L'UOMO DOPPIO

di Cosimo Terlizzi
con Damien Modolo, Cosimo Terlizzi

di Azzurra SOTTOSANTI

 

29/30

 

intervista I Cosimo Terlizzi I L'Uomo Doppio

Il cinema italiano è fortunato, perché può contare su autori come Cosimo Terlizzi.

Artista a tutto tondo, dopo l’esperienza di FOLDER, cartografia di un paesaggio interno, raccoglitore di sensi e pezzi di vita, di cui questo film può essere considerato il seguito artistico, Terlizzi torna a lavorare sul tema dell’identità ne L’UOMO DOPPIO.

Prendendo le mosse dalla frase emblematica lasciatagli in eredità dall’amica Fabiana, “Distruggi il tuo ego”, Terlizzi riflette sulla natura della parte più primordiale dell’essere umano, sui rapporti tra istinto e morale, tra corpo e anima, sul vuoto come spazio d’azione lasciato da corpi in movimento.

In un mondo saturo di occhi e di immagini dal contenuto il più delle volte inelaborabile, le immagini create da Cosimo Terlizzi sono ancora in grado di rendere testimonianza:  una testimonianza autentica del dolore, un dolore silenzioso - quello per la perdita di Fabiana - poiché privo di  spettacolarizzazione. Dolore che è, al tempo stesso, dolore del mondo, ma che è anche voglia di andare avanti.

Facendosi carico, più o meno consapevolmente,  di un’etica della forma che gli consente di rappresentare l’irrappresentabile, Terlizzi riqualifica il sentire, lavorando non già sul rapporto immagine-mondo, ma sul rapporto tra le immagini stesse.  E lo fa scegliendo di far dialogare le diverse modalità tecniche di produzione dell’immagine, i suoi diversi formati: fotografie, video girati con potenti macchine da presa o con scadenti fotocamere compatte, con telefonini cellulari e webcam.

Terlizzi guarda ed è guardato, in una reversibilità continua tra visibile e veduto, tra vedente e visto. Le cose e le persone dei suoi film ci riguardano e si fanno riguardare da vicino. Di più: ci investono.

È il sentimento estetico a trionfare.

Il risultato è un archivio della memoria. Non un archivio che oblitera, che sugella; bensì un archivio che inaugura, che rende disponibile alla memoria: un archivio attivo. Questo regista rigenera l’archiviabilità dell’immagine, la sua forza veritativa e non solo evocativa, la sua capacità di sensibilizzare, elaborando in maniera intermediale il materiale a sua disposizione; cogliendo, cioè, e sfruttando le possibilità emancipative interne al dominio tecnico e tecnologico che contraddistingue questa società.

Quella di Terlizzi è una semantica della carne, in cui l’immagine si apre all’altro da sé per accogliere il proprio fuori-campo.

E attraverso un viaggio che è insieme paura e desiderio, il doloroso monito “Distruggi il tuo ego” può finalmente ribaltarsi nell’illuminante “Conosci il tuo ego”.

L'UOMO DOPPIO
di Cosimo Terlizzi I una produzione Buena Onda con Damien Modolo, Cosimo Terlizzi, Barbara Modugno, Christian Rainer, William Ranieri, Roberto Ratti, Paolo Romagnoli, Sissi e con la partecipazione di Sara Sartori, Federica Scarnati, Antonio Anuk, Jo Sinclair
soggetto e sceneggiatura Cosimo Terlizzi I musica Melampus, Christian Rainer I supervisione alla fotografia Federico Annicchiarico I montaggio Cosimo Terlizzi I montaggio del suono e mixage Massimo Carozzi I assistente alla regia Damien Modolo I delegato di produzione Ines Vasiljevic
prodotto
da Riccardo Scamarcio, Viola Prestieri, Valeria Golino I un ringraziamento particolare a Traffic Gallery, Nadine Brussel, in House, Giovanni Aloi, Nicolas Coulomb, Diego Fontecilla, Valentina Pellitteri, Pierfrancesco Uva

L'uomo doppio
Italia 2012, 67'
DUI: N/A

Documentario