STARSKY & HUTCH
di Todd Phillips
Con: Ben Stiller, Owen Wilson, Vince Vaughn, Snoop Dogg

di Emilio RANZATO


Dall’omonima serie di telefilm. Anni ‘70; David Starsky (Stiller) e Ken “Hutch” Hutchinson (Wilson), due poliziotti di Bay City, California, sono costretti dal proprio superiore a fare coppia nonostante l’apparente incompatibilità dei loro caratteri: se il primo è metodico e ligio al dovere, il secondo è disordinato e non proprio integerrimo. Poco dopo aver inaugurato la difficile collaborazione, i due si imbattono in un cadavere abbandonato nelle acque della baia; grazie alla loro sgangherata caparbietà, e alle informazioni di un piccolo criminale di strada (Dogg), porteranno avanti un’indagine che li condurrà ad un grosso giro di cocaina, organizzato dal malavitoso uomo d’affari Reese Feldman (Vaughn). Non prima, però, di essere diventati inseparabili amici. Come quasi tutte le rivisitazioni degli ultimi anni, anche questo Starsky & Hutch versione grande schermo si situa a metà fra l’opera cinematografica e la sfilata di moda vintage in cui musica, costumi e auto dell’epoca giocano un ruolo sin troppo determinante a scapito di storia e personaggi, mentre il registro non puramente demenziale della sceneggiatura, indecisa fra la parodia e l’ossequiosa ricostruzione (movimenti di camera compresi), toglie un po’ di smalto stile Zoolander alla folle e ormai nota alchimia del duo Stiller-Wilson, giunto già alla sesta collaborazione. Ma, pur correndo seriamente il rischio di scontentare tutti, il film dell’ex documentarista Phillips rimane un prodotto godibilissimo e nient’affatto molesto; i dialoghi non sono sempre scoppiettanti, ma la mimica e i bizzarri travestimenti dei due protagonisti garantiscono vari momenti spassosi, la colonna sonora con canzoni del periodo fa ovviamente faville e il tutto è permeato da un’opportuna atmosfera autoironica e gigionesca cui contribuiscono le generose interpretazioni in piccoli ruoli di Juliette Lewis e Chris Penn, nonché la breve e simpaticamente gratuita apparizione dei “veri” Starsky e Hutch. Del vecchio prodotto televisivo, grezzo e violento anche se non privo d’umorismo, rimane in concreto ben poco, quindi gli appassionati dell’originale faranno bene a non nutrire aspettative, ma se la si osserva come l’ennesimo passatempo intellettualistico su ciò che è stato, l’operazione trova perfettamente un suo senso. Interessante, ad ogni modo, notare come quel periodo in cui le produzioni americane maggiormente si accostarono al realismo, negli anni sia stato trasfigurato dall’immaginario collettivo in una dimensione leggendaria, alla stregua e forse più di tanti altri.
 

Voto: 25/30

24.07.2004

 


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