moglie stava cucinando la pasta al nero di seppia, l'avete mai provata? Insomma io le conosco le seppiulelle, quelle per tirare fuori il nero necessitano di uno sciok. Se le sciocchi cu nu schiaff', cu n'allucc, un urlo come di te voi,  la seppia fa il dovere suo e caccia il nero.

E allora mi sono detto la bambina pure ha bisogno di uno scioc e m'è venuta l'idea. Quando l'ho detta a Gianni era na pasqua.

 

Stacco.

 

Note: girarla con intenzione conclusiva dopo "l'idea mi venne una sera".

 

Scena 48.

Casa degli zii, Int. Notte.

 

 

TK 1

Zio Ciro è solo e sta girando il ragù. Canticchia "parlami d'amore mariù" guardando il pentolone. Dopo un attimo arriva il fratello Riccardo, gli si avvicina poggiandogli una mano sulla spalle.

 

Riccardo

Vatte a riposa.

 

Ciro esce di scena e Riccardo riprende a girare lentamente il Ragù

 

Riccardo

Di notte ci alterniamo, il ragù non lo puoi lasciare solo.

 

 

Poi riprende a cantare un'altra strofa della canzone.

 

Stacco.

 

Note:

la scena va girata anche senza la seconda battuta di Riccardo.

 

Scena 49.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. Notte. Inverno.

 

 

Piove sui vetri.

 

TK 1

Carrello avanti dall'ingresso fino a piè di letto. Totalino. I due sono sotto le coperte. Nella stanza è buio pesto tranne che per il chiarore del lumino acceso davanti alle foto dei parenti defunti.

E' Gianni che prende la parola. Non si distinguono bene i volti, solo la voce ci fa da bussola nell'oscurità.

 

Gianni

Patrizia?

 

Patrizia esita prima di rispondere.

 

Patrizia

Che c'è?

 

Gianni

Stai dormendo?

 

Patrizia

No.

 

Gianni

E a che piens'?

 

Patrizia

A 'sta casa.

 

Gianni esita poi riprende a parlare, ha il tono di chi vuole arrivare da qualche parte con il discorso ma mena il can per l'aia.

 

TK 2

PP laterale di patrizia.

 

Gianni

Voce off

Aggie parlat cu Tonin.

 

Patrizia

Embè.

 

TK 3

PP laterale di Gianni

Gianni

Me so sfugat', e nu brav' omm'.

 

Patrizia

C'a ditt?

 

Gianni

Niente. Che doveva dire, m'è stato a sentì.

 

Patrizia

Ah.

 

I due rimangono in silenzio alcuni istanti, poi Gianni riprende a parlare.

 

Gianni

Patri?

 

Patrizia

Che c'è?

 

Gianni

Che ore so'?

 

Patrizia

Nun o sacc.

 

Gianni

Ho avut' una grande idea p' Assuntin' nostra.

 

Patrizia si gira verso Gianni, adesso è preoccupata. Lui continua a parlare senza tuttavia girarsi.

 

TK 4

MPP frontale

Gianni

Assuntina ha bisogno di uno scioc, tieni presente le seppiulelle quando hanno uno scioc che cacciano il nero e tu puoi fare lo spaghetto? Tieni presente Patrì?.

 

Patrizia

Tengo presente.

 

Gianni si gira verso Patrizia. Adesso i due sono faccia a faccia con i profili sul cuscino vicinissimi.

 

Gianni

Be anche a Assuntina ce serve nu scioc.

 

Patrizia

Pe caccià o  niro?

 

Gianni

Brava, pe commincia a parlà napulitan.

 

TK 5

La mdp è in PPP sulle due facce vicinissime sul cuscino che si parlano animatamente.

Patrizia

Ma qual' scioc? Tu si' pazz.

 

Gianni

Ho deciso, Patrìmi dispiace ma dobbiamo mandare Assunta a Torre Annunziata dagli zii, per un po'.

 

Patrizia

Ma che stai dicenn?

 

Gianni

SìPatrì, na vacanza, come fosse na vacanza studio.

 

Patrizia

Si na vacanza studio a Torre Annunziata. Ma vattenne.

 

Gianni

 Sii Patrì,  dagli zii di Torre,

 questa è la soluzione. Quelli sono napoletani veraci, parlan accussìdialett che nun se capiscono nemmanco tra di loro, mica comm' a nuie che ogni tanto una parola d'italiano la spiccichiamo, lì addà pe forz 'mparà a parlà napulitan.

 

Patrizia

Tu si pazz'. Sta povera creatura, essa sola a Torre Annunziata.

 

Gianni si altera, Patrizia si gira verso il suo muro.

 

Gianni

Povera creatura?  Io songo nu povero omm', solo io so quello che sto passando. Mo basta, sto tentativo lo voglio fare, fosse l'ultima cosa che faccio.  Buonanotte Patrì.

 

Gianni si gira verso il muro.

 

Tk2

PPP. Patrizia non dorme e piange nel buio in silenzio.

 

Stacco.

 

NOTE:

Verificare possibilità di inserire in testa un quadro con la facciata del palazzo di notte illuminata da un fulmine.

 

Scena 50.

Via Pedamentina. Est. giorno.

 

TK 1

PPP. Assunta ottantenne è ripresa di profilo mentre guarda lontano un punto. E' assorta, non parla, ricorda.

 

Stacco.

 

Scena 51.

Casa Aiello, cucina. Int. giorno. Inverno.

 

 

TK 1

Gianni, Patrizia e Assuntina sono in cucina. La ragazza sta partendo per la sua "vacanza-studio". La vediamo di spalle alla finestra, sommersa dagli abbracci di Patrizia che la saluta trattenendo a stento il pianto. Gianni cerca di  consolare tutti, da uomo.

 

Gianni

Vedrai ti troverai bene, gli zii nun ponno sbaglià. Forza Patrì, aiutami a prendere le valigie della signorina.

 

Patrizia e Gianni escono dalla stanza, Assuntina si gira e guarda fissa fuori dalla finestra. Un commento musicale accompagna la scena. All'improvviso guarda verso la gabbia del canarino, si avvicina, lo fissa e apre la porticina. Sentiamo Gianni fuori campo chiamare la bambina.

 

Gianni

Voce off

Muovete Assunti

 

Stacco.

 

Scena 52.

Casa Aiello, via Pedamentina 61, portone.  Est. giorno. Inverno.

 

 

TK 1

Totalino del portone di casa Aiello. Accompagnato da uno scricchiolio vediamo aprirsi un battente. Vediamo far capolino la testa di Gianni che guarda prima a destra e poi a sinistra del vicolo. In quel momento passa un carretto spinto da un uomo. Gianni lo segue con lo sguardo, il carretto esce di scena. Dopo un attimo rientra dentro e subito dopo lo vediamo uscire con la bambina in fretta e furia. La Mdp li segue da dietro scomparire con passo rapido sotto sull'arco.

 

Stacco.

 

Scena 53.

Casa Aiello, cucina Int. notte. Inverno.

 

 

Gianni e Patrizia sono seduti a tavola uno di fronte all'altro. Assunta se ne è andata da poco.

 

TK 1

Totale dall alto della cucina. I due sono in silenzio.

 

TK 2 e TK 3

MPP di quinta alternati di Gianni e Patrizia.

 

 

Gianni

Patrìche mangiamm stasera?

 

Patrizia

Non lo so, pesce.

 

Gianni alza gli occhi verso la gabbia e si accorge che la canaria non c'è più. Si rivolge alla moglie con tono tranquillo.

 

Gianni

Patrì, aro' sta a canaria?

 

Patrizia con tono sostenuto  sarcastico e un po' di sfida nei confronti del marito.

 

Patrizia

E' volata via, se ne è andata.

 

Gianni

Comm'è vulat, ca a fatt'? Ha aperto la gabbia, e se ne ghiut'?

 

Patrizia

Ti doveva pure salutare?

 

Gianni scuote la testa e con gli occhi bassi, sussurra tra sé e sé.

 

Gianni

Stai nervosa Patrì.

 

Stacco.

 

Scena 54.

Via Pedamentina 61, balcone. Est. giorno.

 

 

TK 1

La signora del piano di sopra continua la sua intervista immaginaria. Ripresa a quadro parla alla mdp.

