VIDOCQ
di Pitof
con Gerard Depardieu e Ines Sastre



Parigi, 1830. Vidocq (Gerard Depardieu), un celebre investigatore parigino muore per mano di un uomo che porta sul volto una maschera a specchio. Un giornalista, che dice di essere il suo biografo, indaga sugli ultimi giorni di vita di Vidocq, interrogando le persone che lo conoscevano, mettendosi sulle tracce dell’assassino (che continua a colpire) cercando di capire chi si nasconde dietro la strana maschera.
Le immagini, girate in digitale, sono state, spesso, pesantemente modificate attraverso l’uso di effetti speciali (non sempre perfetti, a dir la verità), quello che ne esce è un film sicuramente accattivante dal punto di vista grafico. Pitof, dopo aver creato gli effetti speciali di ASTERIX CONTRO CESARE e, soprattutto, di ALIEN - LA CLONAZIONEdel connazionale Jeunet, è alla sua prima prova come regista; riesce a piazzare la macchina da presa praticamente ovunque ottenendo effetti visivi davvero suggestivi (strabiliante l’effetto ottenuto sui campi lunghi in campagna), grazie soprattutto all’utilizzo di filtri. Lo stile narrativo di Pitof è costituito da un montaggio velocissimo, soprattutto nella sequenza iniziale e durante i combattimenti, con continui cambi di prospettiva e con un’alternanza vorticosa di inquadrature (campo lungo-primo piano-piano americano-dettaglio...).
Tutta questa tecnica, però, è solo una facciata e non supplisce alla fondamentale carenza registica di Pitof. VIDOCQ è concepito come un giallo-thriller che dovrebbe tenere in sospeso lo spettatore nell’attesa della rivelazione dell’assassino, farlo tremare durante i combattimenti (ovviamente in stile MATRIX), farlo inorridire alla scoperta del laboratorio dell’alchimista; purtroppo, manca il ritmo nonostante i movimenti velocissimi della macchina da presa, supportati dal montaggio frastornante.
I dialoghi sono inutilmente verbosi (peggiorati da un doppiaggio italiano non proprio esemplare), i riferimenti storici disseminati qua e la, sono inutili e, in generale, la sceneggiatura non brilla per originalità.
Gerard Depardieu (ormai immedesimatosi fisicamente nei panni di Obelix) offre una prova non brillantissima, mentre sono bravi Etienne (il vero protagonista), Ines Sastre (in un piccolo ruolo); mentre gli altri sono tutti un po’ (volutamente) sopra le righe.
VIDOCQ risulta essere un lussuoso esercizio di stile, magnifico visivamente ma molto carente sotto l’aspetto della narrazione.

Voto: 21/30

Francesco BININI
03 - 03 - 02


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