lo hobbit

un viaggio inaspettato

di Peter Jackson
con: Martin Freeman, Ian McKellen
e con Andy Sirkis, Cate Blanchett

di Buddy

 

23/30

 

Tredici nani vengono radunati dal mago Gandalf nella casa dell'hobbit Bilbo Baggins. La combriccola sta pianificando di affrontare il drago Smaug e di riprendersi quello che un tempo era il più glorioso dei regni naneschi. Dopo una comprensibile riluttanza ad unirsi alla pericolosa impresa, Bilbo si getta nell'avventura: lo attendono incontri straordinari, compreso quello con Gollum e con un anello che molti anni più tardi giocherà un ruolo determinante nel destino della Terra di Mezzo.
Primo capitolo di una trilogia che terminerà solo nel 2014, Un viaggio inaspettato riunisce sotto la direzione di Peter Jackson il gruppo di lavoro responsabile della riuscita (e del successo) delle tre pellicole che hanno adattato per il grande schermo "Il Signore degli Anelli". È una buona notizia, per i fan, considerato che in questo modo sono state salvaguardate le atmosfere dei film precedenti.
A differenza che in passato, però, questa volta gli sceneggiatori si sono presi molte più libertà rispetto al romanzo di Tolkien, modificando significativamente alcuni elementi narrativi e inserendone di originali. È una scelta azzeccata quando tratteggia un contesto più completo e approfondisce le motivazioni dei personaggi (soprattutto quelle di Gandalf), ma è meno felice quando incappa in qualche lungaggine, ad esempio nella prima parte.
L'elemento che sta facendo discutere la critica nostrana è però un altro: Jackson ha girato con l'innovativo 3D a 48 fotogrammi al secondo. Ciò ha prodotto un'immagine fino troppo nitida e "fredda", poco cinematografica e molto più vicina alla resa televisiva e dei videogame. Si tratta effettivamente di un problema, che però esiste sin dai tempi dell'introduzione delle cineprese digitali. Chissà mai perché se ne accorgono tutti oggi.
Sia come sia, i 169 minuti di durata scorrono senza troppi intoppi, con efficaci scene d'azione (i giganti di pietra, la fuga dal re dei goblin) e un riuscito tocco ironico. Inoltre, le musiche di Howard Shore si confermano una delizia e aver scritturato Martin Freeman per interpretare Bilbo si rivela una scelta vincente. Probabilmente sarebbero bastati due film, per adattare "Lo Hobbit", ma tant'è.

The Hobbit: An unexpected journey
Stati Uniti 2012, 164'
DUI: 13/12/2012

Fantasy