 

La signora del balcone

Correvano, uuu se correvano. Il padre copriva a piccerell' comm' foss nu mellone. Li ho visti coi miei occhi, stavo sul balcone, ci ho i calori anche d'inverno.  Il giorno dopo ho  chiesto a Patrizia: "Patrì Assuntina come sta?"  "A capri pe na vacanza" m'ha rispost, e poi è scuppiat a piangere. Povera femmena.

 

No, no, la canaria non l'ho vista, so mortificata ma è troppa piccerella na canaria pa vedè.

Stacco.

 

Scena 55.

Casa degli zii. Int. giorno.

 

 

TK 1

Questa volta i due fratelli del padre, Ciro e Riccardo, aprono il loro intervento applaudendo fragorosamente:

 

Riccardo

Noi cosa avevamo detto? Finalmente sta figl' e ndrocchia l'hann' cacciat'.

 

Ciro

Siamo stati sofferenti di un grande dolore che poteva essere evitato tutto.

 

Riccardo

Comunque, meglio tardi che mai.

 

 

 

Stacco.

 

 

Scena 56.

Casa della sorella di Patrizia. Int. giorno.

 

 

Renata e il marito sono sempre a letto e fanno l'amore con lei seduta su di lui.

 

TK 1

Mpp. Renata guarda in macchina e il marito è di spalle.

 

 

Renata

A mamm' era disperata, mia sorella ci voleva bene a quella creatur. Ma pe nun contraddìo marit ha accettato tutte cose.

 

Il marito annuisce e ripete a eco.

 

Marito

Voce off

Tutt' cose.

 

 

Nero.

 

Scena 57.

Via Pedamentina, scale. Est. Giorno.

 

TK 1

 

CL. Assunta ottantenne sale per la via Pedamentina. Una musica accompagna la scena.

 

Assunta

Voce off

Tornai a casa una domenica di maggio.

 

Stacco.

 

Scena 58.

Casa Aiello, cucina Int. mattina.

 

 

Gianni, Patrizia e Assunta, appena tornata da Torre, sono seduti al tavolo di marmo della grande cucina.

 

 

TK 1

PP di Assunta. Guarda intensamente il padre. Nessuno parla.

 

TK 2

Controcampo su Gianni, Assunta di quinta.

 

TK 3

Totale dall'angolo di fianco a quello della porta. Assunta e Gianni si guardano seduti al tavolo, e Patrizia al lavello si gira verso il tavolo e guarda la scena.

 

TK 4

MPP su Gianni di quinta Assunta.  Davanti a lui un pacchetto. Scendiamo leggermente a seguire l'apertura del pacchetto. Lo apre lentamente e ne estrae una sfogliatella frolla e alza la testa verso Assunta.

 

TK 5

MPP laterale.

 

TK 6 TK 7 (Campo e controcampo con quinte di Gianni e assunta a privilegiare la sfogliatella spinta da uno all'altro.)

 

Gianni e Assunta che si guardano, vediamo la mano di Gianni che si posa sulla frolla che viene lentamente fatta scivolare verso la figlia che la guarda un attimo e la fa riscivolare verso gianni. Gianni riguarda la figlia poi fa scivolare il dolce per la seconda volta ma Assunta lo blocca con la sua mano su quella del padre. Gianni si libera dalla presa della figlia e si porta la mano in fronte.

 

Gianni

Non pò essere.

Non è cambiato niente.

 

Assunta rimane in silenzio.

 

Gianni

Parla Assuntì. No, nun parla.

Nun è cambiato niente?

 

Assunta risponde con un forte accento milanese.

 

Assunta

Veramente qualcosa è cambiato.

 

Gianni.

Tu stai peggio e primm, stat zitt.

 

 

TK 8

PA di Patrizia al lavello che si gira verso il tavolo.S'asciuga le mani con il mantesino e fa un passo.

 

Patrizia

Falla parlà. Che buo' ricere Assu'?

 

 

TK 9

MPP di Assunta, Patrizia arriva alle sue spalle.

 

Assunta

Devo dirvi una cosa, non so come la prenderete ma per me è una cosa bella.

 

TK 1 e TK 4 fino alla fine.

Gianni

Che devi dire?

 

Assunta

Non trovo le parole. Io sono incinta

 

Gianni

Che sei?

 

Assunta

Incinta.

TK 11 PP di Patrizia.

Patrizia

Sei incinta?

 

Assunta annuisce.

Gianni

Ma che dice? Di chi?

 

Assunta adesso ferita ancora una volta dal disappunto del padre, con tono sarcastico gli risponde.

 

Assunta

Non ti preoccupare papà era napoletano.

 

Gianni

Ma chi? Ti sì spusat?

 

Patrizia ha le mani nei capelli e non dice una parola.

 

Assunta

No.

 

Gianni

U maronn mia Patrì hai sentit'?

 

Patrizia non risponde, disperata guarda altrove.

 

Stacco.

 

 

 

Scena 59.

Cucina degli zii di Torre. Int. giorno

 

Su un tavolo di una vecchia cucina ci sono delle bottiglie di nocino messo a filtrare. Anche qui un uccello in gabbia che canta e una serie di imbuti sulla credenza. Davanti alle bottiglie di nocino la coppia di zii di Torre Annunziata rivolti alla mdp spiega come sono andate le cose quando Assuntina era a casa loro.

Dietro loro, in fondo alla stanza, Assunta ottantenne è seduta su una sedia magico spettatore del ricordo degli zii.

Gli zii parlano napoletano cosìstretto che la loro testimonianza viene doppiata da uno Spk in perfetto italiano in trad. simultanea tipo conferenza.

 

TK 1

PA frontale.

 

Lo zio

Nui simm' nat a torr' e vulimm murìa torre. Sta creatura è benut' che parlav' milanes' e toccava a noi darl' na raddrizzat'. Era na ragazzina difficile, ma era na ragazzina. Poi quando gli so spuntate le sizze...uuhh

 

TK 2

MPP.

 

La zia

Pescatur, macellar', viecch',  e guagliun, ogni sera ce purtav a casa n'omm diverse... l'avimm a vuta caccià. Che scuorn... noi simm gent' per bene, no animal'

 

Lo zio

Nui simm' e Torr' e sti cos' nun e facimm' jess a milan' si vo' essere ìlibera e indipendenteì comm dicev' ess. Traduc!

 

La mdp stringe in avanti a escludere i due zii fino a scoprire Assunta seduta dietro di loro su una sedia che racconta in mdp.

 

Assunta

Li i ragazzi erano tutti belli e io non capivo una parola di quello che dicevano, cosìimmaginavo quello che volevo sentirmi dire.

 

TK3

Dettaglio sulla bocca di Assunta.

 

Assunta

Ogni sera un principe diverso, azzurro, ma anche blu, viola, giallo, rosso.

Nessuno si preoccupava del mio accento.

 

Stacco.

 

Scena 60.

Nisida, spiaggia grande. Est. giorno.

 

TK 1

Carrello a seguire i piedi in acqua di Assunta 20enne che cammina sulla spiaggia deserta. Allarghiamo a seguire la ragazza che si allontana di spalle vestita da sposa.

 

Dopo una pausa riassolve la voce narrante di Assunta ottantenne.

 

Assunta

-Voce off-

L'unico che ho amato è stato Peppino,

l'amavo veramente.

 Avrei fatto di tutto per lui.

Anche andare al belvedere a fare l'amore in macchina.

Poi una volta tirai fuori il "Corriere della Sera" per coprire i vetri,

lui scese, andò via e non lo vidi mai più.

Forse se avessi usato "il Mattino" stava ancora qui.

 

Stacco.

 

Note:

incidere anche la prima battuta della scena successiva per eventuale allungamento voce off. (Forse se avessi usato "il Mattino" stava ancora qui.)

 

 

Scena. 61.

Casa Aiello, cameretta di Assunta. Int. giorno

 

 

Assunta è stesa sul letto della sua cameretta rimasta come una volta. La madre è seduta accanto a lei. Si parlano in tono confidenziale.

 

TK 1

PP di Patrizia seduta sul letto.

 

Patrizia

Forse se avessi usato ìil Mattinoì stava ancora qui.

