DANNY THE DOG

di Louis Leterrier

Con  Kerry Condon, Morgan Freeman,

Vincent Regan, Jet Li, Bob Hoskins

di Marco AGUSTONI


“Se li prendi da piccoli le possibilità sono infinite”.
Basandosi su questo semplice, lineare concetto, lo spietato malavitoso Bart (Bob Hoskins) è riuscito ad “allevare” il suo personale ed efficientissimo cane da guardia Danny. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che Danny è un essere umano (Jet Li): segregato in una cella sin da bambino così da non subire le influenze del mondo esterno, addestrato come un vero e proprio cane da combattimento, Danny viene portato in giro dal suo padrone (nel vero senso del termine) solo quando questi ha un problema con qualche debitore inadempiente.
Con addosso il collare, si comporta come un cagnolone un po’ ottuso, con lo sguardo perso nel vuoto; ma basta che Bart glielo sfili e Danny si trasforma in un una macchina da guerra. Pensate alle potenzialità di un pitbull esperto di arti marziali…
Ma ecco che un giorno – proprio quando il suo padrone si era reso conto di poter sfruttare la sua bestia negli incontri di lotta clandestina - un incidente non propriamente incidentale lascia Danny in balìa della città. O meglio, di un anziano accordatore di pianoforti cieco (Morgan Freeman), da lui già incrociato in precedenza, che decide di soccorrerlo e di portarlo nella casa dove vive insieme alla figliastra diciottenne Victoria (Kerry Condon), bruttina ma di buon cuore come il patrigno Sam.
I due decidono di “adottare” il cucciolo smarrito e di rieducarlo con una cura a base di affetto e pianoforte. Danny sembrerebbe finalmente aver trovato la famiglia che non si ricorda di avere mai avuto, ma il suo padrone è duro a morire (e a quanto pare in questo film gli incidenti d’auto non ammazzano proprio nessuno) e soprattutto è poco disposto a rinunciare alla creatura che con tanta cura ha allevato.
Sotto l’egìda di Luc Besson, che ha firmato la sceneggiatura di DANNY THE DOG, Louis Leterrier è riuscito a confezionare un film stilisticamente ineccepibile, visivamente accattivante, di sicuro un netto passo avanti rispetto al suo precedente THE TRANSPORTER. Elemento chiave del film, non solo da un punto di vista narrativo, è la musica: la colonna sonora dei Massive Attack contribuisce in maniera determinante a costruire l’atmosfera a volte cupa e violenta della vicenda, lasciando però trasparire nei momenti giusti quello spiraglio di dolcezza che potrebbe salvare Danny dal suo destino di schiavitù psicologica.
La sceneggiatura, a dire il vero, non sempre regge, e i combattimenti mozzafiato rischiano con il procedere del film di farsi eccessivi; tuttavia Besson e Leterrier riescono nell’intento di “mettere lo spettatore in fase” con le vicissitudini di questo personaggio innocente come solo un animale può esserlo, il che porta in conclusione a soprassedere sulle pecche di scrittura e a lasciarsi coinvolgere dalla narrazione. E dopotutto, non è proprio questa la finalità di un buon racconto cinematografico?
 

Voto: 27/30

17:06:2005

danny the dog

T.o. Unleashed

Regia: Louis Leterrier
Anno: 2005
Nazione: USA/Gran Bretagna
Data uscita in Italia: 10:06:2005
Genere: Azione/Fiabesco