IL COSTO DELLA VITA

di Philippe Le Guay
Con: Vincent Lindon, Claude Rich

di Gabriele FRANCIONI


Se Eyes Wide Shut esibiva un sottotesto sul valore del denaro come mezzo di autocertificazione sociale, senza interferire con gli altri livelli del racconto, Il costo della vita sceglie invece un approccio didascalico e prevedibile al tema, conferendogli un’evidenza ed una iper-esposizione prive di zone d’ombra: nell’epoca dell’Euro, avari e prodighi devono correggere il tiro ed espiare le proprie colpe passando attraverso la catarsi necessaria che li porterà ad abbandonare le varie forme di dipendenza dalla ricchezza.
Tutti i personaggi, tasselli di un mosaico che va costruendosi non senza difficoltà (qualcuno viene momentaneamente dimenticato per strada, altri meriterebbero maggiore sviluppo, come il manager afflitto da varie patologie), passano inevitabilmente attraverso crisi di rapporti umani malati, perchè basati esclusivamente sulla nevrosi dell’interscambio denaro-affetti.
Mercanteggiare in presenza dell’amore non paga e le crisi vengono puntualmente risolte rinnegando se stessi, ma senza scavare nelle profonde motivazioni di quella altrimenti inestricabile dipendenza.
 

Voto: 20/30

30.05.2004

 


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