TILL HUMAN VOICES WAKE US
di Michael Petroni

TILL HUMAN VOICES WAKE US rappresenta il debutto alla regia di Michael Petroni, lo sceneggiatore australiano trentenne, vincitore, con questo stesso lavoro, del premio miglior sceneggiatura dell'anno e di quello WGA/Scenario magazine per la miglior sceneggiatura del 1996. Infatti, come spiega il produttore Andrew Deane, che è venuto da solo qui a Taormina a presentare il film: "Michael ha scritto questo film come compito in classe. Io ho conosciuto Petroni perché spesso sono chiamato come relatore all'università e una di queste volte, dopo la lezione, il professore mi ha mandato in visione tre copioni di allievi promettenti , per una specie di gara e uno di questi era quello di Petroni. Ho subito pensato che fosse la cosa migliore. Infatti poco dopo è stato presentato e ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura".
Il film di Petroni gioca sui simboli e sugli stati d'animo. La poesia e le emozioni sono al centro della storia, che si articola in due parti ben distinte. E se la prima è lirica e coinvolgente, la seconda risulta didascalica e appesantita da simboli inutili e spesso fin troppo comprensibili. Inoltre, c'è un uso eccessivo della musica, che accompagna le immagini in ogni momento. Deane specifica che essendo quella di Taormina un'anteprima assoluta, ci sono ancora molte cose da affinare: "Credo che le due parti di cui è composto il film vadano in qualche modo amalgamate. Trovo l'uso della musica eccessivo e ci sono anche vari aggiustamenti di montaggio da fare. Il film va reso più accessibile al pubblico. Quando uno legge un copione può ritenere importanti certe cose che poi tradotte in immagini diventano in realtà superflue. La ridondanza di simboli che si può ritrovare nel film è assolutamente necessaria nella sceneggiatura. Solo una volta che si è completato il film si può riuscire a limarlo e a migliorarlo".
Deane si scusa per l'assenza di Petroni: "Sarebbe voluto venire, perché essendo quello di Taormina il primo pubblico del film, era molto interessato alle reazioni. Però sta scrivendo un film per Julia Roberts di cui probabilmente farà anche la regia. Perciò non si è potuto muovere".
In conclusione è stato lo stesso Deane a chiedere alla platea qualche commento sul film: "Grazie per i consigli e tenete d'occhio il film nei prossimi tempi, così potrete commentarne i cambiamenti".

Francesca MANFRONI
04 - 01 - 02


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