L’intraprendente procione RJ, disposto a tutto per un po’ di cibo, e in
particolar modo per un tubo di patatine Spuddies, si ficca in un guaio nel
momento in cui si “indebita” con un grosso orso appena svegliatosi dal
letargo. Per rimettersi in pari, e restituire al grosso mammifero tutto il
cibo che gli aveva fatto perdere, RJ riesce a strumentalizzare una piccola
comunità di animaletti e a convincerli di lavorare inconsapevolmente per
lui. L’unico a insospettirsi è la prudente tartaruga Vern, mentre gli altri
membri della famiglia allargata (una puzzola, uno scoiattolo iperattivo, una
famigliola di ricci e due opossum) si prestano senza troppi problemi a
seguire i geniali ma scriteriati piani dell’orsetto lavatore. L’occasione
d’oro viene dalla zona residenziale che è stata costruita subito accanto
alla casa della comunità animale, con conseguente afflusso di cibi
ipercalorici e di bidoni della spazzatura pieni di ghiottonerie cui un
animale che si rispetti non può resistere. I problemi cominciano quando
un’agguerrita abitante del vicinato decide di assumere un disinfestatore
privo di scrupoli.
Tecnicamente ineccepibile, per qualità delle animazioni e fluidità dei
movimenti, LA GANG DEL BOSCO (titolo originale OVER THE HEDGE, gioco di
parole fra “limite” e “siepe”) si attesta come un film d’animazione
piacevole e d’intrattenimento, con gag ben studiate seppur non sempre
originali e momenti cinetici degni delle slapstick comedies di altri tempi
(che spesso e volentieri hanno al centro, per ironia della sorte, proprio la
tartaruga Vern).
Tuttavia, dal punto di vista della trama, il team di scrittori non si
impegna in modo particolare e finisce per ricalcare uno schema narrativo
piuttosto comune all’interno dei film d’animazione di questi ultimi anni: un
protagonista egocentrico e individualista, e per questo solo, entra a
contatto con un gruppo di perdenti molto legati fra loro. Inizialmente, li
disprezza o, per l’appunto, li usa, ma poi, a contatto con il calore
famigliare di questo nucleo, finisce per pentirsi e dimostrare lealtà nei
confronti dei suoi nuovi amici. Un esempio recentissimo, CARS.
Insomma, un buon modo per la Dreamworks di timbrare il cartellino.
Degna di nota, però, la sequenza in cui RJ spiega agli altri animali
l’ossessione degli esseri umani (e in particolar modo, aggiungerei, della
società americana) per il mangiare, per i cibi ipercalorici, per le bevande
ultragassate, da smaltire comodamente svaccati sul sedile del proprio SUV.
Per quanto riguarda il doppiaggio, come al solito, negli Stati Uniti si sono
mobilitati fior fiore di celebrità, da Bruce Willis e Nick Nolte, passando
per Avril Lavigne. In Italia, ci pensano invece Luca Ward e
nientepopodimenoche Enzo Ghinazzi, meglio conosciuto come Pupo…
Voto: 25/30
28:10:2006 |