 

Assunta

Voce off

Adesso ti ci metti anche tu, non bastava papà?

 

TK 2

Totalino dalla porta di Patrizia e Assunta.(ripetuto)

 

Patrizia

Tu lo stai ammazzando a quel pover'uomo.

Tu ti rendi conto? Tu sei incinta e non sai di chi?

 

Assunta adesso si alza in mezzo al letto.

 

Assunta

Volevate qualcosa di napoletano, e io ve l'ho portato.

 

Patrizia fa per dargli uno schiaffo. E poi gli si rivolge in tono di rimprovero.

 

Patrizia

Statt' Zitt' che dici? Nun bestemmià. Nun bestemmià.

 

Poi si alza frenando il pianto e esce dalla stanza.

 

 

Stacco

 

Scena 62.

Casale via di Torricola. Est. Giorno.

 

 

Peppino, il fidanzato di Assunta, sta seduto al tavolino di un bar e parla in macchina.

 

Peppino

Io sono Peppino, ho conosciuto Assunta proprio inta a stu bar. Era pomeriggio, faceva caldo, chiese un te e liggeva o giurnale, due stranezze in una. Poi prinnett' a giarr' del latte e lo stava per versare nel tè. Io pensai a nu momento di distrazione e l'avvisai ìsignorina, faccia attenzione, chillo è latteì lei mi sorrise e disse ìmi piace cosìì e verso o latte into o te. Fu allora che mi piacque. Facemmo l'amore la sera stessa ncopp' a spiaggia, e poi quella dopo e quella dopo ancora. Assunta si era innamorata, ma  poi è finita, l'amore finisce che vulite fa.

Strana era strana assai.

 

 

 

Stacco.

 

Scena 63.

Casa Aiello, cameretta di Assunta. Est. Notte.

 

 

TK 1.

Sequenza. Musica. Assunta è stesa a letto e guarda il soffitto, poi si alza, sposta la cassapanca davanti all'armadio e ci sale sopra per prendere qualcosa in alto. Tira giù un pacchetto, si siede alla scrivania, soffia via la polvere dalla scatola e la apre. Estrae un vecchio biglietto d'auguri. Lo apre e sul retro leggiamo ìsei grande, hai 10 anniì Il messaggio scritto dentro strappa un sorriso ad Assunta. Poi lo ripone ed estrae dalla scatola un registratore a cassette. Preme il tasto Play e sentiamo uno stralcio del vecchio corso, con le parole distorte dagli anni.

 

Registratore

A penna sta in cop o tavolo.

 

 

Assunta ferma il registratore, estrae la cassetta e comincia a sfilare il nastro, lentamente, ossessivamente. Riassolve la musica.

 

Stacco.

 

Scena 64.

Bancarella del pesce. Est. giorno

 

 

TK 1

Dettaglio sul coltello che trancia una fetta di pesce. Saliamo.

Gianni sta tagliando delle trance di pesce. Alle sue spalle, dal casotto sentiamo l'amico rivolgergli una domanda.

 

Tonino

Voce off

Gianni, ma Assunta è turnat?

 

Gianni ha lo sguardo basso, continua a pulire alcune alici e non risponde. Alle sue spalle dal casotto vediamo sbucare Tonino che incalza.

 

Tonino

Allora è turnat, e o ver?

 

Gianni

(senza voltarsi, continuando a tagliare il pesce)

E' turnat Tonì.

 

Tonino

(avvicinandosi a Gianni)

E pecché nun me lo hai ditt'?

 

TK 2 e TK 3

MPP alternati di Gianni e Tonino in pseudo soggettiva.

 

 

Gianni

(girandosi scocciato verso Tonino)

T'o' dic' mo', to sto dicenn, è turnat.

 

Tonino

Stai nervoso Gianni?

 

Gianni riprende a Tagliare, risponde a Tonino senza guardarlo in faccia.

Gianni

No, sto bene e tu stai nervoso?

 

Tonino meravigliato della reazione dell'amico risponde quasi sottovoce.

 

Tonino

No Gianni, va tutto bene.

 

Gianni

(volgendosi verso Tonino)

Però sìi curius', me pare che sìassai curius', vuò sapé eh, ...ti piace e sapé eh? Tutti qui vonno sapè. Vero signò?

 

 

TK 4.

Controcampo. Una signora di fronte al banco, intimorita dalla foga di Gianni si allontana. Altri curiosi assistono alla scena.

 

Gianni

Voce off

Vulite sapè?

 

TK 5 

Totale frontale  con quinta delle persone

 

TK 6

PA di Gianni e Tonino.

Gianni

E I' v'o dico.

 

Gianni perde il controllo e continua ad urlare, un grido disperato, ora rivolto non più a Tonino ma ai passanti incuriositi da quelle urla. A metà discorso Gianni sale su una sedia.

 

Gianni

Venit, venit' accattatv o pesc' teng na bella storia pe vuie, venit' signò, e 'vvulit nu chil d'alic' cu' na bella storia arint' e' vulite? Avita sapè che mia figlia è na puttana...è na puttana..o verament'. U pulp ve piace u Pulp, mia figlia s'è fatta tuccà (fottere) da tutta Torre Annunziata, mia figlia è puttana...bucchinaraaaa....

 

Tonino cerca di fermare l'amico, lo strattona per un braccio, cerca di calmarlo, fino a tappargli la bocca strozzandogli in gola gli ultimi improperi. Gianni calmo con gli occhi pieni di lacrime si gira verso Tonino, e  sussurra una indicibile verità mentre Tonino l'abbraccia.

 

Gianni

Tonì, mia figlia è na' zoccola.

 

TK 7.

Piani di ascolto vicino alla bancarella.

 

TK 8.

Due ragazzi, accorrono curiosi verso la bancarella.

 

Stacco.

 

 

 

Scena 65.

Nisida, Muro di pietra. Est. tramonto.

 

 

TK 1

CL angolato. Gianni cammina al tramonto sopra al muro.

 

Stacco.

 

Scena 66.

Casa Aiello, cucina. Int. notte.

 

 

TK 1

MPP frontale da capo tavola. Patrizia e Assunta sono seduta dalla parte opposta una di fronte all'altra.

Notte. Gianni dovrebbe essere tornato da un pezzo eppure non si vede. Patrizia è preoccupatissima. Seduta al tavolo di marmo aspetta impaziente il ritorno del marito. Assunta seduta di fronte a lei le fa compagnia e per la prima volta cerca di consolare la madre.

 

Patrizia

Che ore s'è fatt, Assù?

 

Assunta

Sarà mezzanotte.

 

Patrizia

Ma addo è ghiut'?

 

Assunta

Dai mamma, non esser tesa, forse era nervoso e ha fatto una lunga passeggiata fino alla Rucciulella fra un attimino rincasa.

 

Patrizia alza gli occhi sulla figlia, poi riprende a parlare.

 

Patrizia

Assuntiìi nun sacc' a che pensaà.

 

Assuntina posa una mano su quella della madre in segno di affetto, poi le risponde.

 

Assuntina

Non pensare, andiamo a dormire. Prima o poi tornerà.

 

Patrizia è sconsolata, si alza dal tavolo e va verso la finestra. Di spalle, guarda fuori alla finestra.

 

Stacco.

 

 

Scena 67.

Casa degli zii. Int. notte.

 

TK 1

MPP di Ciro e Riccardo.

I due zii piangono e si asciugano le lacrime mentre parlano.

 

Ciro

Erano le undici quando lo vedemmo dietro alla porta, aveva gli occhi scavati come a nu zompi. Che impressione!

 

Riccardo

Pareva nu cadavere che camminava, e

tutto a causa di quella schifosa. Vi rendete conto? Nun sap' chi è o' pat'.

 

Riccardo prende un pezzo di cipolla dal tagliere di Ciro e se la mangia

Riccardo

E tagliale più sottili, sti cipolle.

 

Ciro

Me piacen gross'.

Noi lo avevamo detto subito, noi modestamente leggiamo il futuro.

 

Riccardo

Nella pentola di Raù.

 

Ciro

Il ragù parla chiaro, se non ti piace da piccolo finisci male, e lei è finita zoccola.

 

Riccardo

Nostro fratello, pover' omm.

