HEDWIG
di John Cameron Mitchell
con John Cameron Mitchell e Miriam Shor



HEDWIG AND THE ANGRY INCH è la storia di un ragazzo di nome Hansel che dopo un’infanzia passata con la madre nella Berlino Est prima della caduta del muro, si innamora di un militare americano che promette di portarlo via con sé alla sola condizione che egli decida di cambiare sesso. Siamo nel pieno degli anni ’80, Luther ha mantenuto la sua promessa e Hansel, ormai Hedwig, è una donna a tutti gli effetti che vive in una roulotte in una cittadina del Kansas. Presto verrà anche abbandonata dal suo uomo e dovrà guadagnarsi da vivere facendo la baby-sitter e canticchiando in locali di quart’ordine con un gruppo rock piuttosto stravagante. In questo periodo conoscerà Tommy, un adolescente pieno di talento musicale, con cui passerà giornate intere a comporre canzoni rock. Farà di lui un vero animale da palcoscenico: gli insegnerà le regole base dello spettacolo, gli darà uno stile e persino un nome: Tommy Gnosis. Ma il loro idillio finirà nel momento stesso in cui Tommy scoprirà la vera identità di Hedwig: infatti il ragazzo scapperà spaventato e i due non si rincontreranno per molto tempo. Entrambi continueranno a fare musica, ma mentre Tommy diventerà una rock star di fama internazionale grazie alle canzoni scritte a quattro mani, Hedwig e la sua band, the Angry Inch, cercheranno di sopravvivere cantando in squallidi ristoranti e locali semideserti. Alla fine ci sarà una sorta di rivincita e i ruoli si invertiranno.
HEDWIG nasce come musical del off Brodway, scritto dallo stesso regista e attore protagonista John Cameron Mitchell insieme al compositore e paroliere Stephen Trask. La versione teatrale ha avuto un grande successo nei teatri di New York, aggiudicandosi anche numerosi premi. Il film ha invece ottenuto riconoscimenti di vario tipo al Sundance Film Festival, al festival di Berlino e di San Francisco. Lo stile di Mitchell, alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa, è molto ritmico, quasi frenetico. Attraverso un uso esasperato del flashback, il regista costruisce una storia un po’ confusa e lo fa usando vari generi dal musical all’animazione, dalla commedia, al dramma. Mitchell ha precisato che la storia di Hedwig, non è quella di un uomo che diventa donna, ma quella di una persona alle prese con i guai della vita. L’idea iniziale era addirittura quella di avere Tommy come protagonista, relegando Hadwig ad un ruolo marginale. In realtà il film parla un po’ di tutto (l’omosessualità, la caduta del muro, il mondo dello spettacolo, l’amore…) in modo superficiale e a volte anche furbo, senza soffermarsi su nessun tema in particolare, ma cercando in tutti i modi di colpire e di stupire. Ciò malgrado, non mancano trovate originali sia nella trama che nello stile che, insieme alla musica, aiutano a far passare in fretta e piuttosto gradevolmente i 95 minuti del film.

Voto: 25/30

Francesca MANFRONI
16 - 11 - 01