FINAL DESTINATION 2

di David R. Ellis
Con:A.J. Cook, Ali Larter, Tony Todd

di Flavio GIOLITTI


Messo definitivamente fuori gioco il protagonista del primo episodio, che un articolo di giornale ci informa essere nel frattempo deceduto, la morte in persona deve questa volta fare i conti con le premonizioni di Kimberly, una ragazza che riesce a salvare sè stessa, i suoi amici ed alcuni ignari automobilisti da uno spettacolare disastro autostradale.Ma che alla signora in nero non piaccia farsi ingannare non è una novità; così, ancora una volta, i miracolati sono attesi al varco dai soliti strani incidenti che se li portano via uno a uno, nonostante Kimberly si faccia in quattro per prevedere ogni evento con la collaborazione dell'unica sopravvissuta alla prima carneficina (una svogliata Ali Larter), uscita finalmente, dopo mille tentennamenti, dalla stanza imbottita di un ospedale psichiatrico per chiudere definitivamente i conti col passato.
Malgrado i punti di contatto col prototipo siano apparentemente molto pochi (del cast di quel film, oltre alla Larter, è rimasto solamente Tony Todd, che compare però in un cameo molto veloce, quasi invisibile), non c'è traccia della minima innovazione nella sceneggiatura di questo secondo capitolo, tanto che dopo una sequenza iniziale prodiga di emozioni, e caratterizzata dall'inserimento breve ma decisamente indovinato di "Highway to hell" degli AC/DC, un paio di azzeccate sequenze sanguinose sono le uniche cose da ricordare prima che il gioco si risolva in un piatto e prevedibile ricalco in tono minore dell'originale, realizzato per giunta con uno stile che poco si discosta da quello di un telefilm destinato alla programmazione nella fascia pomeridiana.
Bei tempi, in fondo, quelli in cui i produttori statunitensi approfittavano di ogni sequel di Nightmare, Venerdì 13 e Halloween per mettere nuova carne al fuoco, quando non addirittura per costruire capitoli a sè stanti (casi eclatanti furono in questo senso Halloween III e Venerdì 13:il terrore continua, e sotto certi aspetti anche Nightmare 2 e 3); al giorno d'oggi invece, in pieno dilagare di inutili remake (appena archiviati Vanilla sky e The ring, già incombono Willard e Non aprite quella porta, e sono annunciati Zombi, Suspiria, The eye, Kairo e Profondo rosso, solo per citare quelli che hanno attinenza col genere horror), anche quello che sulla carta dovrebbe essere un seguito, e servirebbe quindi ad ampliare, nel bene o nel male, il soggetto del primo episodio, si trasforma in un'occasione per rifilare agli spettatori un insipido rifacimento (si consideri a tale proposito un'altra saga piuttosto popolare, almeno oltreoceano, ovvero quella di Wishmaster). Questa tendenza, ovviamente, fa comodo ad addetti ai lavori sempre più a corto di idee, che hanno così trovato lo stratagemma ideale per propinare al pubblico una quantità pressochè infinita di nuove pellicole senza dovere necessariamente scervellarsi più di tanto; ma se diventerà sempre più difficile pretendere, a queste condizioni, che la gente spenda ancora i propri soldi per vedere i film al cinema, o addirittura per comprarli in Dvd, è altrettanto prevedibile che di questo passo riceverà se non altro un duro colpo anche il temuto fenomeno del "file sharing", visto e considerato che, presto o tardi, certa roba ci stancheremo persino di scaricarla da Internet.

Sito ufficiale
 

Voto:15/30

22.08.2003

 


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