 

Versano le cipolle nel ragù. E tornano a parlare normale.

 

TK 2

Dettaglio sulla versata delle cipolle nella pentola.

 

Ciro

Diceva cose senza senso, se vuleva aprìnu ristorant cu Tonino, ma vi rendete conto? Cu Tonino?

 

Riccardo

Poi ci chiese un letto per dormìre.

 

Ciro

Ma qua stiamo stretti, la casa è piccola, come si faceva, mi dispiace Gianni simm parenti mica simm'zingari.

 

TK 3

PP di Riccardo

 

Riccardo

L'avettam caccià.

 

Scena 68.

Casa Aiello, cucina. Int. notte.

 

 

Notte alta. Patrizia è nervosa, Assunta le tiene compagnia in questa veglia di attesa.

 

TK 1

Seguenza fino alla fine della scena a seguire i movimenti di Patrizia.

 

TK 2

MPP di Assunta che risponde alla madre.

 

Patrizia è di spalle alla finestra.

 

Patrizia

Che ore so' Assu'?

 

Assunta

E' tardi.

 

Patrizia si gira e va verso i fornelli.

 

Patrizia

Aggià fa cocc'osa sinnò scoppio, mo pripar' o' cafè.

 

Prende la macchinetta del caffè, la riempie e la mette sul fuoco. Si gira,  si asciuga le mani con uno strofinaccio e parla alla figlia.

 

Patrizia

Assuntìdimm' a verità t'a parlat', stamattina, avete litigato ancora, me lo devi dire.

 

Assunta

No, mamma. Te l'ho detto.

 

Patrizia va verso la tavola.

 

Patrizia

Quando torna Gianni,  bisogna truvà o pat' e' stu bambino. Non voglio sapere storie.

 

Assunta

Il padre non c'è. Basta.

 

Patrizia si siede

 

Patrizia

Ci àdda esser'.

 

TK 3 e TK 4

Stacchi alternati tra Assunta e Patrizia con quinte.

 

Assunta

Smettila mamma, ti prego.

 

Patrizia

Gianni sarà muort'.

 

Assuntina

Cosa dici mamm, non fare la sceneggiata napoletana, ti prego.

 

Patrizia

Sarrà muort, me lo sento.

 

TK 5

Dettaglio della polvere versata sulla macchinetta.

 

TK 6

Dettaglio sull'accensione del fuoco.

 

 

Stacco.

 

 

Scena 69.

Casa della sorella di Patrizia. Int. notte.

 

 

TK 1

E' notte fonda. Renata è al letto con il marito. Come sempre. Fanno l'amore lei davanti e lui dietro. Entrambi sono rivolti verso la MdP, l'inquadratura è stretta.

 

Renata

Era notte tarda, stavamo ... ho sentito bussare alla porta, tre colpi, ìe' mo' chi èìdissi?

 

Marito

Era Gianni, o marit' e sua sorella.

 

Renata

Ma non aprimmo.

 

Marito

Fui proprio io a dire, nun aprìmm' Renata. E lei non se lo fece ripetere due volte.

 

Renata

Ci mettevamo troppa paura, aveva gli occhi pieni di sangue, pareva nu mariuol. Povera mia sorella. Ha perso na figlia e nu marit'.

 

Il marito

E pure na' canaria.

 

Stacco.

 

 

Scena 70.

Casa Aiello, cucina. Int. notte.

 

 

TK 1

Soggettiva in MPP di Patrizia dal volto santo appeso alla parete tra le due finestre. Assunta è ancora seduta al tavolo.

 

Patrizia

Dicìa verità, nun t'agg' mai chiest' nient', nient'.

 

TK 2

Controcampo sul Volto Santo con Patrizia di quinta.

 

Patrizia

Voce off

Mo' mi aiutà è venuto il momento, li a fa turnà a Gianni, mommò, e subbit'. Ossai fa? O si solo nu portafortuna?

 

Stacco.

 

 

Scena 71.

Casa di Tonino, portone. Est. notte.

(Un portone qualunque nella zona di Via del Formale.)

 

 

TK 1

PA.

 

TK 2

PP

 

Tonino è davanti al portone di casa. E con lo stile dell'intervista continua a raccontare.

 

Tonino

Poi è venuto a casa mia, saranno state le quattro del mattino, mi faceva troppa pena a vederlo, era lìnun diceva una parola, piangeva sempre l'ho dovuto  cacciare,  ho detto "Gianni me fa troppo male a te vedè accussì, è meglio che torni a casa."

 

Tonino fa una pausa, poi riprende.

 

Tonino

Sono suo amico se ne doveva andare da sotto agli occhi miei.

 

Anticipo d'audio della scena successiva.

 

Signora del balcone

voce off.

Albeggiava.

 

Stacco.

 

Scena 72.

Via Pedamentina 61, Balcone. Est. Alba.

 

 

TK 1

La signora sul balcone continua anche lei nella sua intervista. Rivolta alla mdp spiega.(luce alba)

 

Signora del balcone

Eh albeggiava. Io stavo prendendo il fresco fuori al balcone. Gianni Aiello è venuto a casa mia, mi ha detto tutto, nun me pareva o' vero, mi ha detto di Assuntina, della vacanza a Torre, dei piscatur', che è na' zoccol', tutto quanto.

Che disgrazia, pover omm, gli offerto un po' di limoncello e poi se ne è andato.

 

 

La signora fa una pausa e poi riparte quasi accusando l'intervistatore.

 

Signora sul balcone

Ma pecché ce sta un orario pe offrìnu limoncello?

 

Stacco.

 

NOTE:

Giare quadri:

A facciata del palazzo

B facciata casa rossa

 

Scena 73.

Casa Aiello, cucina. Int. Mattina presto.

 

 

Assunta è andata a letto da un po'. Patrizia è sola nella grande cucina. E' crollata per la stanchezza e dorme con la testa sul tavolo. E' ormai mattina.

 

TK 1

 

MPP laterale di Patrizia con la testa sul tavolo. Sentiamo il rumore delle chiavi di casa. Dopo un attimo, vediamo apparire sulla porta Gianni, in silenzio. Esita un attimo poi si avvicina alla moglie. La tocca con una mano, lei balza in piedi e lo abbraccia.

Gianni immobile si lascia abbracciare ma non dice una parola.

 

Patrizia

Gianni, so' stata accussìpreoccupat', sìturnat' meno male che sìturnat'.

 

E giù con altri baci al marito ritrovato. Poi Gianni prende la parola mentre la moglie lo guarda poco discosta con un sorriso incredulo e felice.

 

Gianni

Sono stanco, sono molto stanco Patrì, ho bisogno di riposare.

 

Gianni si scosta da Patrizia e va verso la credenza. La MdP panoramica a seguirlo.

 

Patrizia

Sì, va bene, Gianni, hai ragione, vatt'a cucca' una bella dormita e passa tutto.

 

Prende una brocca d'acqua dalla credenza va al lavello e la riempie, poi prende un bicchiere e si allontana verso la sua stanza. Patrizia lo segue.

 

Stacco.

 

Scena 74.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. Mattina presto.

 

 

TK 1

Totalino dal letto verso la porta.

Gianni entra nella sua stanza, la moglie lo segue poco indietro, scortandolo come a volerlo proteggere.

Gianni va alla finestra e abbassa la tapparella con un gesto abitudinario, poi tira gli scuri delle persiane, quindi posa la brocca sul comodino, e lentamente comincia a spogliarsi per indossare il pigiama.

 

TK 2

PA di Patrizia appoggiata allo stipite.

 

Patrizia

Gianni Assunta è di là, la vuoi vedere?

 

TK 3

Pseudo soggettiva di Patrizia con quinta su Gianni in pigiama.

Gianni sembra non sentire la domanda di Patrizia, scopre le coperte e si mette a letto.

 

Gianni

Sono  stanco. Chiudi la porta, voglio riposare un coco. Solo un cochino.

 

TK 4

PP.

Patrizia perplessa, esce dalla stanza e accosta la porta.

 

 

Stacco.

 

Scena 75.

Casa Aiello, Cucina. Int. mattina.

 

 

TK 1

MPP di Assunta seduta al tavolo.

 

Assunta

Allora?

 

TK 2

 MPP di Patrizia che si siede con Assunta di quinta.

