DRIVEN
Di Renny Harlin
con Sylvester Stallone e Burt Reynolds



BATTAGLIA PER LA TERRA di John Travolta era stato definito dalla critica come il probabile peggior film del secolo. Ed era solo il Marzo del 2000. Posso assicurare che DRIVEN sarà un degno rivale del polpettone scientology di Travolta.
DRIVEN è la storia di una giovane promessa della Formula 1, Jimmy Bly (Kip Pardue), che da complessato e timido succube di un fratello freddo e ambizioso, si trasforma in un campionissimo, grazie al supporto psicologico di un “c’era-una-volta” della pista, ovvero l’ex campione Joe Tanto (Sylvester Stallone), riesumato dal manager della squadra (Burt Reynolds).
Sceneggiato dallo stesso Stallone, che ha ammesso di non essersi potuto accontentare dei numerosi script in circolazione sul mondo della Formula 1, DRIVEN è un film a metà tra un videogioco e un fotoromanzo, dove i personaggi super-vitaminizzati raggiungono a malapena la dignità di caricature di personaggi da fumetto. C’è l’eroe buono, timido e biondino, il gelido “villain” tedesco, la bellona dal cuore tenero e il cinico manager col sigaro in bocca (lo giuro!).  Il tutto a condire una serie di situazioni scollegate tra loro, il cui unico collante sono immagini gratuite di ragazzotte seminude che l’immaginario americano vuole popolare Formula 1.
Eppure DRIVEN, anche se strapieno di erroracci sul mondo delle auto da corsa, giustificato dalla solita morale “se credi veramente in qualcosa…” e  per di più assolutamente privo dell’adrenalina che suscitano invece le vere gare del campionato, non riesce lo stesso ad essere irritante. Il segreto è infatti il candore infantile di Stallone, assolutamente in buona fede quando da una parte afferma che il suo film “è come BEN HUR, il brivido della corsa, la rivalità, l’amore” e dall’altra confeziona per sé un personaggio che è in realtà il saggio maestro Jedi di GUERRE STELLARI, anche se molto più in forma.
Se nonostante tutto decidete di andarlo a vedere, vi raccomando di aprire bene gli occhi sulla vera perla kitsch del film: la scena dell’inseguimento, per il centro di Chicago, delle macchine da corsa, dove la velocità dei bolidi da Formula 1 alza le gonne di splendide ragazze dalla lingerie di pizzo. Proprio come le comiche di Benny Hill.

Voto: 15/30

Giuliana RIZZO
27 - 08 - 01


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