LA TERRA DEGLI UOMINI ROSSI

di Marco Bechis

con Abrísio da Silva Pedro, Alicélia Cabreira

Altri interpreti: Chiara Caselli, Claudio Santamaria

di Federica PALMISANO

 

25/30

 

Terzo film italiano in concorso presentato alla 65.ma Mostra. La pellicola prosegue il lavoro cinematografico del regista italo-argentino che affronta i temi della memoria e della giustizia, indagando i crimini della storia e il difficile presente di un popolo senza radici (cfr. Alambrad; Garage Olimpo; Figli – Hijos).

Anno corrente, Mato Grosso do Sul (Brasile). Le terra appartenenti agli indios sono state sotratte dall’uomo bianco per lo sfruttamento in coltivazioni transgeniche dei terreni e nelle visite guidati ai turisti interessati al birdwatching. Gli indios, nel frattempo, sono stati relegati in una riserva protetta dal governo locale, hanno imparato a vestire all’occidentale e, sottobanco, lavorano per i padroni bianchi. Tale equilibrio dura fino a quando, una serie di suicidi tra i giovani indios, spinge il capo della comunità Nadio ad organizzare una ribellione pacifica finalizzata a ottenere una restituzione delle terre indebitamente confiscate. Accanto a lui ci sono il figlio e il giovane apprendista sciamano Osvaldo che, però, sono continuamente tentati dalla vita e dalla moda che i giovani occidentali vivono e seguono. Quella che Bechis mette in scena è la vera storia della tribù dei Guarani Kaiowá che fin dal ‘600 hanno subito persecuzioni per non aver accettato l’opera di evangelizzazione dei gesuiti è che, ancora oggi, sotto il governo del presidente brasilaiano Lula, scorre nel degrado delle riserve e nei divieti imposti dal governo stesso. Bechis riesce a mettere insieme sia il punto di vista degli indios che quello dei fazienderos. Proprio come se fosse un “birdwatcher” alle prese con la straordinaria natura dei volatili, guarda da lontano queste due popolazioni in conflitto non esprimendo nessuna tipologia di parere: né a favore o a sfavore dell’uno o dell’altro. Ma, forse, proprio il punto di vista estremamente oggettivo è ciò che lascia perplessi: Bechis non forza la mano e non si schiera da una determinata parte, lasciando allo spettatore un duro lavoro di riflessione sulla condizione degli indios e sulle responsabilità dei fazienderos.

THE BIRDWATCHERS risulta sì un film di denuncia ma non così forte da toccare la morale dello spettattore e da prendere effettivamente coscienza della situazione degli indios. Dalla pellicola nessuno esce vinto o vincitore; non ci sono né colpevoli e né delle vere e proprie vittime. La situazione è precaria e resta tale. Il problema permane e una soluzione non è stata ancora trovata.

01:09:2008

Birdwatchers
Regia: Marco Bechis
Italia/Brasile 2008, 108'
DUI: 02 settembre 2008
Drammatico