 

Patrizia

So preoccupata. Ha detto na cosa strana: cochino

 

TK 1

MPP di Assunta

 

Assunta

Dove è stato?

 

TK 3

PP di Patrizia

 

Patrizia

Ha detto: "Voglio riposare un cochino".

 

Tk 1

MPP di Assunta

 

Assunta

Si sarà sbagliato, voleva dire pochino.

 

TK 3

PP di Patrizia

 

Patrizia

No, nun s'è sbagliato... Vabbuò, l'mpurtant è che è turnat'. Quando si sveglia voi due dovete parlare, io non ce la faccio più, anche io sono stanca.

 

TK 1

PP di Assunta

 

Assunta

Cosa dobbiamo dirci, ormai?

 

TK 3

PP di Patrizia

 

Patrizia

Dovete parlare non importa quello che vi dovete dire.

Dissolvenza incrociata o nero.

 

Scena 76.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. sera.

 

 

TK 1

PA

Patrizia è dietro alla porta della stanza da letto. La apre leggermente per controllare se Gianni sta ancora dormendo. Lo vede immobile, girata verso la finestra. Sussurra il nome del marito.

 

Patrizia

Gianni... ohi Già, ...Gianni

 

Poi non vedendo nessuna reazione, richiude la porta e se ne va perplessa e preoccupata.

 

Nero.

 

Scena 77.

Casa Aiello, Cucina. Int. mattino.

 

TK 1

Panoramica a seguire in PA assunta che entra dalla porta e si dirige verso il lavandino.

 

Assunta

Hai dormito in cucina?

 

TK 2

Controcampo a FI. Patrizia sta riponendo una vecchia branda dietro alla porta della cucina. Notiamo sul muro sopra  di lei il volto santo adornato da una cornice di neon, kitch e molto visibile.

 

Patrizia

Non lo volevo disturbare, è stanco.

 

Patrizia raggiunge assunta al lavello. Panoramichiamo a seguirla.

 

Assunta

Ancora dorme?

 

Assunta fa per preparare il caffè, Patrizia gli toglie la macchinetta dalle mani e lo prepara lei.

 

Patrizia

So' due giorni che dorme, che faccio lo sveglio?

 

Assunta

Sì, sveglialo.

 

Stacco.

 

 

Scena 78.

Casa Aiello, camera da letto. Int. mattina.

 

TK 1

Dettaglio.

Patrizia senza poggia il vassoio con il caffè sul comodino. Poi va verso la finestra.

 

Patrizia

Gianni, song e nove. Come ti senti?

 

Comincia ad alzare fragorosamente le tapparelle. Poi si rivolge nuovamente a Gianni

 

Patrizia

 Hai durmit due giorni. Ti vuoi alzare.

 

 

TK 2

PP di Gianni sprofondato nel cuscino (in ppp, sfuocata, la tazzina del caffè)

Gianni fa segno a Patrizia di richiudere le tapparelle.

 

Gianni

Sono ancora stanco.

 

Patrizia

Voce off

Come stanco... stamattina nun vai a faticà?

 

Gianni

Buonanotte Patrizia.

 

Gianni si gira dall'altra parte.

 

TK 3

Totalino laterale. Patrizia rimane in piedi meravigliata accanto al letto.

 

 

Patrizia

Come buonanotte? Song e nov'.

 

 

 

Stacco.

 

 

Scena 79.

Casa degli zii. Int. giorno.

 

TK 1

Ciro e Riccardo continuano la loro intervista immaginaria fra i fumi delle pentole sul fuoco.

 

 

Riccardo

Ormai mio fratello era nu cadavere che camminava.

 

Ciro

Anzi era nu cadavere che stava a letto.

 

Riccardo

E non aggiungiamo altro.

 

Nero.

 

Scena 80.

Casa Aiello, cucina. Int. giorno.

 

 

Patrizia e Assunta sono sedute a tavola. Stanno sbucciando un mucchio di fagiolini, sullo sfondo la branda sfatta.

 

TK 1

PPP di patrizia

Patrizia

So due mesi che sta into o' liett'. Nun saccio più che fare.

 

TK 2

Totalino delle due donne dalla credenza con leggero movimento di macchina laterale.

 

Patrizia

Nun s'è piglia manco più o cafè. Sono preoccupata.

 

Assuntina

E' grave?

 

Patrizia

Siamo tutti gravi in questa casa.

 

Assuntina

Io sto bene.

 

Patrizia

Non hai dolori?

 

Assuntina

Ogni tanto. Ma sto bene.

 

Patrizia

Meglio accussì.

 

Stacco.

 

Scena 81.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. giorno.

 

TK 1

Dettaglio. Assunta poggia un vassoio con un piatto di minestra, un bicchiere di vino e una fetta di pane.

 

 

Patrizia

Mo' ci facciamo una bella mangiata di minestra, e diman' stai meglio, misuriamo la febbre damm' o bracc' Gianni.

 

Gianni rifiuta di dare il braccio.

 

TK 2

MPP frontale.

Gianni

Io domani starò peggio, Patrìe nun me vogl' misurà niente, io sono stanco e voglio dormire. Quando mi sarò riposato abbastanza, se Dio vuole, me ne muoio fresco come 'na rosa.

 

Patrizia

Nun dicer accussìche passa tutto.

 

Gianni

Tutto passa, amma vedè comm' pass'. Vattenne Patrìe portati questo piatto..

 

Patrizia esita un attimo, poi prende il piatto e va verso la porta. La seguiamo con una panoramica e un leggero carrello indietro. Sulla porta si ferma e si rivolge nuovamente al marito.

 

Patrizia

Assuntina chied' semp e te. La vuoi vedere?

 

 

Gianni non risponde, Patrizia esce dalla stanza.

 

Stacco.

 

Scena 82.

Via Pedamentina, casa rossa. Est. Giorno.

 

 

Assunta ottantenne. Non parla. E' assorta.

 

TK 1

PP di profilo defilato nell'inquadratura. Sullo sfondo il muro rosso della casa.

 

Stacco.

 

Nota.

La voce off della scena successiva potrebbe cominciare con una battuta su questa scena.

 

Scena 83.

Bancarella del Pesce. Est. giorno

 

 

TK 1

FI.

Tonino è solo al banco. Il posto di Gianni è deserto. Tonino urla per vendere il pesce. Non sentiamo la sua voce e nessun suono. Vediamo in slow motion il suo volto contrarsi nella smorfia del grido. Sulle sue urla assolve la voce fuori campo di Assunta.

 

 

Assunta

 voce off

Tonino, che era un brav'uomo provvedeva a noi, ci portava il pesce  tutte le sere e anche qualcosa di cucinato dalla moglie. A mio padre non voleva vederlo, preferiva ricordarlo come'era.

 

Stacco.

 

NOTE:

Può essere tolto il testo e sostituito con una musica.

 

Scena 84.

Nisida, spiaggia piccola.  Est. Giorno.

 

TK 1

Un lento carrello laterale sul mare raggiunge Assunta. E' seduta su una sedia, proprio in riva al mare, e parla in macchina.

 

Assunta

Per fortuna non si parlava più del padre del bambino che aspettavo, la mia era ormai una pancia senza nome e senza storia come quella della Vergine.

 

 

Stacco.

 

NOTE

Quadro:

C. Assunta 80 di spalle sul muro di pietra (NIKE) e Assunta 80 stesa che fuma

 

Scena 85.

Pozzuoli, borgo marinaro, scogli retrostanti. Est.  giorno.

 

 

TK 1

FI. Assunta 80enne di spalle seduta sulla sedia verso mare.

 

 

 

Nota:

In montaggio questa scena può sostituire la precedente con voce off dell'altra oppure diventare fegatello.

 

 

 

Scena 86.

Via Pedamentina, Basso. Est. Giorno.

 

TK 1

Tonino arriva dal vicolo e passa davanti al basso. Ha una gabbia con una canaria in mano.

 

Stacco.

 

Scena 87.

Casa Aiello, cucina. Int. giorno.

 

 

TK 1

PP. sulla gabbia con la canaria posata da Tonino sul tavolo.

 

Patrizia

Voce off

Grazie Tonino, accomodati...

