ti stramo

di Gianluca Sodaro, Pino Insegno

con Carlotta Tesconi, Marco Rulli

di Luisa SCARLATA

 

20/30

 

C’è la generazione “Moccia” e quella “anti-Moccia”, c’è Scamarcio e c’è Stramarcio. Chi sia più autentico e somigliante al vero, non è poi così facile da dire.
E sì perchè se Moccia con i suoi libri (e i film tratti da essi) ci racconta un certo tipo di gioventù, il Ti Stramo di Pino Insegno e di Gianluca Sodaro ci racconta divertito la sua parodia, ottenendo paradossalmente un effetto, seppur ovviamente caricaturale, spesso molto più vicino alla realtà.
In Ti stramo, Stram è un bullo di quartiere, fissato con le moto, ignorante quanto basta e negato con le donne. Suo padre, Extramarcio, lo educa alla violenza e alla strafottenza, il migliore amico Tacchino, lo venera come un dio e gli frega quanti più soldi può. E infine arriva Bambi, prima grandissima cozza, poi “grande gnocca”: suo unico obiettivo quello di far innamorare Stramarcio per sentirgli finalmente dire... ti stramo.
Fra una risata e l’altra (ma anche tanti momenti in cui il livello della parodia scade decisamente verso un demenziale imbarazzante e abbastanza inutile) lo Stram e la Bambi del film ci sembrano in effetti molto più realistici e simpatici dei loro alter ego “mocciani”, troppo patinati e costruiti (ma magari, per carità, forse anche più aspirazionali).
La verità, come spesso accade, sta certamente nel mezzo: i teenager nostrani non sono tutti come li descrive Moccia (per fortuna!) e non sono neppure tutti come gli Stramarcio & company di Ti stramo (di nuovo per fortuna!).
Certo, a dover proprio scegliere tra Step e Stram, noi voteremmo per il secondo. Volete mettere, dopo la rottura di scatole del lucchetto, farsi almeno quattro risate?
 

08:12:2008

Ti stramo
Regia Gianluca Sodaro, Pino Insegno
Italia 2008, 93'
DUI: 28 novembre 2008
Mikado
Commedia