da 61ma mostra del cinema di venezia

IL RESTO DI NIENTE

di Antonietta De Lillo
con Maria de Medeiros, Rosario Sparno,

Raffaele Di Florio, Imma Villa

di Lucia LOMBARDI

 

Allora è vero che in punto di morte la vita che abbiamo vissuto ci compare innanzi, come una lunga carrellata sul passato, come un viaggio introspettivo a ritroso nel tempo. Noi non possiamo dirlo con certezza, ma nel racconto che Antonietta De Lillo ci restituisce sulle ultime ore di Eleonora Pimentel Fonseca (Maria De Medeiros), pare proprio di sì.
Una bambina seduta in carrozza osserva fuori dal finestrino, osserva il mare della nuova città che sta per ospitarla per sempre.. a quel volto di bambina si sovrappone quello di una donna sfinita, seduta al centro di una sala istoriata di marmi, che dopo tanti anni, rilegge sé stessa, la sua storia personale attraversata da forti emozioni, e da un puro idealismo che la caratterizzò, conducendola spietatamente alla forca.
La regista, ha costruito una fiction perfetta, un film corale in cui più aspetti del sociale vengono indagati, in cui una moltitudine di comparse ed attori, creano un corpo unico e compatto, in cui la tradizione si interseca alla sperimentazione, si vedano le scenografie mobili, sorta di siparietti che sintetizzano gli accadimenti.
La teatralità della vita o il romanzo di essa, trasposto in chiave moderna, attuale, crea un film storico dalla forte simbologia, in cui i sentimenti politici, etici, personali, sono rappresentati attraverso il vissuto di una donna che con coraggio ha abbracciato i mutamenti che la vita gli ha posto innanzi, cogliendo attivamente ogni spasimo. Il film è tratto dal volume omonimo di Enzo Striano, di cui la De Lillo nel 1997 acquistò i diritti
La storia, è indagata quale pretesto per raccontare i sentimenti che hanno mosso i rivoluzionari dei moti napoletani del 1799, i quali volevano abbracciare la rivoluzione in nome dell’esempio francese, destituendo i regnanti e apportando la Repubblica. Eleonora è di origine portoghese, e si trasferisce da bambina a Napoli con la famiglia: ella sarà dedita tutta la vita alla poesia, partecipa all’Arcadia napoletana, ma insoddisfatta per la leggerezza e superficialità dei modi, se ne fugge. Ella si domanda se per essere felici si debba essere crudeli… I suoi versi ne rivelano la sensibilità, ma ne esaltano anche la forza di carattere e la modernità pulsante - come quando per necessità sposa un uomo di cui avrebbe desiderato l’affetto se non l’amore: egli si rivelò un uomo ignobile, tirchio, violento.. le proibì persino la carta su cui scrivere, la trascinò nella disperazione più bieca, ma ella riuscì a venirne fuori separandosi - il padre di lei chiese la regal separazione. Torna così a frequentare la corte e i fedeli amici, con cui condivide le idee di uguaglianza e di cultura, come l’adorato filosofo Filangeri, uno dei massimi sostenitori della rivoluzione napoletana che però morì prima di vedere i frutti del suo operato. Egli scrisse un trattato sulla “Scienza della legislazione” (1777), apportando riforme legislative, così da elevare moralmente e materialmente la società. Con l’avvento dei francesi a Napoli e la fuga dei Borbone, Eleonora diresse un giornale di quattro pagine attraverso cui spiegare la rivoluzione, diffondendo la cultura al popolo, imparando a parlare la lingua dei bisogni. I messaggi di attualità e democrazia lanciati da questo film sono innumerevoli, i rivoluzionari si interrogano sull’oppressione apportata dai Borbone e sull’odio che essa ha instillato nel popolo, come uscirne? Con l’innovazione, con la Rivoluzione.
Per costruire i sogni bisogna innanzitutto volerli, e per ottenere grandi cambiamenti bisogna soffrire.
La breve felicità rivoluzionaria napoletana finirà soffocata dall’arrivo degli alleati alla corona: gli Inglesi. Il ricordo di quella speranza di gloria e di emancipazione, aleggia ancor oggi tra i vicoli di Napoli, così come gli entusiasmi di quei rivoluzionari giungono a noi.

Voto: 30/30

11/09/2004

 

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IL RESTO DI NIENTE

Regia: Antonietta De Lillo
Anno: 2003
Nazione: Italia
Data uscita in Italia: 25:03:2005
Genere: Storico