TK 2 e TK 3

MPP alternati di Tonino e Patrizia con la gabbia di quinta.

 

Patrizia

...o vuò nu cafè?

 

Tonino

No grazie, Patrì, cinque minuti solo, che devo tornare al banco. Comm' sta?

 

Patrizia

E' immobile come nu stoccafiss', non mi pare che ha febbre, ma è pallido, tossisce e  nun dice na parola.

 

Tonino indicando il canarino.

 

Tonino

Questa è meglio di quella che è vulat', Patrì, e na medicina per chi ama gli uccelli, come li ama Gianni.

 

Patrizia

Speriamo Tunì.

 

Tonino con un pizzico di imbarazzo riprende il discorso.

 

Tonino

Assuntin comm' sta?

 

Patrizia

Ha nausea e deve stare a letto. Ma va girando pa a casa.

 

Tonino

E co o' Pat' come va?

 

Patrizia

Gianni nun a vo' vere' e anch'essa ce l'ave cu Gianni.

 

Tonino

Che disgrazia una famiglia così....

 

Tonino cerca la parola che non trova.

 

TK 4

Totalino.

 

Tonino

Vabbuò ora ti devo salutare.

 

Patrizia

O vuò vedè a Gianni?

 

Tonino

Un'altra volta Patrì,  devo proprio andare, ci vediamo domani.

 

Patrizia

Vai Tonì, vai e grazie per la canaria.

 

Stacco.

 

Scena 88.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. giorno.

 

 

Patrizia entra nella stanza. Gianni apre gli occhi. Il suo sguardo è assente.

 

TK 1

PP di Gianni

Patrizia

Voce off

Ecco una bella sorpresa pe' Gianni mio.

 

TK 2

Controcampo in soggettiva di Gianni.

Patrizia entra in stanza,  ha la gabbia in mano e la mostra a Gianni, si avvicina e al letto.

 

Patrizia

Te piac'? E' na bella razza, te la purtat' Tonino che ti manda tanti saluti...a mettimm' sopra al comodino cosìti fa compagnia.

 

 

 

TK 3

PP di Patrizia che poggia la gabbia sul comodino..

 

Patrizia

Quanto ti piacciono gli uccelli Gianni, dimm' amè.

 

Gianni fa un gesto con la mano ad indicare di portare via la canaria. Poi a fatica sbiascica alcune parole.

 

TK 4

PP di Gianni angolato, sentiamo la gabbia poggiata sul comodino.

 

Gianni

Nun me piace, cinguetta strano sta canaria. Andate via tutte e due che so stanc, per piacere.

 

 

Stacco.

 

 

Scena 89.

Casa Aiello, cucina. Int. Giorno.

 

 

TK1

PPP di Patrizia in cucina seduta verso la porta davanti alla gabbia del canarino poggiata sul tavolo. Ha gli occhi lucidi.

 

Assuntina

Voce off

Abbiamo un nuovo canarino?

 

Patrizia alza la testa verso la figlia.

 

Patrizia

Assuntì, che fai qua? Hai sentito il medico? Tu  devi stare a letto.

 

TK 2

Controcampo, con Patrizia di spalle, su Assunta ferma sulla porta che ascolta la madre.

 

Patrizia

Sinnò a pierd' sta creatura. Andiamo ti accompagno.

 

Patrizia si alza e esce di scena. Stringiamo ad avvicinarci sul canarino mentre sentiamo fuori campo le voci delle due donne che si allontanano.

 

Patrizia

Voce off

E sentit o duttor? Devi stare a letto.

 

Assunta

Voce off

Hai comprato un canarino?

 

Patrizia

Voce off

Sì, l'ho comprato, andiamo a letto su, che sti dolori nun me piacen.

 

Assunta

Voce off

Lo posso vedere?

 

Patrizia

Voce off

No, sinnò fa a fine di quell'altro. Sdraiati piano.

 

Scena 90.

Casa Aiello, cameretta di Assunta. Int. sera.

 

 

TK1

MPP  delle due donne da piedi letto.

 

Patrizia aiuta Assunta a mettersi a letto, prendendole la gamba.

 

Patrizia

(voce a dissolvere)

Appoggiati, fai piano, alza la gamba, piano Assuntì, piano.

 

Sulle voci di madre e figlia che dissolvono, assolve la musica e la voce di Assunta 80.

Assunta

Voce off

Ed eccoci qua, io a letto e mio padre pure...

 

 

Dissolvenza.

 

Scena 91.

Nisida, spiaggia piccola, Est. Mattina presto.

 

 

Assunta ottantenne guarda il mare.

 

 

TK1

Con un carrello avanti ci avviciniamo da FI a PP di spalle.

 

Assunta

-voce off-

...e la stanza dove mi perdevo da bambina  mi sembrava piccola e angusta. Adesso ho ottantanni e quando guardo il mare penso a quel ramo del lago di Como ... e a quel povero uomo di mio padre che non si è mai dato pace, non si è mai rassegnato.

 

Assunta si gira e dice l'ultima battuta in macchina con tono pensoso.

 

Assunta

Ora lo perdono, a quel tempo no.

 

Dissolvenza incrociata.

 

Scena 92.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. giorno.

 

 

TK 1

Totalino di fronte a riprendere il marito nel letto e Patrizia che amorevolmente gli fa la barba.

 

Patrizia

Come va questa mattina?

 

Gianni scuote la testa  affaticato, Patrizia esita un attimo, poi riprende a parlare.

 

Patrizia

Assuntina ti manda tanti saluti, dice che ha sbagliato e che te vo' bene.

 

Parallelamente al letto carrelliamo avanti mantenendo entrambi nell'inquadratura con una leggera panoramica. Gianni non risponde, Patrizia riprende.

 

Patrizia

Nun dic' nient?

 

Gianni

Si sto accussìcumbinat' è a causa sua.

 

Patrizia con tono accondiscendente.

 

Patrizia

So' cose di ragazzi, smettila e parlà accussì.

 

 

Dissolvenza.

 

 

Scena 93.

Casa Aiello, cameretta di Assuntina. Int. giorno.

 

 

TK 1

Dettaglio

Patrizia ha in mano un vassoio con un bel panettone sopra. Posa il panettone sul comodino e si rivolge alla figlia.

 

TK 2

Totalino da piè di letto ad avvicinarsi lentamente. (stessi punti macchina scena precedente)

 

Patrizia

Tien' Assuntì, cosìti passano le voglie.

 

Assunta

Grazie mamma.

 

Patrizia

Tuo padre sta meglio, m'ha detto di dirti che nun è colpa di nisciun di questa situazione, so' disgrazie che capitan

 

Assuntina

La colpa è solo sua.

 

Patrizia

Ma che dici,  quello ti vuole bene. M'a chiesto pure se hai scelto il nome del bambino, pensa, lui suggeriva Ambrogio.

 

Dissolvenza.

 

Scena 94.

Casa Aiello, cucina. Int. Giorno.

 

 

TK 1

Dal dettaglio del volto Santo (con i neon) fino a Patrizia che con i ferri sta preparando una maglia per il nascituro.

 

Stacco.

 

 

Scena 95.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. giorno.

 

Patrizia entra come al solito in camera da letto, un montarozzo campeggia in mezzo al letto: Gianni si è rifugiato sotto le coperte.

 

TK 1

Dall'angolo opposto a quello di Gianni panoramica da MPP di Patrizia che apre la porta ed entra nella stanza a seguire patrizia fino al totalino laterale del letto.

 

Patrizia

(avvicinandosi al comodino)

U Gesù... Gianni Gianni ...ma che hai fatto?

 

Patrizia cerca di tirare/scoprire le coperte mentre Gianni fa resistenza.

 

Patrizia

Esci subito, che fai lìsotto, me fai paura.

 

Gianni

Lasciatemi stare

 

Patrizia continua a parlare.

 

Patrizia

Gianni ma che succede? Esci a sotto sti cuperte, ti prego.

 

Gianni non risponde

 

Patrizia

Accussìme fai murì, ti voglio bene esci. Già, Gianni, me sient? Vuò ascìo no? Rispunn, parlame.

 

 

Gianni

(con tono solenne e sofferente.)

Tramontana e o' pesc' s'intana.

 

 

Patrizia si lascia cadere sulla sedia.

