da 62ma mostra del cinema di venezia

LA BESTIA NEL CUORE
di Cristina Comencini

Con Luigi Lo Cascio. Giovanna Mezzogiorno

 

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
 

di Federica FERRARI

 

Intenso, delicato ed emotivo quello della Comencini è un film sulla vita e sui sentimenti. Sulla complessità delle relazioni nella quotidianità dell’esistenza. Sulla atrocità che a volte si nasconde dietro le parvenze di convenzionalità di una famiglia normale. Sul riemergere di un passato a stenti raccontabile ma non condivisibile.

Nonostante la recente perdita di entrambi i genitori, Sabina sembra avere una vita serena. Lavora in armonia, è benvoluta, abita in una bella casa, con un compagno che la ama. Forse avrebbe sognato di meglio che fare la doppiatrice, ma non si lamenta. Sabina è premurosa, accondiscendente, mansueta. Ma di colpo una ‘bestia nel cuore’, rimasta per anni sopita, scalpita in sogno, e non la lascia più vivere. Sabina non riesce a dare un nome alla sua disperazione, ma sente di dover rivedere il fratello Daniele, che da anni vive lontano. Sarà questo ricongiungimento con ciò che resta della sua famiglia che l’aiuterà a ritrovare un terribile passato. Al suo ritorno Sabina dovrà poi ricucire ciò che la sua incomunicabile sofferenza ha separato e che in sua assenza ha dato luogo ad altre sinergie, recuperare gli affetti, affrontare un difficile ritorno alla vita. Perché le tracce di quello che ha scoperto di aver vissuto non si possono cancellare. Forse però quella bestia si può ammansire, a tratti dominare, in nome della volontà di andare avanti. Simbolica in questo senso la nascita di un figlio, cui Sabina darà il nome di Daniele. Nonostante quello che ha vissuto, Sabina può tornare a vivere.

La bestia nel cuore si rivela allora una metafora sull’inconscio, sul suo emergere in superficie, prima nel sogno, poi nella ricostruzione di un passato rimosso attraverso il recupero di ricordi, che non significa cancellare, ma affrontare scomodi trascorsi, prendere coscienza di sé, relazionarsi, vivere consapevolmente.

Sullo sfondo di una visione dell’uomo come naturalmente incline al relazionarsi, la necessità di superare ciò che in quanto incomunicabile rende impossibile condividere esperienza, diventa una condizione imprescindibile. Nel dramma di chi suo malgrado deve lottare con un difficile passato, di chi ha un’identità minata alla radice da un dolore ineliminabile, La bestia nel cuore esprime la necessità di affrontare un inconscio scomodo, e di superarlo per potersi rapportare con l’esterno. Il passato lascia cicatrici, ma non è una malattia: La bestia nel cuore vuole essere allora un invito alla vita.
 

Voto: 28/30

08/09/2005

 

Tutte le recensioni di Venezia 2005

LA BESTIA NEL CUORE
Regia: Cristina Comencini
Anno: 2005
Nazione: Italia
Durata: 112'
Data uscita in Italia: 09:09:2005
Genere: Drammatico