THE EYE
dei fratelli Pang
 
con Lee Sin-je, Lawrence Chou


Le cornee di un'ignota donatrice vengono trapiantate ad una ragazza cieca dalla nascita, la quale, invece di assaporare una vita migliore, si ritroverà a fare i conti con inquietanti visioni, nonché con la capacità di visualizzare i fantasmi dei defunti e la venuta degli psicopompi, ovvero gli spiriti che si apprestano a condurre i morituri nell'aldilà;un'indagine condotta con l'aiuto di un dottore, divenuto suo amico dopo essersi interessato al caso, porterà a galla una verità sconcertante, legata, per un amaro scherzo del destino, alla provenienza delle cornee...
Permeato da motivi già presenti ne Il sesto senso, The eye discende direttamente da un sottogenere orrorifico che ha già regalato pellicole come i vari Hands of Orlac (uno dei quali, quello di Robert Wiene, risalente addirittura ai tempi del muto), Body parts di Eric Red, nonché l'ultimo episodio dell'antologia Body bags, diretto da Tobe Hooper ed intitolato proprio Eye, tutti esempi nei quali il trapianto di una o più parti anatomiche provienenti da un donatore malvagio rappresenta per il malcapitato di turno l'origine di ogni sorta di disgrazia; in questo caso è comunque presente una novità rispetto ai modelli, dato che la soluzione dell'enigma è legata ad un espediente narrativo derivato nientemeno che dal sub-plot di Ringu, il film di Hideo Nakata che, oltre ad avere ispirato il mediocre remake americano visto di recente nelle sale, sta influenzando da anni tutto il cinema orientale (basti pensare, a parte i vari Ringu 2 e 0, al clone coreano Ring virus e a lavori come Dark water, dello stesso Nakata, e Ju-on).
Pubblicizzato come uno dei più terrificanti horror di tutti i tempi subito dopo L' esorcista (ma non l'avevano detto anche anche di The Blair witch project?), si tratta in verità di un film abbastanza innocuo, per quanto qualche spavento faccia capolino qua e là, a cui chiedere nulla più del classico paio d'ore d'intrattenimento che pure è in grado di garantire, visto e considerato che interpreti, fotografia, musica ed effetti speciali sono tutt'altro che malvagi, e che il finale è tutto sommato piuttosto divertente.
E' comunque utile,nonché sconfortante, constatare che, con tutto quello che ha da offire di originale il cinema di Hong Kong (in campo orrorifico sto pensando a The untold story, Ebola syndrome, ma anche al divertente Bio-zombie, solo per fare qualche esempio), i distributori italiani, sempre più propensi ad offrire la solita minestra riscaldata piuttosto che ad osare, se ne interessino soltanto quando scovano qualche prodotto che ha attinenza con trite tematiche americane; e non è certamente un caso, a questo proposito, che Tom Cruise (ancora lui!) abbia già acquistato i diritti di "The eye" per produrre quello che si annuncia come l'ennesimo stucchevole rifacimento hollywoodiano di un film straniero.
 

Link: http://www.horror.it/theeye/

Voto:20/30

Flavio GIOLITTI
 06 - 05 - 03


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