 

 

 

Dissolvenza

 

Scena 96.

Casa Aiello, cameretta di Assuntina, Int. notte.

 

 

TK 1

Totalino da piè di letto.

Patrizia è seduta sul letto, Assuntina sta dormendo. Le dà un bacio sulla guancia e accarezzandole i capelli sussurra.

 

Patrizia

Dormi Assunti, che è meglio.

 

Stacco.

 

Scena 97.

Casa Aiello, camera matrimoniale, Int. notte.

 

 

 

 

TK 1

MPP laterale, patrizia è seduta sul letto. Gianni è sotto alle coperte

 

Patrizia

Gianni esce, taggia dicere na cosa.

Non mi crederai Gianni.

Tua figlia ten a voglia e Pastiera.

Vuoi asci o no?

 

Gianni non risponde.

 

Patrizia

S'è mangiata na guantiera sana sana, so accussìcuntent. Nun dic' nient'?

 

Gianni

Comm' sta a canaria?

 

Patrizia

Chiede sempre di te.

 

Patrizia

Anche Assuntina.

 

 

Stacco.

 

Scena 98.

Casa Aiello, cucina. Int. Mattina.

 

 

 

Tonino è andato a trovare Patrizia.

 

 

 

TK 2 e TK 3

 

MPP alternati di Tonino e Patrizia.

Tonino

Come va Patrì?

 

Patrizia

E come deve andare Tonì

 

Tonino

Gianni, sta ancora into o liett'?

 

Patrizia

Tonì, Gianni s'è mis' sotto' e cuperte e nun vo' ascì chiù.

 

Tonino

Come sotto e cupert?

 

Patrizia mima l'azione di Gianni che si copre tutto.

 

Patrizia

Sano, sano.

 

TK 1

Totalino

Patrizia e Tonino sono seduti al tavolo della cucina.

 

Tonino

Stran' stu fatto. E co' Assuntina comm' va?

 

Patrizia

Nun se parlan', nun se chiamman, nun se sfioran e pure so'pat e figlia.

 

Tonino

Nun è che avit' na fattura?

 

 

Patrizia è seduta al tavolo, dove prima stava parlando con Tonino.

 

 

Patrizia

Ma quale fattura, a colpa è solo a mia.

 

 

Tonino

Ma che dici, a colp' è de nisciun.

 

Patrizia

No, è a mia pecché so' femmena.

 

Patrizia abbassa la testa per poi rialzarla lemtamente.

 

Patrizia

Tu si omm e nun può capì.

 

 

TK4

Controcampo sul posto ora vuoto di Tonino. La mdp sale lungo il muro a trovare il volto santo di Gesù.

 

Patrizia

Voce off

la femmina  vive male, il mondo è degli uomini e non se ne parla più.

 

TK 5

Controcampo in soggettiva picchiata dal Cristo a riprendere Patrizia che continua nella stanza vuota. Dopo qualche momento la mdp si avvicina lentamente su Patrizia.

 

Patrizia

I figl', e' denar', a cas', l'ammor' tutto è degli uomini.

Simm femmen' ma pensamm' malalamente comme pensat' vuie, ci vergognamm' si ve vergognate vuie, soffrimm si suffrit' vuie, ci avit' fatt il lavaggio del cervello. Simm femmen, e siccom' simm' femmen non contiamo niente.

Ti a sta zitta e i me so stat' zitta, ti a sta ferm e i me so stata ferma, Assuntina adda partìe i agg ritt' vabbuò falla partì, pechhè so' femmen, e non devo parlare. Pe tutta a vita so' stat' femmen e ho ragionato come agli uomini, mò me so scucciat' mio marito sta murenn, nun so' chiù femmen e poss' ragiunà co a capa mia. E femmen nun song' nient' o nun so' femmen, e quann' vogliono cambiare le regole degli uomini voi e' chiammat' puttan,

Assuntina è na puttan? Meglio accussì. Credimi Gesù.

 

 

 

TK 6

Piani d'ascolto con movimento a salire verso il Cristo.

 

TK 7

Soggettiva dal Cristo a Patrizia fissa.

 

Stacco.

 

Scena 99.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. giorno.

 

 

TK 1

Totalino

Assunta ottantenne è seduta sul letto accanto al padre sotto le coperte. Ora forma col corpo una capanna più grande. Assunta parla alla mdp continuando a narrare.

 

Assunta

Mio padre stava sempre peggio, cosìil medico fu chiamato. Lo visitò con grande attenzione, poi con tono funereo disse "Suo marito ha troppi dispiaceri" Lo disse quasi fosse il nome di una malattia accertata come il colera o la peste. E come per il colera e la peste non c'era cura.

 

NOTA:

Variante di testo: ìmio padre si gonfiava...ì

 

Stacco.

 

Scena 100.

Casa della sorella di Patrizia, Int. giorno. Inverno.

 

 

TK 1

Renata e il marito sono ancora a letto e proseguono la loro intervista. Renata ha il tono energico di chi questa volta vuole dire la sua.

 

Renata

Che vi credete che un pescatore non sente l'odore della figlia dall'altra stanza? Ma siccome il rapporto era andato a male quello non era odore, era fetore. 

 

Il marito

Era inutile mettersi sotto alle coperte, il fetore le impregna e a  sotto è peggio che in copp.  

 

Renata

L'ho convinta io a mia sorella, non c'erano storie, bisognava allontanare la ragazza, farla partorire altrove.

 

Stacco.

 

Scena 101.

Via Pedamentina 61, balcone. Est. giorno. Inverno.

 

 

La signora del piano di sopra continua la sua intervista. Sta mangiando un'arancia.

 

Signora sul balcone

Era notte quando ho visto un uomo facc' e piscatore, mi sembrava Tonino, o' cumpar e Gianni, trascinava na femmen' incinta, avvolta in una coperta, i che panz' che tenev', me pareva na muntagn. Era Cutulett, a disgraziata, che andav' a parturì, uuuh comm' se lamentav.

 

Sicond me era nu maschio pecché agg vist' a cucozz', la punta come la chiamate voi, e io difficilmente sbaglio. A proposito: avete avuto notizie? Avete  saput' si effettivamente era maschio?

 

Nero.

 

 

Scena 102.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. sera. Inverno.

 

 

TK 1

 

La Mdp è sotto alle coperte. Da nero vediamo Patrizia che con un lume  rischiara la scena sollevando un lembo della coperta e infilandosi sotto. Da sotto le coperte sentiamo il corpo di Gianni e vediamo il volto di Patrizia.

 

Patrizia

Comm' va?

 

Gianni

Che 'rè?

 

Patrizia

O' lume.

 

Gianni

Ah.

 

Patrizia

Te sient' megli? Dimm' a me Gianni, stai meglio. Vuò ascì?

 

Gianni

No. Sto stazionario.

 

Patrizia

E cummè che stazioni? Dovresti stare meglio. Esci da qua, oggi l'aria è diversa.

 

 

Patrizia spegne la luce.

 

 

Sentiamo l'audio di un bacio. Gianni sussurrando.

 

Gianni

Che rè?

 

Patrizia

Nu vas'.

 

Nero.

Scena 103.

Casa Aiello, Cucina. Int. Notte. Inverno.

 

 

Tonino è seduto al tavolo di marmo. Patrizia è al lavello a lavare i purpetielli che l'amico di Gianni gli ha portato come tutte le sere.

 

TK 1

La MdP e posizionata dietro al lavello, con un irreale pov riprendiamo Patrizia in piedi e Tonino sullo sfondo, seduo al tavolo.

 

TK 2

MPP di Tonino, (stesso punto macchina del TK 1 ?)

 

TK 3

PP di Patrizia

 

 

Tonino

Sei emozionata, Patrì?

 

Patrizia

So' spaventata Tonì.

 

Tonino

Nun te preoccupà mia moglie a fatt' partorì pure a figlia e mia sorella, domani andrà tutto bene.

 

Patrizia

Sìaccussìsicur che nasce diman'?

 

Tonino

Sì, lo dice mia moglie, diman' cambia a luna.

 

Patrizia

E' vero quello che mi hai detto? Assuntina sta serena?

 

Tonino

Serenissima.

 

Patrizia

Meglio accussì.

