TRAINING DAY [seconda uscita]
di Antonie Fuqua
con Denzel Washington e Ethan Hawke



Film che vale come definitiva prova d'interprete e come solida e ritmata rivelazione di regia.
Non che ci fossero dubbi sulle doti recitative di Danzel Washington, ma cose come GLORY (per altro premio Oscar), MALCOLM X, HURRICANE, HE GOT GAME, IL COLLEZIONISTA DI OSSA e tante altre avevano sempre quel sapore un po' troppo intenso di politically correct, per cui alla base di interpretazioni senz'altro sentite sembrava esserci un po' troppa ideologia.
TRAINING DAY non resterà senz'altro nella storia dell'ultimo cinema per chissà quale messaggio rivoluzionario (del finale parleremo poi), ma è certo che qui Denzel non si fa certo amare, né dal pubblico né tanto meno di che lo incontra nelle due ore di pellicola. E' un uomo della strada, un poliziotto da prima linea, talmente addentro ai meccanismi di quel mondo, da farne più che mai parte. Con schema classico, a lui - più anziano - viene affidato un giovane, abituato a ben altri luoghi e standard criminosi, che subito si vedrà costretto a scegliere tra coscienza, deontologia e sopravvivenza (con guadagno). Catenone al collo, movenze felpate e scatti di violenza, quella di Washington è una prova che lo rivaluta come attore lontano da un personaggio in cui il pubblico può identificarlo e rassicurarsi. Il più potente e bravo tra gli attori colored di oggi deve evidentemente aver sentito il bisogno di fare di sé - nonostante Sydney Poitier sembri lontano anni luce - qualcosa di diverso uno stereotipo ad uso di un'industria che senza dubbio è in via di trasformazione (questa sarà l'anno di Will Smith), ma che ancora vede in quelli come lui un'eccezione, per quanto tollerata.
(Non leggere prima della visione) Il film - diretto dall'abile Antonie Fuqua (di cui si era visto solo il pur validissimo BAIT) - corre al ritmo dell'hip pop, del funky, dell'R&B, del doppio gioco, della legge di natura, fino ad un finale che, a nostro avviso, non è poi così chiaro come in molti hanno scritto. Troppo facile che, in quel mondo, il buono vinca con tale facilità, e per giunta aiutato da una fauna urbana tutt'altro che docile. E se invece avesse imparato la lezione, intascato il denaro e migliorato la propria condizione sfruttando i meccanismi del sistema?


Voto: 28/30

Andrea DE CANDIDO
15 - 12 - 01


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