Harold Crick (Ferrell), un ispettore fiscale che conduce una vita solitaria
e a dir poco abitudinaria, un giorno comincia a sentire una voce di donna
nella testa che descrive le sue azioni nell’attimo stesso in cui le compie.
Scoprirà di essere il personaggio del nuovo romanzo della nota scrittrice
Karen Eiffel (Thompson). Ma ciò che più lo preoccupa, è apprendere che
l’autrice in questione ha la sgradevole abitudine di uccidere tutti i suoi
protagonisti. Grazie all’aiuto di un professore di letteratura (Hoffman),
cercherà allora di dare alla propria vita l’apparenza della commedia
attraverso un espediente tipico del genere: una storia d’amore con una donna
che inizialmente lo odiava. La scelta cade quindi su Ana (Gyllenhall), una
pasticcera anarcoide che ha spesso problemi con il fisco.
Sotto le apparenze dell’innocua commedia fantastica vibravano temi profondi
e vagamente dickiani: il rapporto fra realtà “vera” e realtà percepita,
l’arte come processo doloroso e catartico, la creazione come piccola morte
interiore. Peccato che Forster (MONSTER’S BALL), come nel precedente STAY,
non riesca a governare i due piani della narrazione trasformando il tutto in
un giochino cervellotico e un po’ noioso. È interessante, comunque, notare
come la commedia, forse il genere che più soffre l’usura delle situazioni e
l’incapacità di trovare nuovi sbocchi narrativi, si arrovelli sempre più
attorno ai propri topoi e stilemi nella speranza di spremerne ancora
qualcosa di buono. Con esiti sfacciatamente autoreferenziali a volte geniali
(le pellicole sceneggiate da Charlie Kaufman), altre volte disastrosi, senza
troppe vie di mezzo.
Assurdo, in ogni caso, tentare ancora di adoperare la maschera farsesca di
Ferrell per storie a sfondo romantico.
Voto: 23/30
08:02:2007 |