 

Tonino

E Gianni come sta?

 

Patrizia

Male, è stazionario.

 

Tonino

Stazionario, speramm' che è servit' a qualcosa allontanà Assuntina.

 

Patrizia

Sperammo.

 

Patrizia

Tonì, ti devo confessare una cosa, ma non ti devi pigliare collera.

 

Tonino

Dimmi, Patrì.

 

Patrizia

I nun sacc' che n'aggia fa e stu pesc' che me puort, nisciun o' mang' e me scucciav' e t'o dicer' tu si accussì gentile.

 

Tonino

Patrìio te lo porto, può sempre servire, si nun o vuò o iett' ma non mi togliere il piacere di portartelo.

 

Patrizia

Grazie, Tonì.

 

 

Stacco.

 

Scena 104.

Nisida, spiaggia grande.Inverno.

 

 

TK 1

Totale sul riflesso della luna sul mare.

 

TK 2 (in alternativa)

Panorama notturno.

Assunta

(Voce off)

Io avevo cominciato il travaglio proprio quando cambiò la luna. Anche se a dire il vero la mia vita è stata tutta un travaglio, da quando dissi la mia prima parolina, mamy invece di mammà.

 

 

Stacco.

 

Note:

anticipi d'audio della scena successiva.

 

 

Scena 105.

Via Pedamentina 61, balcone. Est. giorno. Inverno.

 

 

TK 1

La signora sul balcone urla verso il vicolo e si sbraccia.

 

Signora sul balcone

E nato, è nato... correte che è nato... E nato, è nato... è nata creatura è nata nir e a mamma o chiamm cir, è nato o figl' d'Assuntin,

 

Stacco.

 

Nota:

giriamo la scena anche a 60 fps.

 

Scena 106.

Casa Aiello, camera matrimoniale. Int. sera. Inverno.

 

 

TK 1

Panoramica con i tre di quinta a riprendere Gianni immobile sotto alle coperte. Fino a perdere le quinte arrivando ad un totale con i tre di profilo.

 

TK 2 (master)

Totale laterale. Patrizia, Tonino e Assunta con il pupo sono tutti e tre intorno al letto di Gianni.

Il silenzio riempie la stanza. Assunta tiene stretto il bambino in fasce e guarda fisso verso il padre. Tonino con un gesto la incoraggia ad avvicinare il bambino verso il padre. Sentiamo qualche vagito.

 

TK 3

Mpp frontale. Assunta, dopo un attimo di esitazione non trova il coraggio e porge il bambino a Tonino.

Seguiamo con un movimento Tonino preoccupato da tanta responsabilità che lo consegna a Patrizia. Seguiamo Patrizia che li guarda entrambi, e come al solito affronta il marito. Si avvicina con un passo al letto e poggia il bambino accanto a Gianni. Il bambino continua a vagire.

Gianni non accenna alcuna reazione. Sconsolata Patrizia riprende il bambino. Lo porge a Tonino. Proprio mentre lo sta riconsegnando alla madre sentiamo, mischiato ai vagiti, un nitido mammà (Tonino perplesso alza subito gli occhi verso Gianni.

 

TK 3 bis

(In alternativa il mammà viene pronunciato da Tonino, che nasconde la bocca dietro il bambino)

 

TK 4

Controcampo. PP di Gianni che da sotto alle coperte si agita dando segni di vita.

 

TK 5

Tonino resta a bocca aperta mentre Patrizia gli strappa il bimbo da mano e lo rimette accanto a Gianni. Gianni lo fa scivolare sotto al capannello. Sentiamo nuovamente il bambino che  pronuncia in napoletano mammà e papà. Poi Gianni alza la coperta e col bambino in grembo si solleva in mezzo al letto.

 

TK 6

Totale dallo stipite della porta con Gianni che scopre le coperte col bambino in grembo e si solleva.

 

TK 7

MPP di Tonino e Patrizia che guardano verso Gianni.

 

TK 8

PP di Assunta che guarda il padre. Dopo un po' sorride.

 

TK 9

PP  frontale di Gianni  col bimbo in braccio.

 

Gianni

Arapit' a fenest' voglio vedè Napul.

 

TK 10

Panoramica sui tre che sorridono e si guardano liberati. Patrizia ha le lacrime agli occhi per la gioia. Tonino abbraccia Patrizia. La mpd continua il movimento fino alla porta dove c'è Assunta 80enne che guarda e dopo un attimo accosta la porta.

 

 

Stacco.

 

Scena 107.

Via Pedamentina 61, balcone. Est. giorno. Inverno.

 

 

TK 1

Musica.

Signora sul balcone

Io che vi ho detto? Che era' maschio? Ed è maschio. E' una abilità che ci portiamo da parte di mia mamma da generazioni. Si a panz' è a cucozz', a punta come dite voi,  allora è maschio, sìè a patan', cioè tonda, allora è femmen. Sembra facile ma non lo è. Pecchè molto spesso a cucozz' po' sembrà na patan' i a patan' na cucozz'. Bisogna avere esperienza e modestamente noi Auricchio ce l'abbiamo.

Auricchio, è o cugnom' e mia mamm', o' mio è Caputo e chill' e mio marito', Zampardino. Comunque a me me chiammatem a signor' ncopp' o balcon e nun ve putit' sbaglià.

 

Stacco.

 

Scena 108.

Casa della sorella di Patrizia. Int. Sera. Inverno.

 

TK 1

Renata e il marito sono nel letto. Sono stesi uno affianco all'altro. Fumano, salutano.

 

Stacco.

 

 

Scena 109.

Casa degli zii. Int. giorno. Inverno.

 

 

TK 1

Dettaglio sul  fuoco del fornellone che si spegne.

 

TK 2

Totalino. E' un momento solenne. Riccardo e Ciro hanno finito il ragù. Hanno in mano due grosse molliche di pane. Le intingono nelle grosse pentole e lo assaggiano. Ognuno quello dell'altro. Poi commossi si abbracciano.

 

Stacco

 

Scena 110.

Bancarella del pesce, Est. Giorno. Estate.

 

 

TK 1

 

Assunta 80enne seduta su una sedia di paglia con una coperta sulle gambe Scopriamo accanto a lei che urla per vendere il pesce un ragazzo sui 30anni molto napoletano nei lineamenti.

 

Assunta

A proposito si vi trovate a passare da Napoli veniteci a trovare, facciamo uno sconticino a tutti quelli che hanno visto il film. Però sbrigatevi sennò trovate solo a mio figlio.

 

Nero

 

Titoli.

 

 

 

NOTE:

 

1. Cambiamenti di età dei personaggi:

 

Nessun cambiamento né di età né di costumi né di scenografia per Assunta 80enne

 

scena 1-16

Assunta è neonata (Vera Miniero)

Patrizia, Gianni e Tonino devono essere più giovani possibili.         

 

Scena 17-56

Assunta è una bambina di circa 8 anni (cast milano)

Patrizia, Gianni e Tonino sono cambiati più che invecchiati. Come Renata e il marito, Ciro e Riccardo.

 

 

Scena 57-110

Assunta è una ragazza di circa 25 anni (Serena Improta)

spigliata e diversa nel look e nell'abbigliamento.

            In particolare, rispetto alla gravidanza di Assunta:

            57-79    non si vede nulla

            80-88    circa 5° mese

            89-105  circa 8°

            106                   pancia post-parto

 

Gianni, Patrizia e Tonino sono visibilmente invecchiati. Come Renata e il marito, Ciro e Riccardo e la signora del Balcone.

 

 

 

2. Gabbia con il canarino:

 

Scena   1-52      gabbia con canarino

Scena   53-93    gabbia vuota

Scena   94-110  gabbia con 2° canarino

 

3. Ambienti

 

Dalla scena 57 a finire, il ritorno di Assunta a casa, gli ambienti vanno leggermente modificati nell'arredo (tranne la camera di Assuntina), mantenendo comunque il sapore iniziale. Potrebbe essere introdotto un frigorifero? O qualche elemento nella stanza di Gianni.

 

Dalla scena 77, il volto Santo, posizionato fra le due finestre, avrà una cornice a neon, un po' kitch. E' il ringraziamento di Patrizia per il ritorno a casa del marito.

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