I GUARDIANI DELLA NOTTE
di Timur Bekmambetov
Con Valeri Zolotukhin, Mariya Poroshina

di Paolo FAZZINI


Indubbiamente più interessante che bello, I guardiani della notte è comunque un ottimo esempio di come riproporre classici archetipi (confinanti con schemi logori) sotto una luce inusuale ed affascinante. La pellicola rilegge il tema dell’epica lotta tra il Bene e il Male mettendo in scena la tregua millenaria tra le forze della Luce e quelle dell’Oscurità. Questa tregua, vuole la profezia, sarà sciolta con la nascita un ‘eletto’. Il bambino dovrà scegliere a quale fazione accostarsi e con la sua decisione romperà l’equilibrio del conflitto. In una Mosca dall’atmosfera tecnologica e alienata, in mezzo a cittadini ignari di tutto, riprende il millenario conflitto.
Più che l’intreccio o i personaggi, ciò che più colpisce è l’estrema visionarietà di certe sequenze, e l’ostinata (a volte, forzata) caparbietà con la quale il regista ed i produttori non hanno rinunciato a stratificare la pellicola di seconde letture che, metaforicamente, alludono a contesti politici e sociali.
Il regista (già responsabile, tra l’altro, dell’avventuroso Gladiatrix, prodotto dal celebre Roger Corman) confeziona, in Russia, il caso cinematografico dell’anno: la pellicola frantuma il record di qualsiasi pellicola precedentemente prodotta nella ex repubblica sovietica, arrivando a incassare sedici milioni di dollari e rappresentando il primo caso di horror fantasy. In cantiere, com’è naturale, c’è il terzo ed ultimo episodio Dusk Watch, mentre la Fox International ha già acquistato i diritti del secondo capitolo Day Watch, che verrà ampiamente distribuito in tutto il mondo. Oltre alla capacità di rappresentare un prodotto realizzato con un basso budget (raccolto peraltro tra più di quaranta piccole società) capace di essere competitivo sul mercato, I guardiani della notte cattura l’attenzione (e quindi anche gli incassi) proponendo concetti familiari in una chiave non banale, mettendo in evidenza l’esistenza di un pubblico pronto a recepire vicende narrate con schemi non lineari, azzardati, insomma con meccanismi che la Hollywood odierna rifugge sempre più. Sintomatici dovrebbero apparire i numerosi remake orientali che la Mecca del cinema statunitense sta sfornando: invece che distribuire, preferisce fagocitare e ri-confezionare gli horror che fanno tanto tendenza, rendendoli però più commestibili (quindi privandoli di qualsiasi ambiguità che una certa cultura porta con sé) al pubblico occidentale. Molti registi orientali, inoltre, trasmigrano verso gli Stati Uniti indubbiamente invogliati dai compensi. Speriamo di non dover subire, quindi, l’ulteriore remake de I guardiani della notte, rischiando così di doversi chiedere sempre più spesso se ciò che viviamo (al cinema) sia il frutto dell’ennesimo artificiale dejà vu.
 

Voto: 25/30

04:11:2005

i guardiani della notte

T.o.: Nochnoy dozor
Regia: Timur Bekmambetov
Anno: 2004
Nazione: Russia
Data uscita in Italia: 14:10:2005
Genere: Horror