DUETS
di Bruce Paltrow
con Gwyneth Paltrow, Maria Bello,
Scott Speedman e Andre Braugher



Sei personaggi ed un'unica passione: il karaoke.
Bruce Paltrow dirige un cast tutto canterino, figlioletta compresa (Gwyneth), che decide di affogare dolori e dispiaceri tra le dolci note della musica. Pochi minuti di notorietà in grado di dare una svolta decisiva alla propria vita. Sei personaggi in cerca di gloria ed un'unica meta: Omaha, Nebraska, dove si tiene l'annuale Campionato di Karaoke. Premio in palio, 5.000 dollari.
Una cifra che metterà in viaggio un veterano del genere, Ricky Dean (Huey Lewis), con la figlia da poco ritrovata (la Paltrow); l'aspirante star Suzi (Maria Bella) che coinvolge nella sua avventura il tassista Billy (Scott Speedman); il commesso viaggiatore Todd (un bravissimo Paul Giamatti) che ha mollato tutto, affari, famiglia, moglie e che unisce al suo viaggio un detenuto che ama cantare.
Uomini e donne che si scoprono mano a mano nelle sequenze di road movie musicale dove la canzone scaccia pensieri ed unisce i cuori. Mutuando da uno dei passatempi preferiti dal popolo americano, Bruce Paltrow dirige con una regia piacevole e lineare le stanze comuni di esseri in cerca di emozioni lontane dalla quotidianità.
Personaggi ossessionati dal sogno americano, che non poche volte viene citato nello sviluppo della vicenda, uomini che muovono alla scoperta di una sfera personale sconosciuta ed inaspettata. Una sceneggiatura poco esaltante e sicuramente soppiantata dalla bellezza della colonna sonora, racconta solo superficialmente i sentimenti dei singoli protagonisti altrimenti approfondita dai testi delle canzoni repertori della musica americana d'altri tempi.
Al regista comunque il merito di aver trovato un modo innovativo per narrare le vicende dei propri personaggi, ognuno dei quali caratterizzazione tipica dell'eterogenea comunità a stelle e strisce insofferenti di fronte al mito del benessere che il Nuovo Continente ha creato.
Un piacevole ritratto di una società forse in trasformazione che sta scoprendo la capacità di autocritica dettata da un'ironia intelligente.
Una galleria di sentimenti e sensazioni per una commedia lieve e delicata che muta le incertezze di un momento nelle sicurezze di una vita.
E la bella Paltrow scalda le corde vocali per mostrarci un'America degna del Fiorello nazionale.

Voto: 26/30

Sara FRONDA
17 - 08 - 01


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