da 61ma mostra del cinema di venezia

CRIMINAL

di Gregory Jacobs
Con: Peter Mullan, Maggie Gyllenhall

di Gabriele FRANCIONI

 

LA FRASE DEL FILM
(Nessuna )

DESCRIZIONE SCENA “OPEN/CLOSED”
Nessuna delle scene d’interni girate nell’hotel in cui lavora Maggie Gyllenhaal sfrutta la natura tensiva di quello che dovrebbe essere il plot. Invece che aprirsi dal centro di una spirale verso l’esterno, infinitamente, seguono angustamente gli attori con movimenti di macchina incapaci di sbloccare la cinesi dei corpi, movimenti centripeti verso le sale delle contrattazioni sui traffici della presunta banda di criminals, appunto.
Il ritmo di questo figlio minore di OCEAN’S ELEVEN, quindi nipote dello sfuggente, per non dire sfuggito/ andato/ perso Soderbergh (di cui Jacobs è spesso assistente alla regia) avrebbe potuto essere serratissimo: dolly a seguire J. C. Reilly e Diego Luna lungo i corridoi; o steadycam brillante nei sottoscala e nei bagni.
Niente di tutto ciò.
Se nessuno come Scorsese sa gestire la pulsione dinamica dei corpi-gruppi di compari, e se Soderbergh almeno in OCEAN, piuttosto che nel derelitto OUT OF SIGHT, era sufficiente nel portare a termine il compitino, JACOBS si impone per la propria staticità imbarazzata, imprevedibilmente incapace di far tesoro di una discreta esperienza da secondo di altri registi.

SINOSSI
Un ragazzo d’origine messicana sfugge ad un pesante controllo per piccole irregolarità in un casinò, grazie ad un sedicente poliziotto, che è in realtà l’impostore-criminal John C. Reilly.
Subito assunto in un giro di truffe di basso livello, micro-estorsioni ai danni di vecchiette e affini, sembra finire tra le grinfie del suo nuovo boss.
Una specie di bond bancario divenuto rarità e oggetto di attenzione da parte della malavita di strada (mex-tex, poliziotti, anziani drop-out ebrei) è al centro dell’unico colpo grosso ordito dal character di J.C. Reilly.
Ma assai presto ci SEMBRA che le sue attenzioni vadano ai 38mila dollari di proprietà del ragazzino.
Il finale ci smentirà, ma, in mezzo, ciò che accade NON costruisce assolutamente nulla in termini di esplicitarsi dei nessi narrativi o almeno nel senso di una qualche curiosità per gli eventi apparentemente sempre più complicati e oscuri.
La Gyllenhaal sorella di Reilly e da lui raggirata per quesioni d’eredità, entra nel racconto prendendosi uno spazio sempre crescente, ora rigida e intransigente (ma è un fake acting), ora sensuale e corrotta quando serve.
L’agnizione finale ci fa sorridere, ma, come tutto il film, assolutamente non ridere o gioire per gli esiti sorprendenti di una storia in realtà miseramente piatta e stereotipata.

CONSIDERAZIONI GENERALI E GIUDIZIO

Si è in parte già detto.
Classico film da “filosofia per il boudoire”, piuttosto che “nel” boudoire, piazza anche Jacobs, oltre che Soderbergh, tra gli autori di cui non sai se bruciare l’opera o l’uomo stesso (un po’ come si diceva di De Sade).
Cinema da dvd preso in edicola a 5 euro, se non lo si è visto – ahimè… - a Venezia, buono quando la giornata lavorativa volge al termine, le sinapsi deragliano, e una coca cola bevuta distesi sul letto ti appare come l’imminente maggiore conquista del Privato in fase di sorpasso sul Pubblico (spegni i tg, spegni Sky, chiudi le riviste etc…).
La mediocritas dell’involucro, e non AUREA, intacca anche la storia, che nell’originale sconosciuto argentino NINE QUEENS, di cui questo CRIMINAL è pallido remake, avrà avuto sicuramente sviluppi migliori e avrà investigato innanzitutto sulla connotazione etnica dei delinquentelli e truffatori qui presentati. Scontri tra bande di razze diverse e affini, messicani arrabbiati a mo’ di topi affamati appena oltre frontiera, che ormai si mangiano il groviera-California a colpi di piccole invasioni culturali eccetera.
Invece si produce un divertimento sonnacchioso che – secondo il prevedibile metodo Soderbergh – prende lavori seri o pensosi (S.S. ancora è nel braccio della morte registica in attesa di essere giustiziato per il recente SOLARIS) scritti o girati da altri, e li rivomita sub specie mediocritatis, slavati, candeggiati, smussati come un sapone buono per ogni uso.

Voto: 15/30

09:09:2004

 

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CRIMINAL

Titolo Originale: CRIMINAL
Regia: Gregory Jacobs
Anno: 2004
Nazione: Stati Uniti d'America
Data uscita in Italia: 03:03:2005
Genere: Thriller