SOLO 2 ORE

di Richard Donner
Con Bruce Willis, Mos Def

di Riccardo FASSONE


Jack Mosley è un poliziotto alle soglie della pensione, disilluso, cinico e con una predilezione per l’alcool; farebbe volentieri a meno di trasportare un detenuto dal carcere al tribunale, sedici isolati nel traffico di New York, ma non può rifiutare di eseguire un ordine impartitogli da un superiore più bello, più giovane e con meno pancia di lui. Eddie Bunker (il nome vi dice niente?), però, non è un detenuto qualunque; è uno che ha pestato i piedi ad un paio di poliziotti che ora vorrebbero farlo tacere.
SOLO 2 ORE, nuova zampata del vecchio felino Richard Donner, è un poliziesco a tasselli mobili, in cui ruoli e identità si confondono nel tentativo intelligente di sfocare le stilizzazioni della dinamica del good cop/bad cop appoggiandosi a un corpo iconico come quello di Willis e affiancandogli il segaligno e ambiguo Mos Def. SOLO 2 ORE è, però, anche una riflessione sul post-poliziesco, con sbirri affaticati e zoppi, ma tutto sommato trasparenti, che difendono criminali vagamente paranoici da altri sbirri meno trasparenti, che non esitano a strappare confessioni puntando cannoni alle tempie. Insomma, il poliziotto alla VIVERE E MORIRE A L.A. o, ancora prima, alla FRENCH CONNECTION, qui paga la propria naturale inclinazione alla brutalità e alla realizzazione di una giustizia ingiusta passando dalla parte dei cattivi, quasi lasciando intravedere le luci del tramonto di quel poliziesco.
L’operazione non è retorica, piuttosto l’intento di Donner sembra essere quello dello studio delle dinamiche del genere, con un occhio che guarda dove guardava quello dell’ultimissimo Mann, che trasportava il noir in una situazione “laboratoriale” dove il dialogo fosse fondante e forzato (tanto in SOLO 2 ORE quanto in COLLATERAL i due protagonisti si trovano a dover necessariamente interagire verbalmente) e l’azione relativamente ridotta.
L’asciugamento degli stilemi polizieschi, comunque, non raffredda un film che ha anche bei momenti cinetici: dalla primissima sparatoria, girata con grinta da Johnnie To americano, alla tensione controllata della sequenza dell’autobus, Donner dimostra di saper gestire senza sforzo pallottole e poliziotti. Bruce Willis è bravo e si ritrova fisico e faccia giusti per la parte, Mos Def fa benissimo quello che sa fare e interpreta un personaggio in bilico tra il cinismo della strada e una singolare ingenuità, mentre il resto del cast, che comunque vediamo poco, funziona a dovere.
Un bel poliziesco, agile, efficace, ironico, ma anche un bel film su relazioni che, attraverso il filtro del genere, mostrano colori interessanti e spigoli insoliti.

Voto: 28/30

14:04:2005

16 BLOCKS

Regia: Richard Donner
Anno: 2006
Nazione: USA
Data uscita in Italia: 31:03:2006
Genere: Azione