I LUNEDI' AL SOLE
di Fernando Leon De Aranoa
con Javier Bardem, Luis Tosar


I LUNEDI' AL SOLE, l’ultimo film del regista Fernando Leon De Aranoa, è stato candidato nel 2002 all’Oscar come miglior film straniero, ha vinto il premio per il miglior film al festival di San Sebastian ed ha collezionato ben cinque premi Goya. Javier Bardem ha vinto quello per il miglior attore protagonista, Luis Tosar quello per il non protagonista e José Angel Egido il premio per il miglior attore emergente. I lunedì al sole è un film molto attuale. Racconta infatti, la storia di un gruppo di operai spagnoli, licenziati alla fine di una lunga lotta sindacale che hanno perso. In Italia, il paragone con la situazione Fiat è immediato. L’autore prende spunto dal cinema impegnato di Stephen Frears, il regista di film quali Pane e rose o Paul, Mickey e gli altri, per narrare una situazione di disagio esistenziale che si va diffondendo sempre di più nei paesi europei. Leon De Aranoa apre il film con una serie di immagini di repertorio relative a manifestazioni di operai, mettendo l’accento sul realismo del film, specificando allo spettatore sin dall’inizio che si tratta di verità, non di finzione. La riconversione economica, è il motivo di una meditazione tanto semplice quanto scioccante. L’operaio con i capelli grigi vuole entrare a lavorare in un ufficio ma non sa usare il computer ed è troppo anziano per essere preso in considerazione. L’autore si sofferma su momenti tragicomici dell’esistenza di questo gruppo di amici e lascia spazio anche a battute molto taglienti. La macchina da presa non eccede in movimenti, se non in scene dai contenuti molto forti. Il film è un botta e risposta al quale la fredda impassibilità unita all’ironia, di un volto come quello del protagonista Bardem, donano allo spettatore spunti di riflessione sulla società che cambia e sul peso che viene dato alle persone. Un premio veramente meritato, il Goya di Bardem, in quanto l’attore dimostra un’umanità intensissima e reale che vorremmo trovare alle volte nelle persone che incontriamo nella vita di tutti i giorni e che, purtroppo, molto spesso viene a mancare a noi per primi, alle volte per superficialità, altre per il cinismo al quale siamo costretti dal sistema. Per una volta ancora, i protagonisti non sono cavalieri senza macchia, non sono belle donne in cerca di marito, non sono personaggi dei fumetti e neanche dei comici prodighi solamente di battute. Sono gli uomini e le donne qualsiasi, che, rappresentando la maggioranza della popolazione, hanno tutto il diritto di vedere raccontare le loro storie, belle o brutte che siano. Il protagonista, segnato dalle ingiustizie, cerca uno sfogo alla sua rabbia, ma trova solo il mare, uno scoglio, il sole, un amico e tanta voglia di ricominciare. Il finale tronco del film è una necessità per una storia contro la morale conformista, contro un sistema senza via d’uscita e contro un cinema che racconta storielle finte con finali altrettanto artificiali.



Voto: 27/30

Fabio SAJEVA
30 - 03 - 03


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