il FALSARIO

di Stefan Ruzowitzky

con Karl Markovics, Dolores Chaplin

 PREMIO OSCAR 2008

COME MIGLIOR FILM STRANIERO

di Valentina DI MICHELE

 

28/30

 

Stefan Ruzowitzky avrebbe girato dieci anni fa Die Fälscher. Il regista viennese di Anatomie e All the Queen's meN sorride, ribadendo con forza il suo desiderio di ribaltare i tabù dei campi di concentramento e raccontare, con toni leggeri, una storia in cui le vittime non sono né eroi né innocenti.
Die Fälscher, presentato oggi in Concorso alla Berlinale, ha offerto alla stampa accorsa in massa (tanto da richiedere una proiezione supplementare) un punto di vista alternativo sul periodo nazista.
Al centro della vicenda, tratta dalle memorie di Adolf Burger, è il "re della contraffazione" Salomon Sorowitsch, ebreo di Odessa che vive nella Berlino del '36 un'esistenza dorata tra truffe, gigolò e ragazze facili.

Dopo l'arresto, si trova costretto "quasi casualmente" a mettere al servizio della guerra la propria abilità di falsificatore, e a giocare tutto nella dura partita della sopravvivenza. 
"Questo è un film politico, aspettavo l'occasione per dire la mia su questo tema e finalmente l'ho avuta", sottolinea il regista. "In Austria abbiamo ancora dei leader politici vicini a disgustose posizioni del passato. Questo film non è una lezione di storia, ma tratta temi universali e parla della volontà di cambiare il mondo adattandosi ad esso, con lo sguardo di un artista".

L'articolo è stato pubblicato anche sulla rivista Cineuropa.org
 

19:02:2007

 

Tutte le recensioni di Berlino 2007

Die Fälscher
Regia: Stefan Ruzowitzky
Germania 2007, 98'
DUI: 25 gennaio 2008
Genere: storico