VERO COME LA FINZIONE

di Marc Forster

Con Will Ferrell, Maggie Gyllenhall

di Emilio RANZATO


Harold Crick (Ferrell), un ispettore fiscale che conduce una vita solitaria e a dir poco abitudinaria, un giorno comincia a sentire una voce di donna nella testa che descrive le sue azioni nell’attimo stesso in cui le compie. Scoprirà di essere il personaggio del nuovo romanzo della nota scrittrice Karen Eiffel (Thompson). Ma ciò che più lo preoccupa, è apprendere che l’autrice in questione ha la sgradevole abitudine di uccidere tutti i suoi protagonisti. Grazie all’aiuto di un professore di letteratura (Hoffman), cercherà allora di dare alla propria vita l’apparenza della commedia attraverso un espediente tipico del genere: una storia d’amore con una donna che inizialmente lo odiava. La scelta cade quindi su Ana (Gyllenhall), una pasticcera anarcoide che ha spesso problemi con il fisco.
Sotto le apparenze dell’innocua commedia fantastica vibravano temi profondi e vagamente dickiani: il rapporto fra realtà “vera” e realtà percepita, l’arte come processo doloroso e catartico, la creazione come piccola morte interiore. Peccato che Forster (MONSTER’S BALL), come nel precedente STAY, non riesca a governare i due piani della narrazione trasformando il tutto in un giochino cervellotico e un po’ noioso. È interessante, comunque, notare come la commedia, forse il genere che più soffre l’usura delle situazioni e l’incapacità di trovare nuovi sbocchi narrativi, si arrovelli sempre più attorno ai propri topoi e stilemi nella speranza di spremerne ancora qualcosa di buono. Con esiti sfacciatamente autoreferenziali a volte geniali (le pellicole sceneggiate da Charlie Kaufman), altre volte disastrosi, senza troppe vie di mezzo.
Assurdo, in ogni caso, tentare ancora di adoperare la maschera farsesca di Ferrell per storie a sfondo romantico.

Voto: 23/30

08:02:2007

 

Stranger Than Fiction
Regia: Marc Forster
USA 2006, 113'
DUI: 02:02:2007
Genere: Commedia